Rage.

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Trasformo la rabbia in forza, la forza in passione, la passione in amore, l'amore in delusione, la delusione in rabbia. E ricomincio.  

Furono le parole che passarono nella mente di Lodovica appena spalancò quella porta, di una camera che doveva essere il loro nido per quei pochi giorni invece si stava rilevando il luogo della distruzione della loro storia. 

'Posso spiegarti tutto' disse impaurita Cristina davanti agli occhi della moglie pieni di rabbia. 

'Allora ti conviene aprire quella cazzo di bocca e muoverti a darmi una spiegazione!' urlo piena di ira Lodovica senza abbassare lo sguardo scrutando ogni mossa dell'altra donna. 

'Ti ricordi quando abbiamo litigato a causa di Greta? Quando tu avevi bevuto perché avevi sentito che si era fidanzata, ecco quella sera sono uscita e in un bar ho incontrato una modella che aveva posato per me e ci sono finita a letto' Cristina prese una breve pausa per vedere come stava reagendo Lodovica e notò solo che nei suoi occhi c'era un misto di delusione e disgusto e le sue mani erano strette in pugni 'è stato solo quella sera non ci eravamo nemmeno scambiate i numeri di telefono e me ne sono pentita subito mai poi come se fosse destino ha posato di nuovo per me due giorni dopo il nostro trasferimento a Parigi ed è successo una sera siamo rimaste fino a tardi a lavorare su delle fotografie e siamo finite a fare l'amore di nuovo, solo che da quella volta non abbiamo smesso di sentirci e di volerci, tu mi facevi sentire trascurata e lei invece mi faceva sentire unica.'

Quella parole furano la goccia che fece scoppiare Lodovica. 

'Trascurata? Spero tu stia scherzando! In passato ho sbagliato anche io e lo so benissimo ma io ho scelto sempre te! Ti ho seguita a Parigi mollando tutto il lavoro che avevo fatto a Londra e a Parigi la prima volta ti ci ho portata io per dimostrarti quanto io tenga a te! Ho rinunciato a qualsiasi cosa per stare con te e ora mi vieni a dire che io quella che trascurava te?! Ero io quella che lavorare ogni fottuto giorno fino a tardi?! Ero io quella che non ti abbracciava più e a mala pena ti rivolgeva la parola?!' non stava più riuscendo a contenersi le parole le uscivano senza nemmeno pensarci 'Ero io quella che ti aspettava sempre a casa! Che ti preparava sempre il pranzo e la cena! Che ti aspettava sveglia solo per poterti abbracciare prima di dormire eri tu quella che rifiutava le mie attenzioni! Dopo l'errore che ho fatto ho allontana l'unica persona che mi volesse veramente a quanto pare! E cosa ho ricevuto in cambio? Questo schifo! Pensavo fossi diversa Cristina, diversa da tutte le persone che mi hanno ferita per questo ho sempre scelto e ti stavo dando tutto il mio cuore perché pensavo che te lo meritassi invece fai schifo!' 

'Ti prego sai che io tengo a te me..' Lodovica zittì subito la donna. 

'Tu non sai cosa sta succedendo nella mia testa, meglio che te ne vai.' disse Lodovica. 

'Ti prego io non ti voglio perdere possiamo in qualche modo recuperare il rapporto di amicizia che avevamo prima' disse Cristina. 

Ma Lodovica abbasso lo sguardo e tirò un forte pugno al puro più vicino e si tolse la fede lanciandogliela contro. 

'Ho detto che te ne devi andare! manderò qualcuno a prendere le mie cose per portarmene in Italia, addio.' quelle parole raggiunsero il cuore di Cristina come un coltello affilato, scoppio in lacrime forse capendo lo sbaglio commesso o forse solo perché sapeva di aver perso un'amica, scappo via senza aggiungere più una parola. 

Lodovica aspettò qualche minuto in camera poi sentendo qualcosa di caldo scorrerle sulla mano abbassò lo sguardo e vide la sua mano completamente sporca di sangue, il pugno che aveva dato pochi minuti fa era così pieno di ira da ferirsi da sola. 

Scese lungo le scale in cerca di un qualcosa per disinfettarsi e fasciarsi ma qualcosa o meglio qualcuno la fermò.

'Cos'è successo? Ho visto Cristina scappare in lacrime. Oddio Lodovica cosa hai fatto alla mano? 

La donna alzò subito lo sguardo e si scontrò con un paio di occhi azzurri preoccupati, era lei. 

Greta corse subito in cucina per cercare in disinfettante e appena tornato tornò da Lodovica e l'aiutò a pulirsi la ferita per poi fasciargliela, tutto questo avvenne senza pronunciare una parola come se prendersi cura una dell'altra era automatico. 

'Mi ha tradita, ama un'altra donna, ho lasciato tutto e lei è corsa lo stesso nelle braccia di un'altra donna.' Fu Lodovica a rompere il silenzio che si era formato in quella stanza.

'Quindi avete chiuso? Insomma ora che farai?' 

'Resto in Italia, ho abbastanza soldi da parte per prendermi una casa e aprire un ristorante, rincomincerò di nuovo da qua' Disse Lodovica. 

Greta senza dire niente la prese dai polsi e la tirò fra le sue braccia facendo scontrare le loro labbra in un bacio appassionato, si erano mancate così tanto che quel bacio durò per infiniti minuti, i loro sapori si mischiarono, i loro profumi anche in un bacio che divenne sempre più passionale in un abbraccio che divenne sempre più stretto, i battiti dei cuori che acceleravano sempre di più, le loro labbra che si muovevano insieme le loro lingue che danzavano alla ricerca di tutto quello che avevano perso, fino a quando Lodovica allontanò con forza Greta staccando quell'incantesimo che le stava unendo nuovamente in un corpo solo. 

'La vita dovrebbe essere una cosa semplice poi arrivi tu e mischi le carte in tavola e io confondo la mia mano con la tua e non so più se è il mio turno di giocare o se p il mio turno di prenderti la mano.' furano le parole di Lodovica che poi proseguì 'Cosa siamo noi Greta? Te lo sei mai chiesta? Noi siamo i litigi e poi i sorrisi, i vaffanculo e poi gli abbracci, noi siamo i non ti sopporto più vai via e poi i ma dove cazzo vuoi sai qui. Noi siamo le urla e poi le scuse, siamo i miei pianti e i tuoi non volevo perdonami, siamo i miei non posso andare avanti così e poi i baci, siamo le litigate a mezzanotte e poi l'indifferenza la mattina. Siamo i questa volta è l'ultima e poi non lo è mai. Siamo ieri e oggi Greta'.

A quelle parole Greta sorrise e fece per avvicinarsi nuovamente all'altra donna ma la bloccò.

'Ma non possiamo essere il domani, non siamo ancora pronte, guardaci io che fino a poco fa dicevo di amare un'altra donna e tu che domani ti sposi, non siamo ancora mature abbastanza per un "noi" quindi non è giusto quello che stiamo facendo, tu domani ti devi sposare e vivere con quella donna perché io e te non avremmo un futuro e per semplificarti il tutto io domani non parteciperò però aspetta' Lodovica si allontanò un attimo per tornare pochi secondi dopo e consegnarle la lettera che aveva scritto 'forse questa ora è inutile però mi sento di dartela conservala e leggila quando ti sentirai pronta' 

Greta la prese mentre con l'altra mano tirò fuori la sua di lettere 'Come sempre abbiamo le stesse idee ero venuta qua proprio per consegnartela, leggila quando vorrai, mi dispiace e spero che quel futuro per noi arrivi prima o poi.' 

Greta si avvicinò a Lodovica e le lascio un bacio sulla fronte prima di andarsene. 

La osservò andarsene per l'ennesima volta, ma questa fu ancora più difficile ma sapeva che non era davvero il loro momento ma l'avrebbe aspettata per tutta la vita. 

Old or new love?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora