Non sarà un addio.

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Erano le otto di mattina quando la sveglia di Lodovica suonò, avrebbe dovuto alzarsi ma non riusciva a smettere di abbracciare Sasha, anche se fra poche ore avrebbe dovuto lasciare l'albergo. 
Decise di spegnere la sveglia e godersi ancora quei pochi attimi prima di doverla salutare ma non face in tempo a spegnerla che venne bloccata con le mani sopra la testa, iniziò a sentire subito dei caldi baci lungo il collo quelle labbra la mandavano in estasi così facilmente 'voglio rendere nella tua testa questo giorno indimenticabile' disse Sasha senza sapere che già lo aveva reso tale, non si sarebbe mai dimenticata della sera precedente e del suo sapore.

Lodovica gemette sentendo la più piccola morderle proprio sotto l'orecchio, un brivido le percorse tutta la schiena la desiderava così tanto che non riuscì a pronunciare nemmeno una parola decise solo di bloccarla e baciarla con tutta la passione e il sentimento che provava in quell'istante e tutti quelli precedenti passati con lei, le morde il labbro e glielo leccò e con la punta della lingua percorse quella linea invisibile che passata lungo il collo fin sul seno della più piccola continuando lungo la pancia e si fermò sotto il suo ombelico.

Lodovica alzo lo sguardo e sorride alla più piccola che ormai aveva respiri irregolari e senza pronunciare una parola le tolse le mutandine e torno a scendere con la lingua fino ad arrivare in quel punto che sapeva l'avrebbe fatta impazzire 'non fermarti'  furano le parole che uscirono dalla bocca di Sasha, quelle poche parole le fecero perdere il controllo da sfiorarla piano con la lingua iniziò a succhiarle il clitoride e vedendo che la più piccola chiuse gli occhi scese più giù raggiungendo la sua entrata ormai pronta per qualsiasi cosa Lodovica avrebbe deciso di fare ma si limitò a toccarla lentamente con la lingua, quasi fosse un dolce tortura come se non volesse che quel momento finisse mai.

'Ti prego' gemette faticosamente Sasha era quello il segnare le voleva di più quindi decise di spingere in lei due dita prima piano ma poi sempre più velocemente seguendo il dolce suono dell'ansimare della piccola che ormai risuonava della stanza, inciso nella sua testa, torno a succhiarle il clitoride ma senza mai fermare il movimento delle dita fino che non sentì la resistenza della ragazza barcollare.

Velocemente tolse le dita ma ancora con più velocità le sostituì con la lingua iniziando a muoverla dentro di lei
'Sto, cristo, sto venendo' quelle parole spinsero Lodovica ad accelerale il movimento della lingua fino che non sentì l'orgasmo della piccola arrivarla in bocca, la leccò ancora per qualche secondo poi si mise al suo fianco e le sorride sussurrandole piano 'hai un sapore così buono che non scorderò mai'.
Si baciarono con passione e poi si strinsero, entrambe sapevano che da li a poco si sarebbero dovute dividere e tornare alle loro vite abitudinarie ma quando non impedì loro di sorridersi e di amarsi quei pochi istanti.

Sarebbe stato difficile, molto complicato, ma si sarebbero riviste e avrebbero superato tutto.
Nulla batte i sentimenti se sono veri.   





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