Capitolo 25

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Pochi giorni dopo è arrivato il momento di ripartire... sembra che siamo arrivati solo ieri e non mi sento ancora pronta a lasciare i miei genitori di nuovo.

Dell'accaduto con Marco non ne abbiamo riparlato, ne lui si è fatto sentire per darmi delle scuse che non siano obbligate dalla mano di Jake sul suo collo.

Dire che mio padre è furioso di tutta la situazione è un eufemismo e ha addirittura preso Jake da parte, per fargli quello che credo sia il discorsetto che ogni padre prima o poi fa al ragazzo della propria figlia.

Io volevo semplicemente morire, specialmente quando Jake è tornato con un mezzo sorrisetto stampato in faccia e alla mia domanda isterica ''che ti ha detto?'' lui ha risposto un semplice e fastidiosissimo ''non te lo dico''.

Non c'è stato verso di farmelo dire.

Neanche con le mie varie azioni atte di convincimento. È un osso duro.

Per quanto riguarda mia mamma, ovviamente è diventata ancora più isterica e ogni volta che mi rivolge parola sembra che io debba morire da un momento all'altro... vorrei ricordarle che sono più forte di quel che sembro. Voglio dire, ho reagito e non mi sono sgretolata per essere stata quasi violentata.

Ah, già... ma lei non lo sa e non lo deve sapere.

Ha voluto vedere la pancia e in mezzo alla felicità mia e al divertimento di mia sorella, abbiamo cercato di passare dei pomeriggi tranquilli, senza toccare argomenti scomodi...almeno fino a quando non ha visto il mio tatuaggio ''e questo quando te lo sei fatto?'' ''un po' di tempo fa'' ''un po' di tempo fa? Isabel!... ma hai battuto la testa per caso?'' scrollo le spalle ''che io ricordi no'' mi guarda ancora peggio ''e questa frase? Che significa?'' sorrido accarezzandola ''fatti gli affari tuoi'' rimane interdetta per alcuni secondi, poi scoppia a ridere ''e va bene, questa volta me lo sono meritato''.

L'ultima sera prima della partenza ho attaccato sul muro delle mie fotografie, alcune foto scattate in questi giorni con Jake... non sono di certo foto dove ci sbaciucchiamo...lui non fa foto del genere, ma sono fantastiche e dolcissime lo stesso.

Quando prima di partire per l'aeroporto ha attaccato al muro anche la foto dell'ecografia, in mezzo alle altre quasi non mi è scoppiato il cuore.

Ma si rende conto dei gesti che fa questo ragazzo? E di cosa mi fanno provare?

Mentre l'attaccava mi ha guardato con sguardo furbo ''che ci scriviamo sotto? Pallino o minuscolo agglomerato di cellule che sta facendo impazzire Jake Holders?'' ho riso ''scriviamoceli entrambi'' ''anche... il futuro bambino più figo del mondo, non sarebbe male'' sospiro divertita mentre guardo Jake scrivere il tutto per poi disegnare una freccia che indica il pallino sulla foto.

''ti amo'' dico semplicemente mentre lo osservo e lui si volta a guardarmi mentre si sistema il suo cappello con la visiera messo al contrario ''ti amo anche io''.

È semplice.

Ovviamente quando è arrivato il momento di salutarli all'aeroporto, mia mamma ha pianto così tanto che è stato imbarazzante, persino mio padre si grattava la testa in difficoltà... ha abbracciato pure Jake, emozionata...chiedendogli di tornare e che è tanto felice che io abbia in fondo, trovato un ragazzo che mi ama con tutto se stesso.

Devo dire la verità, in quel momento sono scoppiata a piangere anche io e anche Clarissa si è emozionata, per circa dieci secondi fino a quando Jake non le ha detto ''credo di aver conosciuto qualcuno che arrossisce più di Isa, e pensavo fosse impossibile'' lei è scoppiata a ridere e si sono abbracciati. Ed è diventata così rossa che è stata costretta a coprirsi la faccia, dopo che Jake ha iniziato a prenderla in giro.

Oltre noi, l'infinito #wattys2017 Where stories live. Discover now