Capitolo 4

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CAPITOLO 4

Due settimane dopo

Esco con un enorme sorriso dalla sala dove ho sostenuto l'esame. Trovo Sara e una mia collega del corso, Mia, ad aspettarmi fuori. Hanno la domanda stampata negli occhi.

-Trenta, ragazze! Ce l'ho fatta! - rispondo. Loro urlano e mi saltano addosso per abbracciarmi. Mia ci saluta quasi subito e va dal suo ragazzo, che esce dalla sala dove si sostengono gli esami di ingegneria meccanica. Sara nel frattempo chiama Elena e Sofia per festeggiare questi esami andati alla grande. Usciamo dall'università e, in sella alla mia moto, raggiungiamo le ragazze. Andiamo a pranzare nel nostro posto preferito, il Mc Donald's. Brindiamo con la Coca-Cola e ci diamo alla pazza gioia col cibo. Per fortuna ho loro, altrimenti sarei tremendamente depressa. Sento Liam ogni sera prima di andare a dormire, in modo da adattare il fuso orario, e poi ci scambiamo qualche messaggio durante la giornata, ma è sempre dura per entrambi chiudere le lunghe telefonate. Quando ci siamo sentiti in webcam, una volta, alla fine eravamo ancora più depressi che dopo le telefonate. Mi ha confessato che ha messo la mia foto come sfondo ed io, imbarazzatissima, ho iniziato a balbettare mezza arrabbiata mentre lui rideva. Abbiamo cominciato proprio una bella relazione, dentro di me c'è il caos ma so che il mio cuore, quando vedo il suo nome sul cellulare, batte fortissimo dall'emozione e dalla felicità. Forse è presto per dirlo, ma probabilmente mi sto innamorando. Non ci avrei mai sperato che Liam Hemsworth potesse desiderarmi. Domani però arriva la parte peggiore, prendo l'aereo che mi porterà a Palermo: lì mio padre mi verrà a prendere per portarmi ad Agrigento.

-Allora ragazze... dato che domani qualcuno va via, propongo di fare un pigiama party a casa mia stasera e domani mattina vi butto fuori - propone Sofia. A loro ho raccontato qualche giorno fa di Liam. Non ho subito sbandierato la cosa ai quattro venti, ma avevano notato qualcosa di diverso quando sono tornata da New York e ad un certo punto non ho più potuto mantenere il segreto.

-Per me va bene, ho le valigie pronte e l'aereo ce l'ho di pomeriggio alle quattro. - Ho proprio bisogno di una serata così con le mie amiche.

-Porto anche la vodka alla pesca, ho bisogno di bere prima di affrontare la mia famiglia! - Anche Elena e Sara dicono sì a Sofia e acconsentono con sorrisi enormi alla mia proposta della vodka.

-Io mi procuro i bicchieri da cicchetto - dice Sofia. Ci scambiamo uno sguardo di intesa e un sorriso diabolico. Elena e Sara ci guardano fintamente spaventate, poi scoppiamo a ridere tutte insieme. Sì, ho proprio tanto bisogno di loro. Uscendo dal Mc, Elena e Sofia prendono i mezzi per tornare a Ostia mentre io accompagno Sara alla metro per tornare a casa. Quando arrivo a casa da mia zia Emilia, trovo lei e mia cugina coperte di farina.

-Ma che state combinando? - chiedo ridendo. Quando ho deciso di venire a studiare a Roma, ero contenta di trovare zia Emilia con zio Fernando e mia cugina Clarissa. Sono una famiglia tranquilla e felice, e hanno fatto la saggia decisione di stare lontani dai problemi familiari della Sicilia, scendendo sì e no tre volte all'anno.

-Facciamo la pizza - dice mia cugina. Clarissa frequenta il quarto anno del liceo artistico e abbiamo un bel rapporto, inoltre non si impiccia dei fatti miei e io non mi impiccio dei fatti suoi. Lo stesso non possiamo dire di Sasha, la cugina che abbiamo in Sicilia. Pur essendo lontana, con Facebook e i social cerca di farsi gli affari nostri. Per fortuna, non la sento da Natale.

-Wow, conservatemene un po' per domani a pranzo, stasera mangio e dormo da Sofia. -

-Lo prevedevo e quindi ho fatto una teglia in più per te - mi dice la zia. La ringrazio e dopo aver dato un bacio ad entrambe, vado in camera mia. Per il corridoio mi scontro con mio zio.

Come Vivere In Un Sogno - Liam HemsworthWhere stories live. Discover now