Capitolo 24

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CAPITOLO 24

20 novembre

Sono in camera mia a studiare, in attesa che arrivi il mio ospite. Liam dovrebbe arrivare tra un po' e sono felice e ansiosa allo stesso tempo. Mia madre è qui da ieri pomeriggio, e lei e mia zia si danno da fare in cucina. Io ho chiesto un po' di serenità per studiare perché mi aspettano un paio di giorni frenetici. Esattamente tra due giorni saremo ad Agrigento ad affrontare mio padre, e per la mia salute mentale è meglio non pensarci. Cerco di concentrarmi sulla pagina ma ho troppi pensieri per la testa e non ci riesco. Così chiudo il libro e vado in salone, proprio nel momento in cui suona il citofono.

-Chi è? – Ovviamente parlo in italiano perché non sono sicura che sia lui.

-Cupcake – risponde lui ridacchiando. Gli dico di salire, e quando mia cugina sente la mia frase in inglese, corre in cucina.

-Signore, è arrivato il fidanzato super figo di mia cugina! – strilla tutta eccitata. Mi avvicino a darle un pizzicotto e noto che mamma e zia si sistemano.

-Mamma tu lo mastichi ancora l'inglese? – le chiedo.

-Se intendi che lo mastica e poi lo sputa, sì tesoro – mi risponde zio Fernando mentre ci raggiunge, e mia madre gli dà una gomitata sul fianco. Rido per la mia imprevedibile famiglia. Ecco, ora sono tutti dietro di me, spero che non ci muoveremo in blocco per la prossima mezz'ora. Il campanello suona e io corro ad aprire. Vorrei saltargli in braccio, stringerlo e baciarlo fino a non respirare più ma ci limitiamo ad un abbraccio e un bacio casto.

-E' bello rivederti, principessa ribelle. –

-Anche per me è bello rivederti, Cupcake. – Lo prendo per mano e andiamo verso la mia famiglia.

-Okay Liam, conosci già i miei zii e mia cugina ... - Con Clary si abbracciano e poi stringe la mano ai miei zii. – Lei è mia madre – proseguo a dire. Mamma e Liam si stringono la mano.

-Piacere di conoscerti, Liam. – Per fortuna non è una frase difficile da dire in inglese, e mamma sembra che se la cavi ancora bene.

-Piacere mio, signora. – E' educato e gentile.

-Niente signora ... solo Carlotta, altrimenti mi sento vecchia – gli dice mia madre e lui le sorride. Questa scena ha un che di familiare, con suo padre accadde la stessa cosa quando ci siamo incontrati per la prima volta. Ci sediamo sui divani e intanto mi ricordo che Liam ha una valigia. Visto che staremo a Roma solo due notti, la zia mi ha proposto di ospitarlo. Dormirà in camera con me, ma faremo i bravi.

-Ehi Liam ... dammi la valigia che la porto in camera mia. –

-Ti pare che ti faccio alzare la valigia da sola?! Andiamo in camera insieme. –

-Okay – rispondo, poi mi rivolgo alla mia famiglia. - Posiamo la valigia in camera e torniamo. – Loro annuiscono, e arrivati in camera mia Liam posa il borsone e chiude silenziosamente la porta, spingendomici contro con delicatezza. Il bacio che ci scambiamo non ha nulla di casto, gli circondo il bacino con le gambe e lui mi trattiene mettendo le sue mani sul mio sedere. Le mie vanno a posarsi tra i suoi capelli, abbiamo bisogno di quel contatto ... Era ovvio che non saremmo venuti in camera solo per il borsone. Rimaniamo senza fiato.

-Scusa per l'assalto, piccola – dice nel momento in cui riprendiamo a respirare.

-Sei perdonato ... ne avevamo bisogno. – Riprendo le sue labbra per un leggero bacio e torniamo in salone.

-Sistemato tutto? – chiede mia cugina ridendo.

-Sì, Clarissa – rispondo fulminandola. Per far parlare Liam e mia madre mi tocca fare da interprete, perché non sempre mamma riesce a capire e rispondere, mentre mia cugina fa la stessa cosa con i miei zii. Oggi sono veramente contenta di aver raggiunto una buona padronanza della lingua inglese. Liam è arrivato nel tardo pomeriggio e quindi si fa presto l'ora di cena. Con tutto quello che hanno cucinato mamma e zia si può sfamare un esercito e invece siamo solo sei persone. Mia madre e Liam intrattengono una fitta conversazione su di me e la cosa mi imbarazza parecchio visto che mamma tira fuori aneddoti anche imbarazzanti e stupidi.

Come Vivere In Un Sogno - Liam HemsworthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora