Capitolo 34

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La cerimonia di laurea passa in un attimo, fortunatamente, sono così agitata che non mi sembra neanche di essere di qua...l'unica prova concreta sono le urla ed i fischi di festeggiamento che provengono dal pubblico.

O meglio, dai miei amici e da Jake che non hanno fatto altro che applaudirmi per tutto il tempo... restare seria è davvero impossibile, anche quando arriva il momento di prendere la pergamena di laurea e scattare la foto con la commissione.

Vedere Nat che continua a scattarmi foto, secondo me completamente a caso è ancora più esilarante ma, fortunatamente, tutto va per il meglio... visto che sono venuti ad assistere anche i genitori di Jake insieme ai suoi fratelli.

Appena riesco finalmente a scendere da quel palco e a terminare la cerimonia, mi avvicino subito a tutti quanti che mi accolgono con urla e versi animaleschi.

Questi ultimi provenienti principalmente da Trevis.

Jake mi viene incontro baciandomi subito ''sei stata fantastica'' lo guardo ''realmente mi sono bloccata per circa trenta secondi... non mi ricordavo più il termine in inglese, mi veniva da pronunciare la frase in italiano'' alza gli occhi al cielo ''sei la solita perfettina, hai preso il massimo e sei stata bravissima. Oltre che molto arrapante mentre parlavi con tutta quella sicurezza'' scoppio a ridere cercando di non arrossire ''certo, immagino. Rossa come un peperone mentre cercavo di non gesticolare'' scrolla la testa mentre mi prende per mano ''vieni... andiamo dagli altri... ah, quasi mi dimenticavo... credo proprio che i miei ci abbiano fatto qualche ... regalo per Pallino'' mi fermo di colpo ''che vuoi dire?'' ''voglio dire che abbiamo il nostro fottuto salotto invaso da scatole... a cui non mi sono minimamente avvicinato. E mi sono trattenuto anche dall'incazzarmi con tutti quanti'' lo guardo male ''lo sai come sono fatti i tuoi, se fanno una cosa è perché la vogliono davvero... quindi come minimo dobbiamo ringraziarli. Smettila di fare l'uomo delle caverne'' ''ehi, potevano avvertire'' ''perché devi essere così difficile a volte?'' alza un sopracciglio ''non sono difficile, sono gli altri che ragionano diversamente da me'' evito di rispondergli, perché tanto finiremmo in una discussione infinita in cui io vorrei avere l'ultima parola e lui non sarebbe da meno.

Saluto Letitia e gli altri familiari di Jake che mi abbracciano affettuosamente facendomi subito notare quanto io stia diventando una palla ambulante ''wow, Isa... la tua pancia adesso si vede eccome'' esclama la madre di Jake mentre fa per accarezzarla ''oh...posso?'' annuisco incerta... ecco un altro mio dannato problema.

SONO GELOSA DELLA MIA PANCIA.

ODIO quando qualcuno, specialmente coloro che non conosco o che non mi chiedono niente, iniziano a toccarla.

L'unica persona che può toccarmela senza problemi è... Jake.

Semplice e abbastanza ovvio.

Non l'ho mai detto a nessuno di questa sensazione strana che provo ogni qualvolta qualcuno prova a sfiorarmi il punto in cui c'è Pallino... neanche a Jake, che non credo si sia accorto miniamente di niente.

Cerco di non irrigidirmi troppo quando la mano di Letitia e di Amber l'accarezzano teneramente con occhi pieni di affetto ''di quanti mesi sei? Scusami ma perdo ogni volta il conto'' ''cinque mesi inoltrati...manca poco e presto la vedremo, il tempo vola'' mi volto verso Jake che sta osservando la scena accanto a me, mentre fissa sua sorella e sua madre mentre persistono a toccarmi la pancia.

Mi sto trattenendo dallo spostarmi perché mi sento in colpa nel farlo, non c'è niente di male nel gesto che stanno facendo...eppure... a me da fastidio.

Non so come e perché ma per puro caso Jake mi tira indietro verso di lui, dolcemente ed interrompendo così il contatto che tanto mi sta infastidendo ''venite con noi alla festa?'' gli chiede mentre mi avvolge un braccio intorno alla vita e suo padre scuote la testa ''no, grazie figliolo... ce ne torniamo a casa... vi lasciamo Amber che è una settimana che si prepara per la serata'' Amber arrossisce mentre sussurra un ''papà'' per poi venir catturata dall'abbraccio di Nat che arriva con la sua maledetta macchina fotografica ''ciao Amb, scusa se non sono venuta a salutarti prima ma ero alle prese con le fotografie'' saluta tutti i componenti della famiglia che la guardano come si guarda una figlia '' bene... che ne dite di una bella foto di famiglia?'' io annuisco entusiasta ''sì, mi sembra un'ottima idea'' Jake ovviamente borbotta qualcosa ma io faccio finta di non sentirlo e lo tiro dietro di me, fino a posizionarsi accanto ai genitori di Jake.

Oltre noi, l'infinito #wattys2017 Where stories live. Discover now