Capitolo 27.

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Sussurai all'orecchio di Lily la risposta alla domanda di Logan. Non ricordo neanche precisamente cosa le dissi, ricordo solo che dopo mi sentii meglio. Ripresi a respirare normalmente, il bruciore alla testa si alleviò, anche se di poco.
Alzai lo sguardo e vidi Lily, con gli occhi sbarrati.
Intanto dietro c'era un gran fracasso, ma io non mi girai a vedere da cosa dipendesse, perché non mi importava. Mi importava solo di capire cosa sarebbe successo dopo.
Non succederà niente, Lily è la vostra migliore amica, capirà perché non glielo avete detto. Poi tu lo sai da ieri sera, non hai colpe.’ disse Dolores, cercando, per una volta, di tranquillizzarmi.
Ma io sapevo che in realtà non sarebbe stato così.
Infatti lo sguardo di Lily si indurì. Guardo prima me, poi Dominique, ed infine si girò correndo via dalla stanza. Io e Dom ci guardammo e ci affrettammo per raggiungerla.
«Ehi, Weasley, dove pensi di andare? Devi rimanere qui.», disse Jules, afferrandomi per un braccio. «Lasciami stare Finnigan.» sibilai.
«No. Devi stare qui ti ho detto.»
Esasperata, presi un bicchiere di succo di zucca, lasciato lì da non so chi, e glielo tirai in faccia.
«Weasley!», urlò, ma non rimasi a sentire cosa disse dopo, perché presi Dom per mano e la trascina i fuori. «Lily!», urlai, correndo verso la direzione in cui era andata.
All'inizio non la vidi più, poi però intravidi la sua figura esile chiudersi alle spalle il ritratto della Signora Grassa.
«Di' la parola d'ordine!», dissi a Dominique.
«S-si.», balbettò, «I re del Quidditch.», disse poi.
«I re del Quidditch?», chiesi, alzando un sopracciglio.
Ma che schifo era?
«L'avrà data qualche cretino, ma entro domani cambierà.», disse, entrando.
Beh, la loro parola d'ordine non era un mio problema.
«Andiamo.», dissi, iniziando a salire verso la camera di Lily con Dom al seguito. Arriviamo di fronte alla porta, provai ad aprirla ma ovviamente era chiusa.
«Lily, apri.», dissi, provando inutilmente ad abbassare la maniglia più volte.
«Andate via!», urlò Lily.
«Dobbiamo parlare.», disse Dom, con voce pacata.
Come diavolo faceva ad essere così calma?
Io ero stra nervosa.
«Io non voglio parlare con voi.», rispose di Lily.
«Lily, non obbligarmi ad entrare con la forza.», dissi.
«Tanto non ci riusciresti.», disse lei. «Non contarci, Lils.», risposi.
Presi la bacchetta e la puntai sulla porta
«Alohomora.», dissi, tirando giù la maniglia di nuovo, ma di nuovo non si aprì.
«Patetico.», disse Lily, «Mi fai davvero così scema?», chiese.
«Lily, noi parleremo. Riuscirò ad aprire questa porta, a costo di rimanere qui tutta la notte.», ripetei. «Preparati il cuscino, allora.», rispose soltanto.
Rimanemmo lì una mezz'ora buona, nella quale provammo ad aprire quella dannata porta in ogni modo possibile ed immaginabile.
Qualche volta sentivamo una risatina provenire dall'interno della stanza, segno che Lily se la stava ridendo. Beh, almeno potevamo dire di star facendo qualcosa di utile, facendola ridere.
«Ancora non vi siete stancate?», chiese Lily ad un tratto.
«Sai cosa? Hai ragione, mi sono stancata, mi dispiace, ma non mi stai lasciando altra scelta. Ti conviene spostarti, Lily, a meno che tu non voglia volare dalla finestra.», risposi. «Cosa'hai intenzione di fare, Rose?» chiese Dom.
«Lo vedrai.», risposi.
«Lily, sono seria, spostati, se non vuoi farti del male!».
«Rose cosa diamine hai intenzione di fare?», chiese Lily.
«Tu spostati.».
«No.»
«Lily, spostati!».
«Ti ho detto di no.».
«Bene... Bombarda-».
«Non osare.», disse Lily.
«Sta facendo sul serio, Lils, vai in bagno.», disse Dominique.
Sentii i suoi passi e la porta del bagno e chiudersi.
«Bombarda Maxima.», dissi poi. La porta volò dentro la stanza, finendo contro il muro. Entrai, seguita da Dom.
«Ma sei impazzita!», urlò Lily, uscendo come una furia del bagno. «Hai fatto un casino! Tu non stai bene!, strillò.
«Ti avevo detto che saremmo entrate, in un modo o nell'altro.».
«Mi hai rotto la porta ed hai fatto un rumore assurdo, avrei come minimo svegliato tutti.», sibilò.
«Tanto sono tutti nella stanza delle necessità, non avrà sentito nessuno.», dissi.
«Ti ricordo che i ragazzi del primo, del secondo, del terzo e del quarto anno non potevano partecipare, quindi in questo momento sono nei loro dormitori, e la porta rimane comunque sradicata.»
«A questo possiamo rimediare. Giù le teste.», dissi.
«Cosa stai dicendo?», chiese Lily.
In risposta puntai la bacchetta sullo stipite della porta, ormai vuoto. «Reparo.», dissi.
La porta che giaceva per terra si sollevò per ritornare al suo posto. Abbassai la testa, cosa che fecero di scatto anche le mie cugine.
«Mi stavi per decapitare!», sbottò Lily. «Andiamo, Lils, non era niente. Ora che è tutto sistemato, possiamo sederci e parlare.», dissi in risposta. «Forse non ti è chiaro: io-non-voglio-parlare-con-voi.» rispose lei, scandendo bene la frase.
«Mi spieghi? Ti faccio così tanto schifo?», sbottò Dom, che stava abbandonando la sua apparente calma.
«Cosa? Ma sei scema? No!», sbottò Lily.
«Eppure a me sembra così.», ribattè Dom.
«Dominique, non rigirare la frittata adesso. Sai bene il perché non voglio parlare con voi.», disse Lily, fredda.
«No, non lo so. Potresti dirmelo?.»
«Oh per favore, lo sai eccome. E comunque, se ci tieni tanto a sentirtelo dire, ci sono rimasta di merda perché non mi avete detto niente. Ma non è una novità, d'altronde.».
«Quando altro è successo che non ti abbiamo detto niente?», chiesi io.
«Oh, non so..forse quando sei stata nel bagno dei prefetti con Malfoy.».
Mi zittii.
«Io..», iniziai.
«Tu lo sapevi?», continuò Lily, rivolta a Dom.
«Si ma-».
«Ecco, vedete? Sempre l'ultima a sapere le cose.», sbottò.
«Me l'ha detto solo perché stamattina ho visto i succhiotti e le ho chiesto spiegazioni.».
«Se non gli avesse visti, ve l'avrei detto domani, a tutte e due insieme.», dissi.
«E per quanto riguarda me,», iniziò Dom, «Rose l'ha scoperto sola.».
«Oh, quindi questo è il fine settimana delle scoperte!», rispose, ironica, Lily.
«È andata così. L'ho vista mentre..», iniziai a dire, ma poi mi bloccai. Non sapevo se potevo continuare.
«Mentre?», chiese Lily.
«Mentre mi baciavo con Sophia Zabini, in uno sgabuzzino.», finì Dom.
«C-cosa? Sophia Zabini? Quella Sophia Zabini?», chiese Lily, scioccata.
«Perché, quante Sophia Zabini conosci?», chiese Dom.
«Soltanto lei, unica e sola.», risposi io, sarcastica.
«Ma tra voi è stata solo una cosa così, giusto?», chiede Lily.
«Cosa così?», ripetè Dom.
«Si, beh, una cosa da una notte.».
«Cosa da una notte?», ripetè ancora.
«Smettila di ripetere quello che sto dicendo e rispondi!», esclamò Lily.
«Noi stiamo insieme.», disse Dominique.
«Insieme insieme?».
«Insieme insieme.», disse Dominique.
Lily rimase in silenzio.
«Che succede, Lily?», chiese Dom.
«N-niente, sono solo sorpresa.».
«Sorpresa da cosa?».
«Dal fatto che noi ce ne siamo andate in Francia per “scappare” da lei, ed ora tu ci stai insieme.».
«È cambiata, non è più la stessa persona di quattro anni fa.»
«Ne sei sicura?», chiese.
«Si. Io la conosco. Davvero, non è cattiva, è solo..distaccata.».
«E..com'è successo?», continuò.
«Successo?».
«Si, insomma..come hai capito che ti piacciono le ragazze..?».
Dominique prese un respiro profondo.
Le raccontò tutto quanto, il suo provare ad avere una relazione con Simon, il fatto di aver capito che per quanto ci provasse, non ci riusciva, e poi l'arrivo di Sophia nella sua vita.
La Sophia che descriveva lei era completamente diverso da quella che vedevamo io e Lily.
Mi rendevo conto che era come se stessimo parlando di due persone diverse.
La persona che descrivevamo noi era un mostro, quella che descriveva lei era un angelo.
Avevo paura per questo, avevo paura che in realtà Dominique fosse solo accecata dell'amore, che non vedesse quello che Sophia era realmente.
«Dom.».
«Si, Lily?».
«Se un ragazzo ti bacia cosa provi?».
Dominique rimase un attimo interdetta.
«Niente.», disse.
«Provi schifo?».
«No.».
«E cosa?».
«Indifferenza.», rispose Dom.
«Capito. Scusa per le domande, è solo che..insomma..non me lo aspettavo e volevo provare a capire...», disse Lily.
«Tranquilla Lily, sentiti libera di chiedermi tutto ciò che vuoi. Capisco che non te lo saresti aspettato.».
Lily sorrise, poi si voltò verso di me.
«E tu, c'è qualcosa che devi dirmi?», chiese.
«Qualcosa tipo?»
«Tipo tu che stai con Malfoy nel bagno dei prefetti.».
«È successo per caso.», risposi.
«Quindi è stata l'unica volta?».
«No..è successo di nuovo stamattina, ma non succederà più.».
«Ma avete..?»
«No!», esclamai, « quel deficiente ha esagerato. Voleva solo sputtanarmi. Adesso mi odia, perché per colpa mia la squadra ha perso.».
«Quindi, se non aveste perso ora staresti ancora insieme?».
«Noi non stiamo mai stati insieme, Lily, è successo e basta, non c'era niente tra noi.».
«Però è successo più di una volta.».
«Solo due. Ed erano solo baci, non mi ha mica chiesto di sposarlo.», risposi. «Ora cosa siete?».
«Non siamo niente, dopo la partita mi ha detto cose che non mi sarei mai aspettata. Mi ha fatto imbestialire. Sono uscita dalla squadra.».
«Cosa? Ma sei scema?!», disse Dom.
«No, non lo sono, che si trovi una cacciatrice più buona e meno puttana, a 'sto punto.».
«Ti ha dato della puttana?!», chiese Lily.
«Non solo a me, anche a Dom.».
«Come scusa?», sbottò quest'ultima.
«Ha detto che io mi sono messa d'accordo con Logan, per farvi vincere, che mentre seducevo lui mi scopavo Logan, infatti l'ho anche guardato prima di sbagliare. Quando gli ho detto che in realtà stavo guardando te, ha pensato che fossimo tutti e tre d'accordo.», spiegai.
«Ma si droga?», chiese Lily.
«È la stessa cosa che gli ho chiesto io. Davvero, non so che razza di film si sia fatto.», sospirai.
«Ora cosa hai intenzione di fare?», chiese ancora Lily.
«Cosa dovrei fare? Non farò niente. Non mi interessa quel cretino.», risposi.
«Bugia.», disse Dominique.
«Come, scusa?».
«Non dire cazzate, Rose. Lui ti piace. E ieri ed oggi ne sono la prova.».
«Sentite, è solo un cretino, ed io non ho intenzione di avere più niente a che fare con lui.», dissi categorica. «Peccato però che lo vedrai ogni giorno e dovrei anche fare il progetto di pozioni con lui.» disse Dominique.
«Cazzo! È vero, è il mio compagno di pozioni!», esclamai.
Mi ero completamente dimenticata di pozioni, presa dalla partita come ero stata.
«Chiederò a Lumacorno di cambiare compagno.».
«Non accetterà mai, lo sai anche tu.» disse Lily.
«Ci proverò comunque.».
«E se, come è sicuro che farà, ti dirà di no, cosa farai?».
«Mi limiterò a parlargli solo quando strettamente necessario, è solo di cose che riguardano pozioni, Lils.» dissi, alzando le spalle.
«Pff. Due giorni e tornerete in quel bagno.» disse Dom.
«No, no, no. Hai visto come mi ha smerdata davanti a tutti? Non gli darò mai una soddisfazione simile.», dissi. E lo pensavo davvero. Non c'era stato niente tra di noi.
Niente.
Mi ero fatta solo dei film mentali. Niente di più.
«Se lo dici tu.» mormorò Dominique. «Sì, sarà così.».
«Secondo me tornerete a farvi la guerra.», disse Lily.
«Probabile.», risposi.
Non probabile, ma sicuro.’, disse Dolores.
Era più che sicuro, saremmo tornati a farci la guerra.
Ma quella volta avevo deciso: avrei vinto, a tutti i costi.

•||Dirty love.||•Where stories live. Discover now