Ho scelto.

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Il giorno seguente Lodovica si svegliò ancora sul divano ma stranamente abbracciata alla ragazza conosciuta il giorno precedente, cercando di non svegliarla si alzò lentamente me anche se ci provo in tutti i modi Cristina aprì gli occhi.

'Nemmeno le ragazze con cui andavo a letto si preoccupavano così per non fare troppi movimenti' disse la ragazza e poi iniziò a ridere.

'Scusami è che non volevo svegliarti e dovrei tornare a casa della mia amica' rispose Lodovica sorridendo.

'Non preoccuparti, ma permettimi di portarti fuori a fare colazione dato che ti ho praticamente usata come cuscino per tutta notte' ricambiò il sorriso.

Lodovica rimase in silenzio per qualche secondo pensandoci ma poi accettò la proposta per la colazione, si rinfrescarono il viso e ancora assonnate uscirono di casa per dirigersi vero il bar più vicino.

Si sedettero e ordinarono poi iniziarono a parlare un po.

'Allora? Come la famosa citazione, la notte ti ha portato consiglio?' chiese Cristina.

'Sinceramente no, credo di essere ancora più confusa di prima, sai ho dedicato me stessa nelle relazioni amorose ma non ho mai pensato realmente al futuro, forse perché lo vedo complicato' rispose Lodovica.

'Sei giovane non dovresti pensare che il futuro sia così complicato, si possono aprire mille forte, ma quanti anni hai poi?'

Lodovica alla domanda scoppiò a ridere, praticamente aveva raccontato metà della sua vita a quella ragazza ma non le cose più basilari.

'Ne ho appena compiuti 23 e secondo me non ho così tante porte che si potrebbero aprire, non ho mai terminato gli studi, non ho esperienza lavorativa, trovare un lavoro mi sembra proprio impossibile e mi fisso invece sull'amore, credo di essere la classica ragazza innamorata dell'amore, non sono quasi mai stata sola ho sempre avuto relazioni importanti e durature'

'Ma tutto ha una soluzione, potresti seguire qualche corso e terminare gli studi, peccato che devi tornartene a casa perché io qui ho molte conoscenze e non sarebbe difficile trovarti un lavoro, riguardo all'amore credo che tutti nella propria vita sperino di essere amati sempre da qualcuno ma bisogna anche imparare a vivere nella solitudine non basarsi sempre su un'altra persona, anche io una volta ero come te sempre con una ragazza accanto ma poi ho capito che per andare avanti bisogna basarsi anche su se stessi, decidere degli obbiettivi e fare in modo di riuscire a ottenere tutto ciò che si ha sempre voluto, tu cosa volevi dalla vita?' rispose Cristina.

'Dalla vita? Ho sempre voluto diventare una grande cuoca di fame, infatti mi diletto molto in cucina ottenendo ottimi risultati se mi impegno, ho fatto pure una scuola alberghiera lasciandola perdere perché non sopportavo le persone che la frequentavano, ho pensato di fare dei corsi ma non potevo permettermeli quindi ho lasciato perdere riducendomi a cercare qualsiasi lavoro che mi potessero proporre anche se non ne ho ancora avute di proposte'.

'Te lo ripeto peccato che devi tornare a casa, trovarti un lavoro in una cucina non mi sarebbe risultato troppo difficile e anche se non sopportavi le persone non avresti dovuto rinunciare ai tuoi sogni, bisogna sempre rincorrerli, io l'ho fatto e ora ho un lavoro da fotografa che amo e giro l'italia molto spesso' disse Cristina.

'Ti ammiro molto, io non sarei mai riuscita a mollare tutto, amici, casa e genitori, in questo sono ancora una bambina. Vorrei farlo ma non ho mai avuto il coraggio di partire e rincorrere ciò che voglio e ora mi trovo imbottigliata in una vita che non mi da soddisfazioni anzi solo scelte su scelte e piena dei miei disastri dato che io sono un disastro.'

'Non sei una disastro, finisci il cappuccino che ti porto in un posto' disse Cristina sorridendo.

Finito di fare colazione, si diressero in un ristorante ancora chiuso dato l'orario, Cristina bussò alla porta sul retro, una donna anziana le aprì e la strinse forte.

'Lei era mia nonna, come vedi non sono così forte come pensi, qualcuno di importante ho anche io qui, questa cucina è tutta tua fino che non arrivano i dipendenti'

Lodovica spalancò gli occhi davanti alle parole della ragazza, inizio a girare per la cucina, accarezzando il banco di lavoro e diversi utensili mentre pensava a cosa potesse fare, voleva stupirla quindi decise di prepararle un tipico piatto delle sue zone, i casoncelli.

Prese tutti gli occorrenti, poi iniziò prima ad impastare il comporto per la pasta, poi il composto per il ripieno, mentre giocava e scherzava con Cristina infatti si trovarono coperte da farine anche fra i capelli, giocando e parlando arrivarono le undici di mattina e i primi dipendenti ma per fortuna Lodovica aveva appena finiti di cucinare e aveva già preparato i piatti.

'Ecco a te, questo è un piatto tipico del mio paese, spero ti piaccia'

Cristina iniziò a mangiare e al primo boccone gli si formò un sorriso enorme sul viso, poco dopo attratta dal profumo arrivò anche sua nonna, assaggiò anche lei il cibo che si trovava nei piatti.

'Hai cucinato tu questo?' chiese la nonna.

'Si, so di non essere brava ma ci ho provato'

'No no anzi sono spettacolari, era da molto che non li assaggiavo così buoni, tu sei di qui?' Disse la donna.

'No nonna è qua solo per una breve vacanza tra qualche ore tornerà a casa sua' rispose Cristina.

'Peccato ci servirebbe una persona come te per fare certi piatti' disse la donna prima di salutare la nipote e tornare al lavoro.

Le due ragazze finito di mangiare, passarono a casa dell'amica di Lodovica presero le sue valige e si diressero alla stazione era tempo di tornare e affrontare i problemi.

'Dammi il tuo telefono' Disse Cristina.

Lodovica glielo passò e le salvò il suo numero prima di abbracciarla forte.

'Mia nonna era seria quando ha detto quella frase, quindi se prima o poi vorrai cambiare vita e rincorrere i suoi sogni scrivimi'

Detto questo Cristina le si avvicinò e posò le sue labbra dolcemente su quelle di Lodovica, fu un bacio veloce e innocente.

'Questo è per farti capire che qui oltre ad un lavoro troveresti altro, buon viaggio Lodo'

'Grazie, a presto Cristina'

Lodovica salì sul treno e si sedette al suo posto portandosi le dita sulle labbra sentendo il sapore del bacio avvenuto poco prima, era un misto tra lampone e fumo a causa delle sigarette, il viaggio sarebbe dovuto servire per trovare una risposta alla sua confusione ma ora era peggio di prima, ma doveva decidere non poteva far rimanere in ballo due ragazze.

Prese il telefono e scrisse un messaggio sia a Greta che a Sasha: 'Sto tornando a casa, dobbiamo vederci'

Poi ne scrisse una a Cristina: 'Grazie per ieri e stamattina, mi hai distratta molto, spero di rivederti presto.'

Poggiò la testa al suo sedile, il viaggio sarebbe stato lungo quindi decise di dormire doveva recuperare un po di sonno perso nelle notti passate.

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