Come Vivere In Un Sogno - Liam Hemsworth

Capitolo 20

CAPITOLO 20

Agosto 2016

Mi sveglio con dei forti rumori di ruote che stridono, pistole che sparano e le urla di mio fratello che gioca alla playstation. Sento anche delle voci in cucina e risate a gran voce. Accanto a me, la mia migliore amica sta scrivendo messaggini. Avere una camera tutta nostra in questa casa non serve, la mia famiglia quando si sveglia comincia a fare confusione e non c'è modo di fuggire.

-Sara? – la chiamo con voce assonnata.

-Buongiorno Ellie. – Mi lascia un bacio tra i capelli. Lei è tutta contenta, "effetto Theo" sicuramente.

-Voglio commettere qualche omicidio – continuo a dire e la nuvoletta rosa della mia amica sembra che finalmente si sgretoli.

-E' dalle undici che va avanti così e sono le dodici e mezzo, quindi ti sei persa la maggior parte delle cose ... E' arrivata tua zia e ha aiutato tua cugina ad impossessarsi del bagno. Come vedi, i nostri beauty sono di nuovo qua in camera – dice Sara indicandoli – e mi sono svegliata quando tuo fratello sbuffando li ha posati lì a terra. – Alle sue parole, mi alzo come una furia e metto il primo pantaloncino che mi capita sotto mano. Esco fuori dalla camera e vado in cucina. Sara è dietro di me, pronta a trattenere le mie reazioni. Allora faccio un respiro profondo e mi gioco la carta della diplomazia.

-Isa, buongiorno – mi salutano tutti. Faccio un cenno e vado a prendermi una tazza di latte al cacao. La voce di mia zia, stridula e fastidiosa, mi si infila nel cervello.

-Isabella, abbiamo sistemato il bagno – mi dice ad un certo punto e a me va di traverso il latte. "Sistemare", per mia zia ha significato spodestare me e la mia amica e metterci le cose di sua figlia.

-Siccome tu e Sara avete i beauty e Olga no, ho fatto mettere le sue cose nell'armadietto del bagno – dice con ovvietà.

-Io e Sara invece ci trucchiamo e laviamo in balcone, vero? – rispondo con sarcasmo. In questa casa abbiamo un problema, stanze a sufficienza ma solo un bagno.

-Non ho detto questo, ma avete una stanza tutta per voi. – Il fatto che io abbia invitato Sara a passare le vacanze qua la infastidisce, perché sua figlia non può condividere la camera con me. Io non faccio dormire la mia migliore amica sul divano, Olga è della famiglia e dovrebbe sacrificarsi. Comunque faccio spallucce e porto Sara in camera con me.

-Sistemiamo tutta la nostra roba. – Lei annuisce confusa e in pochissimo tempo abbiamo sistemato la nostra stanza.

-Adesso mi spieghi tutta questa scena? – mi chiede Sara.

-Aspetta e vedrai – rispondo, intanto torniamo in cucina.

-Papà, mi lasci la moto? – chiedo a mio padre. Lui annuisce e mi mette le chiavi in vista.

-Noi usciamo ... per pranzo voi due che fate? – mi chiede papà.

-Ci prepariamo qualcosa e andiamo in giro ... è probabile che ci vediamo prima di cena – lo informo, poi ci salutano e vanno via. Andranno sicuramente a fare qualcosa per la principessa sul pisello alias mia cugina.

-Aiutami a raccogliere tutte le cose di Olga sparse per casa e poi le mettiamo nei sacchi rosa della spazzatura. Ho detto che avrei sistemato, no? – Sara è all'inizio sconvolta ma poi ride e mi aiuta. Ci sono borse ovunque, giacche sparse di qua e di là e calzini e intimo sparso per la camera da letto che condivide con mio fratello, dopo che mio padre se n'è andato a dormire sul divano. Metto i sacchetti davanti la porta finestra della cucina e non vedo l'ora di scoprire cosa succederà quando li vedrà. Intanto io e Sara ci prepariamo, chiudo a chiave la nostra camera ed usciamo, dopo che ho radunato i pochi amici che mi sono rimasti ad Agrigento. Passiamo la giornata al mare e poi decidiamo di andare a bere un cocktail la sera. Quando sono davanti la porta di casa sento delle voci, quella di mia zia più forte tra tutte. Penso che abbiano scoperto cosa ho combinato e ho ottenuto l'effetto desiderato. Entro in casa e urlo un "siamo tornate". Mia zia arriva come una furia dalla camera da letto con le mani sui fianchi, seguita da mia cugina, e poi arrivano anche Edo; che se la ride, e mio padre.