Capitolo 27 -Jake-

37.9K 1.2K 89
                                    

Chiudo la porta rischiando di buttarla giù, sono così incazzato che rischio di strozzarla mentre mi passa accanto, andandosi a sedere sul letto.

Mi urta i nervi soltanto averla davanti, voglio andare dal mio angelo. Che cazzo, adesso è diventato una specie di belva.

Ed ha tutte le ragioni di questo mondo.

Questa volta non la scapo, questa me la farà pagare. Ho visto come mi ha guardato...sono un coglione, uno stronzo.

E se me lo dico da solo, figuriamoci lei cosa non starà dicendo.

''muoviti, parla...ti do mezz'ora'' mi appoggio alla scrivania mentre lei mi fa uno dei suoi sorrisi che un tempo reputavo eccitanti. Ora mi mette solo i brividi ''che fai? Non vieni a sedere accanto a me?...hai paura che la cosa degeneri?'' sospiro senza risponderle.

È una gran provocatrice, ma con me non attacca.

Non più almeno.

Sono anni che non ci vediamo, ne sentiamo...ma come avevo previsto, lei se ne sta sbattendo il cazzo ''ehi...dove hai lasciato il senso dell'umorismo? Cos'è? sei diventato un bravo ragazzo per lei?'' mi prende in giro ''potevi trovare di meglio'' dice acida.

Conoscendola sta ovviamente spruzzando veleno come una vipera... è gelosa, ma me ne frega meno di zero.

Lei per me conta meno di zero.

E non so neanche per quale cazzo di motivo sono qua ad ascoltarla, ah sì...lo so.

''il tempo scorre, non lo senti? Ti conviene muoverti a parlare... e non voglio sentirti nominare Isabel, altrimenti giuro che perdo la testa'' scrolla le spalle prima di accendersi una sigaretta.

Mi sta facendo saltare i nervi ''devi aiutarmi'' ''ti ho già detto di no'' ''e io farò quel che ti ho detto prima'' dice semplicemente ''non ci credo che ce l'hai veramente'' mi sorride ''non ti sei mai fidato di niente e di nessuno... ma io Jaky, non ti ho mai mentito. Al contrario tuo'' ''smettila di chiamarmi così. È fastidioso'' le dico mentre inserisce una chiavetta usb nel mio computer.

Cerco di mantenere la calma, mentre inizia ad aprire e chiudere cartelle sullo schermo. Non è possibile, non può avercelo.

Sarebbe un incubo.

''ecco fatto'' si alza di scatto dalla sua posizione mentre si sistema la sua maglia striminzita, per poi farmi l'occhiolino ''guarda pure'' non so se è riferito a lei che ha le tette di fuori o allo schermo del pc.

Io l'unica cosa che vorrei guardare in questo momento è Isabel.

Mi avvicino mentre premo con mani tremanti sul file e appena questo si apre, mostrandomi ciò che non volevo vedere, rischio di sentirmi male.

I gemiti e gli ansimi di Melanie mentre la sto scopando, invadono la stanza ed io vorrei chiudere gli occhi ma... non riesco a togliere gli occhi dallo schermo, mentre vedo susseguirsi immagini di noi due nudi, che pronunciamo frasi così oscene che non ho il coraggio di ripetere.

Le piaceva farsi far male è quello che si capisce subito guardando il video, oltre al fatto che era molto permissiva in tutto. Potevo usare il suo corpo, come e quando volevo

In questo video oltre a me e Melanie, ci sono così tante cose sbagliate e vietate dalla legge che è un rischio solo tenerlo dentro una chiavetta usb.

Sono più di venti minuti di filmato e io stacco dopo neanche cinque, perché sono momenti che non voglio ricordare ''come cazzo fai ad averlo ancora?'' se lo vedesse Isabel, sarei fottuto.

Oltre noi, l'infinito #wattys2017 Where stories live. Discover now