Capitolo 24.

5.4K 311 64
                                    

«Okay, manteniamo la calma.», disse Scorpius, camminando avanti ed indietro per lo spogliatoio. Eravamo tutti riuniti, e Scorpius stava cercando di fare un discorso. Io ero abbastanza imbarazzata. Albus, il mio caro cugino, era entrato nel momento in cui io e Scorpius eravamo in un'accesa sessione di baci.
Albus aveva fischiato, io ero arrossita e Scorpius aveva sbuffato.
Dopodiché erano entrati tutti gli altri e ci eravamo separati.
«Siamo pronti. Ci sentiamo pronti. Voi vi sentite pronti, vero?», disse il biondo, che stava facendo parecchia fatica a mantenere la calma.
«Si.», disse Damian.
«Gli faremo il culo!», esclamò Amanda.
«Non vedo l'ora di fare le domande!», disse Amelia.
«Stupidi Grifondoro! Vedranno di cosa siamo capaci!», esultò Mary.
«James capirà.», disse solo Albus.
Tutti gli occhi si puntarono su di me, ero l'unica che era rimasto in silenzio. «Certo sarà fantastico. Ora però dobbiamo andare.», dissi alzandomi e sgranchiendomi le gambe.
La mia voce non era stata molto convincente e penso che tutti se ne fossero accorti.
Tuttavia nessuno disse niente, semplicemente si alzarono e ci mettemmo nelle nostre posizioni.
Davanti io e Scorpius, poi Albus e Mary, Amanda e Damian, ed infine a chiudere la fila Amelia.
Sentimmo un fischio, le porte delle dello spogliatoio si aprirono, i rumori del campo arrivarono fino alle nostre orecchie.
Prendemmo le nostre scope.
«Devi stare tranquilla, sei bravissima.
E poi vedila così: hai sempre giocato con i tuoi cugini, sai loro punti deboli, forse un vantaggio lo hai.», mi sussurrò Scorpius all'orecchio, prima di iniziare a camminare verso il centro del campo, dove c'era un anziana Madama Boom, che era pronta a dare il via alla partita che tutti stavano ormai aspettando da una settimana. Dall'altra parte del campo, delle loro divise rosso oro, stavano venendo i Grifondoro.
Distolsi lo sguardo, non volendo guardare Dominique negli occhi. Avevo troppa paura.
Invece guardai James, con in quale non avevo parlato per tutta la settimana.
Avevo il suo solito sorrisetto stampato sul volto, pensai che non l'avevo mai visto triste.
In fondo, la sua vita era perfetta.
Forse era per questo che aveva proposto la scommessa, il suo più grande segreto era che una volta si era messo il correttore di Lily sul viso, prima di un appuntamento con una ragazza che gli piaceva molto.
Si, decisamente se il mio più grande segreto fosse stato quello, anch'io avrei potuto proporre la scommessa.
Ma non lo era.
Il motivo per cui non avevo parlato proprio con mio cugino quella settimana, era per il fatto che fossi ferita.
Ferita dal fatto che, anche se non completamente, lui sapeva.
Sapeva quello che mi era successo.
Lo sapeva, ma quando mi aveva visto su quel campo insieme a Scorpius, aveva proposto comunque quella scommessa.
Avrei dovuto restarmene zitta e tornare al castello, non fermarmi a parlare con Scorpius in campo.
Così, forse, James non avrebbe mai proposto quella maledetta scommessa.
«Bene, ragazzi non mi dilungherò molto, sapete già la regola più importante: voglio un gioco pulito.», disse Madama Boom.
In quel momento tornai in me, distanziandomi da tutti i miei pensieri, tranne da uno: dovevo assolutamente vincere quella partita.
«Capitani, potete stringervi la mano.».
Vidi i muscoli di Scorpius tendersi sotto la stretta di James.
Si staccarono, ed ognuno montò la sua scopa.
Madama Boom prese la pluffa, e si posizionò al centro esatto del campo, in mezzo ai due capitani.
Tutti noi ci alzammo di una ventina di centimetri.
«Uno, due..tre!», esclamò, lanciando la pluffa in aria.
Tutti e quattordici ci alzammo e schizzammo in aria.
Intercettai subito la Pluffa, la soffiai letteralmente a Logan, sfrecciai verso gli anelli, schivai un bolide e continuai dritta verso il mio obiettivo: l'anello centrale.
Troppo presa a voler segnare, non mi accorsi del bolide che mi stava a cinquanta centimetri dalla faccia. Mi avrebbe sicuramente presa, se Scorpius non mi si fosse davanti e se non avesse colpito il bolide, facendolo tornare indietro. Mi guardò, mi sorrise, mi fece l'occhiolino e si spostò. Rimasti un attimo interdetta, poi mi ripresi ed andai avanti. Schivai Logan, per la seconda volta, e lanciai la pluffa dritta nell'anello centrale.
Henry McMillan, il portiere di Grifondoro, non ebbe neanche il tempo di vederla, ché la pluffa era dentro. Bene, i primi punti erano segnati, prevedevo i primi di una lunga serie.
****
Due ore e quattrocentoquindici  punti dopo, eravamo ancora in campo. Non stava andando molto bene. Del boccino d'oro nemmeno l'ombra, ed eravamo sotto di centocinquantacinque punti.
Grifondoro era a cinquecentosettanta, noi a quattrocentoquindici.
Albus avrebbe dovuto trovare il boccino e noi avremmo dovuto segnare almeno un'altra volta, ma non era facile. Avevo capito solo dopo la tattica di James.
Farci credere di essere migliori, farci segnare tanto per poi partire tutto ad un tratto non farci nemmeno vedere la pluffa.
Stavo volando a vuoto, quando intercettai la pluffa e provai a soffiarla a Richard Fabies.
Non ci riuscii, ed Amelia non riuscì a pararla.
Segnarono altri tre punti, e la platea di Grifondoro scoppiò in un boato. Scorpius fece segno a Madama Boom, che fischiò per segnare un time-out. Scendemmo tutti a terra e ci radunammo intorno a Scorpius. «Ragazzi, sta andando una vera merda. Dobbiamo rimetterci subito. Rose, devi segnare!», sbottò Scorp.
«È quello che sto provando a fare! Non sto riuscendo a vedere proprio la pluffa.».
«Stessa cosa vale per me. Del boccino nemmeno l'ombra.», disse Albus.
«Vedi di trovarlo, Al.», sospirò Amanda.
«Cosa? No! Siamo sotto di centocinquantotto punti, anche prendendolo, perderemmo. Uno di noi deve segnare!», sbottò il biondo.
«Calmati, Scorpius. Urlare non serve a niente. Manteniamo la calma. Non prenderò il boccino fino a che non segneremo almeno un'altra volta.», cercò di tranquillizzarlo mio cugino. I nervi erano alle stelle e così la nostra motivazione.
Non era assolutamente facile, soprattutto con la pressione della scommessa sulle spalle.
Scorpius borbottò qualcosa, poi fece di nuovo segno a Madama Boom. Ci mettemmo di nuovo tutti al centrocampo, poi al fischio salimmo di nuovo su.
Intercettai la pluffa, e, con in testa l'immagine di Logan rosso dall'imbarazzo per via delle mie domande, andai a prendermela. La soffiai e dalle sue mani e mi fiondai verso gli anelli.
Tre anelli, tre punteggi diversi. Centrale, dieci punti.
Destra, cinque punti.
Sinistra, tre punti.
Dovevo cercare di segnare nell'anello centrale, tuttavia, la vedevo difficile. Avevo Logan e Fabies ai lati, e Lily era posizionata davanti. Da lì fu il caos, nella mia testa. Non ricordo perfettamente come successe, ricordo solo che successe tutto velocemente, il mio sguardo cadde Dominique ed i nostri occhi si incrociarono.
Pensai a come dovesse sentirsi in quel momento.
I suoi occhi erano strani.
Spenti.
La rividi piangere, in quell'aula.
All'inizio esitai.
Poi però vedi me stessa.
Vidi le mie lacrime.
Vidi il mio dolore.
Vidi gli Auror intorno a me, raccomandarsi.
In quel momento mi sentii egoista. Quanto mi sentivo egoista?
Tanto.
Però dovevo farlo.
Eliminai qualsiasi dubbio e partii velocissima per segnare.
Arrivai a meno di due metri dagli anelli, schivai Lily, e mi lanciai verso l'anello centrale.
Caricai il braccio, e lanciai più pluffa dritta nella direzione dell'anello. Il portiere di Grifondoro si lanciò in avanti, e la sfiorò  con le mani. Però la sfiorò soltanto, non riuscì ad evitare che finisse nell'anello.
Il mio viso si aprì in un sorriso.
Mi voltai verso Scorpius, pronta a vedere un sorriso identico su di lui. Ma tutto quello che vidi fu un'espressione arrabbiata. Anzi, furiosa. Confusa, mi guardai intorno. La platea di Grifondoro stava esultando.
Il mio sguardo si poso sul tabellone. Grifondoro cinquecentosettantatre,
Serpeverde cinquecentosettanta. Realizzai. Sì, avevo segnato, ma la pluffa era finita nell'anello troppo tardi.
Albus aveva già preso il boccino.
La mia esitazione ci aveva fatti perdere.
In quel momento tutto mi crollò addosso.

#Spazio autrice
Volevo solo scusarmi per i lunghi tempi di aggiornamento (purtroppo la scuola è ricominciata) e per eventuali errori, poiché ho scritto questo capitolo durante le ore di letteratura e pedagogia, perciò nel ricopiare potrei averne commessi.
(In realtà ho impostato il registratore della tastiera e ho letto il capitolo a voce, perché non mi andava di copiare [😂] quindi si, decisamente potrebbero essercene.)
E niente, spero che mi venga l'ispirazione pomeridiana, oppure dovrete aspettare la prossima volta che ho letteratura (sarebbe domani, ma non assicuro niente😂).
Oookay, ho finito con questo disagio, ci sentiamo con il prossimo capitolo.
P.s, volevo davvero ringraziare tutti voi per le visualizzazioni, i mi piace ed i commenti che ha raggiunto la storia, non c'è motivazione migliore del vedere che vi piace ciò che scrivo!
VI AMO.
Grazie di cuore a tutti, davvero.
Mi rendete felice.❤❤

•||Dirty love.||•Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon