Salvami.

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Le ore di viaggio sembravano interminabili forse perché sapeva che poi avrebbe dovuto affrontare due persone per lei importanti e sapeva che in ogni modo una l'avrebbe persa.

Uscita dalla stazione Lodovica vide subito una persona ad aspettarla.

'Ei Lodo, ben tornata, come è andato il viaggio?' chiese Sasha.

'Ciao cucciola, a parte le ore di tre restare la mi ha fatta rilassare parecchio, ti va di andare a fare un'aperitivo prima che vado a casa per cena?'

Si abbracciarono e poi si diressero verso il bar vicino la stazione, ordinarono due prosecchi e si misero a parlare.
Lodovica raccontò che aveva fatto conoscenza di tre ragazze e una di loro l'aveva fatta cucinare nella cucina del ristorante della nonna, dei discorsi che avevano fatto e ti quanto ne era rimasta affascinata.

Sasha invece raccontó che era stata tutto il tempo o in casa o a visitare la città, che sua madre voleva che tornasse a casa ma lei voleva rimare li, li per Lodovica.

'Sasha, io credo che dovresti tornare a casa, abbiamo avuto una breve relazione, abbiamo fatto l'amore però non credo che tra noi possa funzionare, si hai fatto il viaggio per me ma saresti pronta a camminare mano per mano con me? A sopportare gli sguardi altrui? A non tenere nascosta la nostra relazione?'

Sasha alle domande di Lodovica sospirò, entrambe sapevano già le risposte a quelle domande.
'Hai ragione, magari in futuro quando avrò il coraggio di scoprirmi al mondo torneró da te con in mazzo di rose e ti porterò mia con me, ma per ora ho ancora troppa paura, ma non lasciarmi non abbandonarmi resta mia amica e mi accontenterò' disse Sasha.

Lodovica si alzò e la strinse forte a se 'tranquilla, non ti lascerò mai sola è una promessa'

Rimasero abbracciate per qualche minuto poi finirono i loro aperitivi e si salutarono con la promessa che la loro amicizia non sarebbe finita, almeno una volta al mese si sarebbero dovute chiamare e si sarebbero raccontate tutto quello che accadeva nella loro vita.

Finito di parlare Lodovica si avviò verso casa scrivendo un messaggio a Greta "sto andando a casa ti aspetto la".

Arrivata davanti all'abitazione Greta la stava già aspettando seduta sulle sedie sotto il portico, alzò lo sguardo e vide Lodovica avvicinarsi corse verso di lei e la strinse tra le braccia.

'Mi sei mancata' disse Greta.
Ma Lodovica le mise la mano davanti la bocca.

'Non dire niente'.
Entrarono in casa erano sole, i genitori di Lodovica non erano in casa.

'Ordiniziamo una pizza e mentre la aspettiamo parliamo? Devo dirti una cosa' disse Greta.

Lodovica sorrise e poi rise, le prese la mano e la buttò dolcemente sul divano, la baciò con tutta la passione che teneva nascosta, la strinse contro di se.

'Abbiamo già detto troppe parole, ora facciamo l'amore.'

La baciò di nuovo questa volta senza staccare le labbra dalle sue, si spogliarono velocemente, si volevano e si desideravano Greta aspettava questo momento da troppo tempo per interromperlo, Lodovica la desiderava così tanto da non riuscire più a resisterle.
Era la donna che voleva e ora ne era cerca.
In quei baci sentiva tutto ciò che con altri non ha mai sentito, era come se nello stomaco non ci fosse più niente, il cuore aveva un ritmo inrogolare così forse quasi da non sentirlo più battere.

Lodovica poggio la mano sul petto ti Greta e in quel momento capì che alche il cuore della ragazza aveva il battito uguale al suo, lo avevano sempre detto anche se erano lontano i loro cuori battevano all'unisono, si staccarono dal bacio sorridendosi e guardandosi negli occhi.
I loro sguardi trasmettevano lussuria e amore un mix perfetto in quel momento.

Rimasero nude e si accarezzavano, baciavano, lecavano si avevano e nulla poteva essere più bello e dolce ma allo stesso tempo violento.
Succhiotti e graffi si stavano formando sui loro corpi, si marchiavano come se volessero far vedere a tutti che loro si poseddevano.
Ma più che altro erano loro stesse che volevano capire minuto per minuto che non fosse un sogno che fosse la loro realtà.

Si amarono più volte fino che stremate non si lasciarono andare sul morbido divano, riacquistare abbastanza energie da muoversi si spostarono in camera da letto e chiusero la porta a chiave per poi stendersi sul materasso coperte da un lenzuolo, in quel momento non sentivano il freddo c'era il calore dei loro corpi che le scaldava.

'Dobbiamo parlare amore' disse Greta.

'Ti prego, godiamoci il momento, lo rovineremmo con le parole e penso che i nostri baci abbiano già detto tutto' rispose Lodovica.

Greta non disse niente ma la strinse solo più forte continuando a coccolarla fino ad addormentarsi abbracciate.

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Salve, vi avverso che nel prossimo capitolo ci sarà uno sbalzo temporale di qualche anno, ci saranno ancora altri colpi di scena non vi preoccupate!
Al presto!


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