Capitolo 18

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Il giorno dopo non riesco a togliermi dalla testa quella dannata sensazione di disagio che provo quando ripenso alla discussione con Jake a causa di quella maledetta telefonata.

Forse era realmente la sua collega di lavoro e sono io che mi sto facendo troppe paranoie, visto i precedenti.

Mi fido di Jake e so che non mi mentirebbe mai, però...sono una ragazza e come tutte le ragazze mi faccio milioni di film mentali.

Non abbiamo affrontato di nuovo l'argomento ed io ho lasciato perdere...per il momento. Ovviamente, se vedrò qualche comportamento strano da parte sua, non mi farò problemi a dirglielo.

Sembra che appena siamo tornati a casa lui si sia rilassato all'istante ...forse gli ultimi eventi, casa dei suoi e la storia di sua sorella l'ha portato veramente a non vedere l'ora di tornarsene a casa.. ed è per questo che è di nuovo tranquillo.

Apro la porta di casa dei ragazzi, con la chiave che mi ha dato Jake per ogni evenienza... è mattina e non c'è nessuno, sono praticamente tutti al lavoro o all'università ''ciao Isa'' la voce di Dean mi arriva da dietro le spalle ed io sobbalzo sul posto ''dio, mi hai spaventata. Ciao, dove stai andando?'' ''vado in università per sostenere l'ultimo esame.. ne vuoi un pezzo?'' mi offre un pezzo della sua barretta di cioccolata ed io annuisco strappandogliela praticamente di mano ''anche tutta, grazie. Dov'è Nat?'' mi guarda sorpreso mentre mordo quella che ERA la sua barretta ''ma ti da mangiare Jake oppure ti tiene a digiuno? Comunque è chiusa nel bagno da almeno due ore.. non so cosa cazzo ha combinato, sono provato ad entrare e mi ha urlato contro che vuole la sua privacy'' ''non devi mai entrare nel bagno di una ragazza senza bussare'' mi guarda come se la sapesse lunga ''ha urlato come una pazza e sono andato a controllare... rischiando poi di prendermi anche una spazzola in testa... avrà il ciclo... chi vi capisce a voi donne''

rido mentre lo abbraccio ''ho paura a salire...grazie della barretta..ciao bello''.

Salgo velocemente raggiungendo Nat in bagno ''posso entrare?'' mugola qualcosa da dentro ''grazie al cielo sei arrivata...ti stavo per chiamare'' mi viene incontro con un asciugamano in testa ''ho fatto un cazzo di casino'' si lagna mentre non mi da il tempo di dire niente e mi trascina davanti allo specchio.

''cos'è questo odore?'' mi tappo il naso e lei mi guarda male ''sono le mie candele profumate e smettila di fare quella faccia schifata'' mi guardo intorno e il bagno è tappezzato di tante piccole candele ''perché ne hai accese così tante?'' sono basita ''mi rilassano, semplice .. ora vieni qua ed aiutami. Ho fatto un casino... sarò costretta a rasarmi a zero'' ''perchè?'' ''beh ho ordinato un colore per capelli da internet...in quel famoso sito dove lo ordinano tutte le celebrità... insomma, fatto sta che ho provato a farmelo da sola e questo è il risultato'' si toglie l'asciugamano mentre si butta a sedere sulla sedia davanti allo specchio ''guarda che oscenità, mi viene da piangere''.

Guardo i suoi bellissimi capelli biondi, sfumati di fucsia...o almeno, lo erano. Adesso hanno macchie rosa acceso sparse da per tutto... provo a non scoppiare a ridere, ma quando vedo la sua faccia non resisto ''oh mio dio Nat, ma che hai combinato?'' ''non ci trovo niente di divertente... dammi un rasoio di uno dei ragazzi, taglio t..'' la rimetto a sedere ''non dire stronzate... adesso risolviamo. Ora mettiti qua e stai ferma, mentre io prendo dei guanti e il colore avanzato...hai dell'ossigeno per capelli?'' annuisce mentre mi passa il kit del decolorante ''ecco, tieni'' inizio a leggere le istruzioni ''senti..non l'ho mai fatto, ma peggio di così non potrà andare ...ti fidi?'' ''certo, fai quello che vuoi e salva i miei capelli'' tiene così tanto ai suoi capelli che non posso immaginare cosa stia provando in questo momento.

Mentre sono impegnata a fare il colore a Nat, parliamo di quello che è successo a casa dei genitori di Jake...fino a quando non arrivo a raccontargli della discussione '' e alla fine ha nominato una certa Melanie...ti dice niente?'' alza la testa di scatto incrociando il mio sguardo allo specchio ''hai detto Melanie?'' perché la sua faccia non mi fa presagire niente di buono?

Oltre noi, l'infinito #wattys2017 Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt