Capitolo 8.

5.5K 325 24
                                    

«Rose!», urlò Amanda, «Rose ci sei?..»
«Cosa? Eh, si ci sono..», risposi tornando ad ascoltare la voce della mia amica. Già, io ed Amanda eravamo diventate amiche. Mi ero sentita veramente stupida ad essere rimasta così coinvolta dalla scoperta del suo cognome. Mia madre, sin da piccola, mi aveva sempre detto di non giudicare una persona dal suo nome, perché sapeva che la guerra aveva portato ad avere pregiudizi verso le persone, ma a volte erano pregiudizi insensati. Insomma, Amanda si era dimostrata una persona davvero intelligente, brava e gentile, nulla a che vedere con una Serpeverde, o almeno con quella che era la mia idea di Serpeverde. Avevo sempre ritenuto le persone appartenenti alla mia casa delle persone meschine e legate ai valori sbagliati dei seguaci di Voldemort, ma mi ero completamente ricreduta. Anche riguardo Malfoy il mio pensiero era cambiato, dopo la sera prima.
«Rose, insomma! Sto parlando sola, almeno fingi di ascoltarmi!», continuò.
«Scusa Amanda, dicevi?».
«Dicevo che a pomeriggio
ci sono le selezioni di Quidditch, e tu dovresti presentarti.».
«Amanda io non me la sento, e poi, non capisco perchè insisti tanto, non mi hai mai vista giocare, potrei anche fare schifo...»,
«E' vero, non ti ho mai vista, ma potrei vederti domani, se solo tu venissi con me..», continuò.
«Amanda..».
«Promettimi che almeno ci penserai..», mi implorò.
«E va bene, ci penserò. Ora andiamo o faremo tardi a lezione.», dissi bevendo del succo di zucca ed alzandomi. Non che avessi tantissima voglia di andare a lezione, visto che la prima era pozioni. Due ore. Con Malfoy. Non so come mai fossi tanto nervosa.
Ci avviammo alla porta della Sala Grande e vedemmo Dom e Lily, che erano sicuramnete in ritardo e speravano di riuscire a mettere qualcosa sotto i denti prima dell'inizio delle lezioni.
Pensandoci, quel giorno pozioni era con i Grifondoro, che ovviamente, come tutti gli studenti del sesto anno partecipavano al Torneo di Lumacorno.
«Buongiorno!», esclamai, «Dominique, spero tu sia pronta per due ore di pozioni.», dissi sulla soglia della porta, con Amanda dietro. Dom e Lily si erano già parlate con lei, ma non avevano mai fatto una vera e propria conversazione.
«Non lo sarò prima di aver messo qualcosa sotto i denti. Ci vediamo dopo, Rosie. Ciao Amanda.», disse sorridendomi e facendo un cenno della testa alla ragazza dietro di me, prima di correre dentro.
«Vado anche io Rose, o morirò di fame fino a pranzo, a dopo!», disse la piccola rossa seguendo a ruota l'altra mia cugina.
Sorrisi, poi mi avviai verso i sotterranei con Amanda.
Appena arrivammo mi andai a sedere al mio posto, dove trovai una testa bionda ad aspettarmi.
«Buongiorno», dissi sorridendo lievemente.
Mi guardò in modo strano, perplesso..
«Buongiorno», rispose con  un tono diverso dal suo solito glaciale.
È già qualcosa, pensai.
«Oggi facciamo la pozione Occhiopallato, la finiremo subito.», disse sistemando l'occorrente sul tavolo.
«Va bene.», dissi senza replicare. Ero stanca e con la schiena a pezzi per aver dormito sul divano.
Mi guardò in modo strano.
«Che c'è?», domandai.
«La Weasley che non contesta ciò che dico, quale miracolo.», ghignò.
«Sono stanca morta Malfoy, prima finiamo e meglio è.», sbuffai.
«Hai dormito sul divano tutta la notte, vero?»
«Si.»
«Hai avuto altri incubi?»
Cos'è, il terzo grado?
«Si.», ripetei.
Non disse più nulla ed iniziammo a lavorare, in completo silenzio.
Dopo un'ora avevamo già finito ed avevamo anche sistemato tutto.
Lumacorno ci si avvicinò e diede un occhiata alle fiale dove avevamo riposto la pozione.
«Bene, vedo che oggi vi siete buttati su qualcosa di semplice, avete finito in un batter d'occhio.
Ragazzi, potrei chiedervi di farmi un piccolo favore?».
«Certo, professore.», risposi.
«Visto che io devo rimanere qui a controllare la classe e voi avete terminato, potreste cortesemente portare questa alla professoressa McGranitt?», disse tirando fuori dalla tasca interna del panciotto una busta di pergamena.
«Certo, ci pensiamo noi, non si preoccupi.», disse il biondo.
«Mi raccomando, massima discrezione!», ci informò.«Dopodichè siete liberi di andare, non c'è bisogno che torniate. Lei, signor Malfoy, deve organizzare le selezioni di Quidditch per la squadra e lei, signorina Weasley, beh un po' di riposo non le farà male.», disse facendomi l'occhiolino.
«Bene, andate!», ci incitò.
Seguii Malfoy verso la porta e sentii tutti gli sguardi su di noi.
Specialmente quello di una bionda.
Dom mi guardava con un sorrisetto malizioso.
La fulminai con lo sguardo, prima  di uscire dall'aula.
Percorremmo tutta la strada fino all'aula di trasfigurazione in silenzio.
Uno di quelli parecchio imbarazzanti.
Arrivammo di fronte alla porta della classe e nemmeno me ne resi conto.
Malfoy bussò.
«Avanti.», disse la voce della professoressa.
Entrammo e ci avviammo alla cattedra.
«Professoressa, ci manda il professor Lumacorno per consegnarle questa.», disse il biondo porgendole la busta.
«Oh, vi rigrazio.», disse, prendendola e mettendola via.
«Ora la lasciamo alla sua lezione.», continuai.
«Certo, buon proseguimento di lezione.», disse, tornando a scrutare la classe.
Notai solo allora di che classe si trattava, quella del settimo anno.
Vidi James, Louis e Fred in fono all'aula che mi scrutavano curiosi.
Malfoy mi mise una mano dietro la schiena e mi spinse verso la porta.
Camminai tenendo lo sguardo alto e fisso sulla porta, con la sua mano sempre su di me.
Cercai di non arrossire, e presto arrivai alla fine dell'aula.
Uscimmo e tornai a respirare.
Non sapevo perché, ma il fatto che i miei cugini mi avessero vista con Malfoy mi metteva a disagio.
Camminammo un po', quando mi resi conto che io non sapevo ancora dove andare, ma di certo non dovevo andare insieme a lui.
«Dove vai?», gli chiesi.
Mi scrutò.
«Al campo di Quidditch».
«Oh okay, allora io vado in sala comune.», dissi fermandomi.
Avrei approfittato di quell'ora per riposarmi un po'.
«Okay.», rispose indifferente.
«Ci vediamo stasera, allora.», continuò.
«Stasera?», domandai stupita.
Mi aveva forse invitata ad un..appuntamento?
«Alle selezioni.», disse con ovvietà.
Sbaam.
«Alle selezioni?», domandai, non capendo che diavolo stesse dicendo.
«Alle selezioni per la squadra di Quidditch.», rispose sbuffando.
«Ma..cosa stai dicendo? Io non parteciperò!»
«Il tuo nome era in lista, però.», disse acido.
«Lista? Quale lista?!»
«Quest'anno Lumacorno mi ha chiesto di fare una lista con i nomi dei partecipanti alle selezioni, l'ho fatta girare per i dormitori in questa settimana.»
«Io non ho inserito il mio nome in nessuna lista, ma come..Amanda!», urlai.
«Cosa stai blaterando?», chiese snervato.
«Amanda Dolohov, hai presente? È da una settimana che cerca di convincermi a partecipare, deve essere stata lei a scriverlo, nonostante io le abbia detto cento volte di non volerlo fare!», dissi, finalmente capendo.
«E a me cosa dovrebbe importare?», sbuffo.
«Era solo per informati che non parteciperò.», risposi acida.
«E invece parteciperai.», ribettè con aria di sfida.
«E invece no.», dissi testarda.
Mi guardò con un sorrisetto diabolico.
Si chinò per raccogliere qualcosa dalla borsa.
Un foglio di pergamena.
«Avevo detto di iscriversi-o cancellarsi- entro ieri sera.
Il tuo nome è scritto, quindi tu giocherai.», disse girando il foglio pieno di nomi, tra cui individuali facilmente il mio, tra i primi, sotto quello di Amanda.
Si avvicinò e fu ad un palmo dal mio naso.
«Sempre che tu non abbia paura di cadere dalla scopa.», disse con un ghigno.
In quel momento in me scattò qualcosa.
«Forse ho solo paura di giocare talmente bene da fregarti il ruolo da capitano.», risposi con aria di sfida.
«Hai solo paura, Weasley.»
Mi avvicinai ulteriormente, fino a che i nostri nasi non si toccarono.
«Ti piacerebbe, Malfoy.», sussurrai, prima di girarmi e andare via.
Sentii il suo sguardo su di me, finché non girai l'angolo.
Sorrisi.
Gli avrei fatto vedere di cosa era capace Rose Weasley.

Spazio autrice.
Buonasera a tutti!
Innanzi tutto volevo di nuovo scusarmi per i lunghi tempi di aggiornamento.
Poi volevo dirvi che, come potete vedere, si inizia già a sentire aria di Scorose.
È vero che ho detto che voglio che la mia storia sia innovativa, diversa, ma comunque la Scorose è fatta di questo, i litigi, i battibecchi, gli insulti, e come potrei farli mancare?
Come potete notare, si vedono diversi aspetti dei due ragazzi, ansie, paure, dubbi nascosti che iniziano a venire fuori.
Infine volevo dire che so che potrebbe sembrare troppo presto (dopo solo otto capitoli ed una settimana come tempo della storia) per passare già a questo aspetto della Scorose, ma Rose e Scorpius si conoscono da diversi anni, e volevo ricordare che, come detto nel prologo, nei primi anni ad Hogwarts i due litigavano sempre.
Ora, a quasi diciassette anni, hanno ripreso, l'unica differenza è che i due sono cambiati e maturati.
Rose non è più la ragazzina di undici anni che soffre per le critiche, o almeno, se ci soffre, sa come affrontarle.
Scorpius è cresciuto e, anche se mantiene il suo aspetto da stronzo dispettoso, sa come e quando fermarsi, e, soprattutto, adesso sa cosa sia la sofferenza causata dalle parole.
Detto questo vi lascio, spero che i capitoli vi siano piaciuti.
A presto!
Xoxo, Cristina🌹💕

•||Dirty love.||•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora