Come Vivere In Un Sogno - Liam Hemsworth

Capitolo 11

CAPITOLO 11

Sara rimane a cena a casa mia e, dopo cena, cercando di far passare inosservati i nostri zaini, usciamo per andare in hotel dai ragazzi. La smorfia della mia amica quando le passo il casco mi fa ridacchiare. Già odia andare in moto di giorno, la sera è ancora più terrorizzata. Per fortuna, arriviamo presto e lei si rilassa. Entriamo nella hall e ci dirigiamo agli ascensori, ma prima veniamo salutate dal receptionist, che è abituato a vederci andare e venire. Raggiungiamo il quinto piano e ci salutiamo per andare ognuna dal proprio ragazzo. Busso timidamente alla porta e viene ad aprirmi Liam, tutto trafelato e con un enorme sorriso.

-Principessa, che bello rivederla qui - dice prendendomi la mano. Io sorrido e mi lancio addosso a lui, che mi afferra e mi stringe.

-Finalmente tra le tue braccia... - Inspiro il suo ormai familiare e rassicurante profumo.

-Come è andata con la tua famiglia? - mi chiede dopo che sciogliamo l'abbraccio. Ci dirigiamo in camera da letto, ci sediamo e lui spegne la TV.

-Tutto bene, anche se mia cugina non ha saputo tenere la bocca chiusa e ha spifferato che un ragazzo è qui per me... Volevo nascondermi sotto il tavolo - dico affondando il viso nel suo petto. Lui mi stringe e ride.

-Addirittura ... perché? - chiede sinceramente curioso ma anche divertito.

-Beh sono una persona straordinariamente timida anche con la mia famiglia, e comunque non mi piace che tutti sappiano i fatti miei, anche se sono le persone che più mi amano. Un conto è raccontare certe cose a Sara che è la mia migliore amica, un altro conto è raccontarlo a chi mi ha cambiato i pannolini. -

-Ma proprio perché ti vogliono bene non ti giudicherebbero male ... Forse dovrei essere io a preoccuparmi. -

-Oggi si sono accorti che ero felice solo guardandomi, e vedendo che stavo tra le nuvole e avevo un sorriso da ebete in faccia, hanno capito che è grazie a te. Quindi, già gli piaci. -

-Questo mi rincuora. - Alzo il viso verso di lui e lo bacio. Il bacio si fa sempre più passionale e poco dopo mi ritrovo a cavalcioni su di lui.

-Ti voglio - gli sussurro. Ho bisogno di lui. Ora so che dopo averlo sentito così vicino, così immensamente mio, sarà ancora più brutto lasciarlo andare. Mentre è dentro di me e i nostri corpi si muovono in sincrono, sento per la prima volta i nostri cuori battere all'unisono, e siamo più uniti che mai. Dopo aver fatto l'amore ci stringiamo, e abbracciati e felici ci addormentiamo.

Il mattino dopo mi sveglio con i suoi baci. Mi piace che mi svegli con questi piccoli e dolci gesti, mi fa sentire coccolata e amata.

-Dormigliona, c'è la colazione. - Mi accarezza dolcemente. Stando attenta ad avvolgermi il lenzuolo intorno, mi metto a sedere. Mi avvicino a lui e lo bacio.

-Buongiorno - dico. Nella mia voce c'è una nota di felicità incredibile. Facciamo colazione a letto, come la prima mattina che mi sono svegliata con lui. Lo lascio poco dopo e nel corridoio incontro Sara. Le do un passaggio a casa e poi vado a casa mia, ovviamente quando arrivo mi vengono fatte tante domande e dico che ero con lei. In casa quasi non si ragiona per tutti i preparativi che si fanno per il giorno di Pasqua. In più c'è il chiasso di mio fratello con mia cugina e Alessandro, a cui mio nonno e mio zio partecipano attivamente mentre giocano tutti insieme a carte. Io cerco di stare con loro nel salone ma mi intrattengo tra un libro e il cellulare. È bello essere tutti insieme, anche se mi manca un pochino il silenzio. Cerco di studiare nelle due ore di tranquillità dopo pranzo in cui tutti riposano. Alle quattro torna a regnare il caos ed io con le cuffie nelle orecchie cerco di riposare un po'. La sera ceno fuori con Sara e poi andiamo di nuovo dai ragazzi. È bello poter stare con Liam anche senza fare l'amore, segno che il nostro rapporto non è fatto solo di questo. Chiacchieriamo tanto e cominciamo ad avvertire la nostalgia dei giorni a nostra disposizione, che stanno giungendo al termine. Lo stringo più forte e lui fa lo stesso con me, nessuno dei due vuole lasciare l'altro ma la separazione è inevitabile.