Viviamoci.

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Erano le dieci di mattina quando il telefono di Lodovica squillò i suoi occhi si aprirono lentamente mentre continuò quella fastidiosa suoneria e senza guardare nemmeno chi fosse rispose 'pronto' la persona dall'altro capo del telefono iniziò a ridere 'sei così carine con la voce da mezza addormentata' era Sasha, ormai era passato un mese dal loro incontro il loro rapporta si era rafforzato molto entrambe avevano lasciato i reciprochi ragazzi per concentrarsi su di loro, la più grande sorride involontariamente a quelle parole 'sai che sei una rompi palle? Io fino le dodici sono irreperibile il letto mi ama troppo per abbandonarlo' disse e come riposta ricevette un'altra sonora risata dalla più piccola 'ed io che ero qua a pensarti e allora volevo sentirti, basta smetterò con la dolcezza' a quelle parole Lodovica sbuffò 'ti vorrei qua con me' fu la sua risposta dopo lo sbuffo.

'Allora prendi il treno e vieni da me' disse la piccola con un filo di voce come se fosse un sussurro, entrambe avrebbero voluto vedersi ma le cose non erano facili entrambe essendo senza lavoro viaggiare era difficile, 'sai benissimo che sarei già li da te se potessi, sarei già fra le tue braccia' rispose la più grande ma senza giri di parole Sasha fece concludere la chiamata inventando la scusa che aveva da fare ma lei lo sapeva che non era così, sapeva che per la più piccola non averla accanto da così tanto tempo stava diventando insostenibile. 

Il pomeriggio stesso Lodovica andò dalla sua migliore amica, aveva bisogno di sfogarsi e lei era la persona migliore, l'unica che sapeva della sua relazione con una ragazza, l'unica a sapere di tutte le paure e le preoccupazioni che provava dato che non aveva ancora avuto il coraggio di confessare ai suoi genitori che era innamorata di una ragazza, ma voleva farlo perchè Sasha le aveva fatto scoprire l'amore vero, quello che ti mozza il fiato anche solo con una frase dolce e una parola detta al momento giusta.

'Ho troppa voglia di vederla, è passato un mese da quando l'ho stressa l'ultima volta e anche se mi ricordo ogni suo dettaglio persino il profumo che indossava quella sera non posso più resistere ho bisogno di lei ma non so come fare i miei non mi darebbero mai i soldi per un viaggio del genere senza saperne nemmeno il motivo' furono le ultime parole del suo sfogo, la sua migliore amica senza dire nulla si alzo e corse al piano superiore e poco dopo scese con una busta in mano e le disse 'vai e goditi il tuo amore' si strinsero in un abbraccio pieno di effetto e si salutarono.

Lodovica andò a casa e disse ai suoi genitori che il giorno seguente sarebbe partita per un viaggio per trovare un'amica, era troppa la paura per confessare ora, dopo una breve discussione i suoi genitori accettarono e le fecero le solite raccomandazioni che ogni genitore fa a i propri figli.

Il giorno seguente si sveglio di buon ora prese un borsone e mise dentro tutto ciò che poteva farci entrare si fece accompagnare in stazione dal padre, prese il biglietto e salì sul treno.

Tirò fuori il cellulare dalla tasca e digito un messaggio a Sasha.

L: 'Cucciola posso dirti una cosa?'

S: 'Cosa?'

L: 'Sono sul treno che sto venendo da te!'

S: 'NON PUOI CAPIRE QUANTO TI ADORO!'



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Scusate per l'assenza! Ecco il nuovo capitolo!

Alla prossima

L.

Old or new love?Where stories live. Discover now