"Ma sei tu!" e annuisce con le mani unite e sorridendo timidamente. E' troppo carina!
Per essere sorella a te!
Ma stai zitta che è la mia fotocopia!
"E cosa ci deve fare un disegno di te nella mia camera?"
"Così mi vedrai sempre! Mentre quello tuo" e tira un altro foglio dallo zainetto "lo metterò in camera mia!"
"Oh piccola vieni qui!" e la abbraccio facendola sedere poi sulle mie ginocchia.
"Allora li attacchiamo?!" dice impaziente quasi arrabbiata.
"Okay okay" e alzo le mani in alto.
Ci dirigiamo in camera mia e inizio a staccare i pezzi di scotch.
"Lo attacchiamo qui!" e indica il punto del muro sopra al mio letto
"Okay"
"Però lo voglio attaccare io!" e mette il broncio
"Tieni" e sale sul letto per appiccicare il disegno
"Ecco fatto" e da due colpi su ogni pezzo di scotch convinta che così di terrà di più "ora andiamo in camera mia" e si avvia tutta felice e orgogliosa. Scoppio a ridere e la seguo. Visto da fuori è buffo vedere un ragazzo altro e muscoloso seguire e stare sotto i comandi di una bambina tutta boccoli e vestitini, ma forse è l'unica persona che può darmi ordini perchè è la prima che amo.
"Invece il tuo qui!" e lo mette sul piano di legno del letto incassato proprio all'altezza del cuscino "così appena mi sveglio ti vedo"
"Vieni qui!" corre verso di me e la prendo in braccio al volo "grazie" e le do un bacio sulla guanciotta vellutata e lei avvolge le sue piccole braccine intorno al mio collo
"Vediamo un po' di tv?"
"Siiii!"
"Ma non troppo" e mi fa una smorfia.
Ci sediamo sul divano, o meglio io mi siedo sul divano e lei per terra attaccata alla tv.
"Zoe non così vicino! Vieni qui affianco a me" fa finta di non sentirmi quindi insisto "Zoe!"
"Uffaaaaaaaaa" e si siede sul divano il più distante possibile da me con le braccia incrociate
"Ora sei arrabbiata?" e non mi risponde continuando a stare col broncio
"Mmmm" mi avvicino piano piano e mi accorgo che mi sta guardando con la coda dell'occhio. Arrivo di fianco a lei e con uno scatto inizio a farle il solletico, è il suo punto debole. Inizia a ridere a crepapelle e cerca di allontanare le mie mani o coprire dove le faccio il solletico.
"Bastaaa!" dice tra le risate e quando vedo che ha quasi le lacrime la smetto. Si riprende e rimette il broncio.
"Oh andiamo non potrai tenere il broncio a vita!"
Mi guarda con la coda dell'occhio e con uno scatto salta su di me e inizia a tirarmi il naso e sa che mi da un fastidio enorme.
"Zoe no!" e le allontano le manine ma lei inizia a farmi, a sua volta, il solletico sulla pancia.
"Maledetta" e inizio a ridere e anche lei
"Basta dai!" dico quando ormai non mi sento più i polmoni e gli oddominali. Si allontana di nuovo e fa di nuovo il broncio allora lo faccio anche io. Ci guardiamo entrambe e scoppiamo a ridere.
"Su vieni qui" e si sdraia con la testa sulla mia pancia e io inizio ad accarezzarle i capelli.
E sono qui, seduto su un divano, con una testa boccolosa sulla pancia a guardare Il Trenino Tomas.
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LETTERS
Teen FictionUna ragazza con un passato triste, con dei gusti fuori dal comune, riservata e abbastanza rude incontra un ragazzo, non il solito bad-boy puttaniere, ma stronzo, misterioso, sempre sulle sue e taciturno, con un passato orribile e un presente non mig...