Capitolo 14

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*vi consiglio di sedervi ragazze mie e di non mangiare o bere mentre leggete*


Due mesi dopo - 20 giugno 2016

Esattamente il 29 aprile, il giorno dopo che è andato via Liam, io e Sara ci siamo buttate a capofitto sui libri. Oggi io do l'ultimo esame dell'anno accademico, sono riuscita a darli tutti senza problemi anche se ormai mi sento stanca ed esaurita, ma non dovrò studiare in estate per gli appelli di settembre. Sto aspettando che il professore mi dia il voto per alzarmi finalmente da questa sedia e andare a finire di preparare le mie valigie per Los Angeles.

-Signorina De Rosa, trenta ... Accetta? -

-Sì, professore. - Un sorriso enorme si allarga sul mio viso. Il professore mi segna il voto sul libretto e intercetto Mia che ha appena finito. Usciamo dall'aula e ci diamo il cinque.

-Finalmente è finita! - Sospiro di sollievo e Mia annuisce concordante. Fuori dalla facoltà trovo Sara, ovviamente. Lei ha l'ultimo esame la settimana prossima e mi dispiace tanto non poterle stare vicino. È in attesa. Quando siamo vicine, parlo.

-T-R-E-N-T-A! - Lei mi abbraccia e mi dice quanto sia felice e fiera di me. Dopo aver salutato Mia, con cui ci rivedremo stasera, andiamo a casa mia. In questi due mesi sono successe alcune cose, e non tutte positive. Ho ricevuto una borsa di studio per il mio buon rendimento universitario, e ho detto ai miei che sarei andata a Los Angeles e che mi sarei fatta vedere ad agosto. Mia madre è stata piuttosto comprensiva e mi ha detto di godermi le mie vacanze, dopo che le ho raccontato di Liam non ha fatto problemi ... Vuole che mi goda la vita e faccia le mie esperienze. Mio padre è stato un altro paio di maniche. Abbiamo litigato furiosamente, lui ha sbraitato furioso dicendomi che non mi interessa niente della mia famiglia perché sono mesi che non mi faccio vedere. Lui avrebbe voluto tenermi due mesi e mezzo segregata ad Agrigento e non ci è riuscito, mi ha anche detto che da quando sono andata a Roma sto cambiando, che non sono più la stessa e che mi sono dimenticata di chi mi vuole bene. E che devo ricordarmi che sono a Roma per studiare, non per divertirmi. Anche a lui ho provato a spiegare di Liam, ma non mi ha dato una possibilità completa di farlo perché ha continuato a urlare, e io a quel punto ho posato il cellulare sulla scrivania e ho continuato a sistemare la mia camera. Solo quando ha detto la frase "Tua cugina Olga non vede l'ora di scendere, le interessa di stare con la sua famiglia perché lei ci tiene", il mio istinto aggressivo è venuto fuori e ho risposto con voce gelida. "Io mostro lo stesso interesse che tutti voi mostrate per me, scusatemi se voglio farmi una vita che non sia inutile!" - ho detto. - "E comunque vorrei ricordarti che io sono una persona sincera, non faccio la ruffiana per hobby, come è uso e costume di altre persone". Con quelle parole l'ho gelato, credo anche ferito, ma me ne sono fregata visto e considerato quante volte sono stata ferita io. Dopo, ho chiuso e non l'ho sentito per una settimana. Quando ci siamo sentiti di nuovo, nessuno dei due ha chiesto scusa ma siamo arrivati a un compromesso. Alla fine sono scesa in Sicilia una settimana, l'ultima di maggio, concedendo ad entrambi i miei genitori qualche giorno e sospirando di sollievo quando sono tornata a Roma. Da quel momento ho iniziato i preparativi ufficiali per LA. Ho studiato per concludere gli esami e fatto shopping per questo mese e mezzo con il mio cupcake.

Nemmeno per la mia migliore amica le cose sono state rose e fiori: purtroppo quella stronza di Asia, sua ex amica (tra l'altro precedentemente minacciata da me e Sofia) ha dichiarato delle falsità su Sara ad una rivista di squallido gossip. Al momento il gossip è alla ricerca di pettegolezzi sulla mia migliore amica, e quando quella stronza si è offerta di dare informazioni, qualcuno ha colto al volo l'occasione. È stata veramente una cosa brutta, ma Theo ha saputo rimettere le cose a posto ed è stato accanto a Sara. In più, dopo il suo compleanno, Sara ha avuto paura di essere rimasta incinta e un test risultava anche positivo ... Solo pochi giorni dopo, con le giuste analisi, si è scoperto che era solo un falso allarme. Insomma, ha avuto un periodo per niente sereno. Ma ovviamente il piatto della bilancia non può mai pendere troppo dal lato della felicità senza che il piatto con i problemi non si faccia sentire ... e quindi capita anche a noi di combattere con dei problemi, nonostante ne abbiamo avuti già parecchi in passato. Ovviamente quella stronza di Asia non l'ha passata liscia. In una notte stile Margo Roth Spiegelman di Città di Carta, ci siamo vendicate a modo nostro e adesso speriamo che non si faccia più sentire. Con Liam le cose vanno sempre meglio, e abbiamo contato i giorni che mi separavano dalla partenza. Parto domani mattina alle nove e affronterò un viaggio di dodici ore, lui non mi ha permesso di spendere neanche un centesimo per questo viaggio. Prima di partire ho avvisato tutti che non potrò farmi sentire, sentirò solo Sara (perché anche lei ha la tariffa internazionale) e i miei genitori, che stanno provvedendo a fare le offerte giuste. I miei zii partiranno per le loro vacanze e ad agosto ci ritroveremo in Sicilia, poi torneremo tutti insieme a Roma i primi di settembre. Intanto sono arrivata sotto casa e parcheggio la moto in garage. Anche Sara passerà l'estate con Theo, ma dopo aver finito gli esami. Entrando in casa trovo un po' di caos, ci sono alcuni amici di mia cugina e tutti insieme, in modo strano, si godono l'estate in città con l'aria condizionata a palla e il costume dentro casa.

Come Vivere In Un Sogno - Liam HemsworthWhere stories live. Discover now