Capitolo 34

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Siamo arrivati da un po alla festa di Francesca e siamo al tavolo con gli altri. Io sto vicino a Lucy con un braccio intorno a lei e la sto facendo ridere ricordando alcuni nostri momenti divertenti. Mi sto divertendo. Aspettavo questo momento da tutta la settimana. Sono stati giorni tremendi.
Due giorni fa c'è stato il funerale di papà, erano presenti tantissime persone, con il lavoro che faceva mi sembra ovvio. Molti erano i suoi pazienti ma c'erano anche i nostri parenti, zii, cugini e nonni che non vedevamo da tanto. Lucy ovviamente era presente ed è stata tutto il tempo al mio fianco supportandomi e aiutandomi, rispondendo anche al posto mio a volte e abbracciandomi quando pensava ne avessi bisogno. È stata un tesoro. La ragazza perfetta. Comunque mi ha stupito la presenza di mia nonna materna al funerale, loro non andavano d'accordo per niente, le loro liti erano frequenti quando andavamo a trovarla a Natale, ma lei quando ha visto me e mia sorella ha subito messo in chiaro che era lì per darci una mano e non per il morto.
Mi ha dato un importante lezione di vita quel giorno.
"Nonna, a volte continuo a pensare di non essere meritevole di amore... Insomma mio padre non mi ha mai amato. O almeno mi ha dimostrato di non farlo..."
"Ryan... Nipotino mio, no... No. Non pensare mai una cosa del genere. Tutti meritiamo amore. Tutti chiediamo amore. Anche dai nostri gesti... Lo desideriamo, lo sogniamo. Anche i peggior criminali... Pensa a tuo padre, lui trattava tutti male ma nonostante tutto aveva l'amore di tua madre... Lei l'amava tantissimo. Come amava tantissimo te e tua sorella. L'amore non chiede niente in cambio. Tuo padre non lo dimostrava. Dopo la
morte di tua madre aveva dei problemi, non è mai riuscito a superare la sua morte e incolpava te. Ma non solo te. Tutti. Anche se stesso. Era infelice." Mi mette una mano sulla spalla. "Voglio darti un consiglio vivi la vita non pensando a cosa meriti, e cosa non meriti, ma vivila cosi com'è. Perché sei un bravo ragazzo e hai tanto da dare. Ti conosco Ryan da quando eri piccolo. Anche se non credi che sia così, compi delle azioni spontanee che aiutano le persone. Quando eri bambino, subito dopo la morte di tua madre, eri nel giardino con tua sorella e lei stava avendo un attacco di panico, tu anche se eri piccolo e non sapevi cosa fare, le hai preso le mani e le hai detto 'Guardami, sono qui. Concentrati su di me. Non pensare a niente, elimina la paura e guarda nei miei occhi' le accarezzavi i capelli e dicevi in continuazione 'Shh, sono qui io. Mamma è qui dietro di noi, ti ha portato l'acqua e sta venendo ad abbracciarti così passa tutto. Tieni, prendi. Va tutto bene. Ti prego guardami.' Eri così spaventato eppure non hai battuto ciglio e l'hai aiutata, non sei scappato. Fai di tutto pur di aiutare e far star bene chi ami. Se ami qualcuno dai tutto te stesso. Sei come tua madre. Anche tua sorella è uguale a lei. Quindi ti meriti tutto l'amore del mondo. Non dimenticarlo mai. Okay?" Io ho annuito e lei mi ha abbracciato. Mi ha fatto emozionare. Non ricordavo quel particolare momento che mi ha raccontato. Comunque  abbiamo avuto modo di chiacchierare durante la cerimonia e anche dopo, le ho detto che ho scoperto la verità sul mio vero padre e lei mi ha raccontato che lo conosceva e che anche lei aveva avuto dei sospetti che potessi essere suo. Mi ha detto che è un tizio che suona ormai da solo, ma che era in un gruppo tanti anni fa. Si chiama Emanuele, era un ragazzino quando stava con mia madre. Suonava la chitarra e sapeva usarla bene. Mi ha raccontato che è un uomo molto bello ed affascinante, e che mi somiglia molto. Lui e mia madre si sono lasciati all'inizio del suo tour perché lui non riusciva ad esserle fedele e visto che teneva molto a lei non voleva farla soffrire. Mi ha anche detto che caratterialmente è molto egocentrico ma a lei piaceva di più lui di mio padre, ops patrignio, perché trattava benissimo mia madre quando erano insieme, le portava rispetto e si vedeva che ci teneva a lei. Non mi ha voluto dare più informazioni riguardo a dove si trova adesso o se aveva il suo numero, non importa quanto io l'abbia tartassata di domande perché secondo lei non sarebbe servito a niente. Lui non vorrà mai incontrarmi a causa della sua facciata da solito 'musicista egoista e drogato', non può avere un figlio, non è per niente responsabile, ancora adesso che ha 53 anni. Non so come mi sento riguardo questa cosa, arrivati a questo punto non mi interessa avere un padre. L'unico padre che ho avuto mi trattava di merda, non ho bisogno di un altro che prenda il suo posto. Da come l'ha descritto non mi attrae l'idea di andarlo a cercare o di chiamarlo perché non mi sembra che sia molto interessato a me o alla mia esistenza, visto che sa che sono suo figlio non mi ha mai cercato, perciò ho intenzione di lasciare le cose così come sono. Non rincorro nessuno. Non voglio illudermi di poter avere un rapporto padre figlio normale dato la mia esperienza, sto bene così. Non ho bisogno di lui, tutto ciò che voglio è qui con me.
Non voglio rovinare l'equilibrio che ho trovato adesso anche perché sta andando tutto alla grande. Ho comprato un piccolo appartamento dove vivo da solo e mia sorella mi aiuta economicamente. Insomma un po di soldi riesco ad averli, con la band ma non sono abbastanza.
Nonostante tutto però la settimana è migliorata tantissimo quando io e il mio gruppo abbiamo suonato il sabato nel pub della zia di Nicola e abbiamo avuto un grande successo. Abbiamo suonato per un'ora. C'erano anche molti amici della nostra scuola e si è sparsa la voce della nostra esistenza. La zia ci ha persino assunti per suonare lì ogni sabato sera e noi ovviamente ne siamo stati felici e abbiamo accettato. Comunque quel giorno è stato entusiasmante. Mi sentivo super eccitato. L'adrenalina che ho sentito non mi è ancora passata. Suonare con loro poi è fantastico. Non intendo smettere presto. Ho trovato la mia strada, la musica mi ha sempre aiutato, mi ha sempre sostenuto e adesso posso condividere liberamente la mia passione con tutti senza proibizioni.
Qualche giorno dopo a scuola Francesca , dopo averci visto suonare al pub, mi ha detto che le eravamo piaciuti un sacco e che stava cercando un gruppo che suonasse alla sua festa e mi ha chiesto se potevamo suonare per un po' e io ho accettato volentieri e l'ho ringraziata per l'opportunità. Quindi adesso è il momento di salire sul palco allestito nel pub per fare sentire a tutti alcune delle nostre canzoni inedite e alcune cover.
"Mason tocca a voi..." Mi raggiunge Fra al tavolo e io finisco la birra in un lungo sorso prima di dirigermi verso gli altri che sono già sul palco.
"Buonasera a tutti." Dico una volta preso possesso del microfono. Vedo i miei compagni prendere i loro strumenti e provarli per vedere se funzionano e io in attesa del loro ok inizio un discorso.
"Prima di iniziare voglio fare gli auguri alla mia amica Francesca laggiù.. " la indico. Il pub è affollato da gente della nostra scuola ma anche da ragazzi più grandi e da uomini abituali che vengono al bar per bere. Dalle loro facce non credo che si aspettassero musica dal vivo quando sono venuti. "Tanti auguri!Bevi tanto e divertiti come vedo che stai già facendo..." Lei indirizza il bicchiere nella mia direzione in segno di brindisi e io continuo "Aspetta però voglio farti un piccolo rimprovero," dico sorridendo "ti stai divertendo un po troppo a tenere sulle spine il mio migliore amico. Si vede da lontano un miglio che lui è pazzo di te! Guardalo, vedi come ti guarda." Sento le risate dei nostri amici e sorrido." Perciò basta aspettare, Susu. Non voglio più sentirlo parlare di te ogni giorno, alla fine delle lezioni, o subito dopo l'allenamento, o alle feste..." Vedo che Fra inizia a ridere seguita da tutti "Eh potrei continuare... Il ragazzo è seriamente fissato." Lancio uno sguardo in direzione di Roberto e lui è arrossito. "Dai Rob forza e coraggio " Sorrido e continuo. "Va bene, ora cominciamo. Noi siamo i 'Noise of The silence' e suoneremo qualche canzone. "
Mi giro e inizio a presentare gli altri membri del gruppo una volta finito ritorno al centro del palco e continuo "Ci auguriamo di riuscire a farvi divertire e che vi piaccia la nostra musica. Io sono Ryan e, beh sono il più bello del gruppo." Rido e vedo alcune ragazze mandarmi dei sorrisi di approvazione, il mio sguardo peró si posa solo su Lucy inconsciamente e le mando un bacio con una mano e lei sorride applaudendo più forte. Mi giro verso Nicola e lui annuisce dandomi l'ok. Perfetto ora dello show. "La prima canzone te la dedica Roberto" dico a Francesca  facendole l'occhiolino. Non mi ha detto quale canzone dedicarle ma che dovevo dedicarne una da parte sua. Romantico eh?
"Si chiama 'Tenerife Sea' di Ed Sheeran"
io e Nicola ci guardiamo e iniziamo a suonare le chitarre.
Durante la canzone sorrido nel momento in cui Roberto fa la sua mossa e invita la festeggiata a ballare. Credo proprio che oggi sia la loro possibilità, lo vedo dallo sguardo determinato di Roberto, il mio discorsetto ha colpito nel segno.
Quando finisce la canzone il pubblico ci applaude e io parlo al microfono per annunciare il nostro primo inedito.
"Adesso suoneremo una nostra canzone. Si intitola 'Luce dagli occhi blu' e la dedico alla mia ragazza. "
Suonato il primo accordo cerco tra la folla il viso di Lucy e quando lo trovo vedo che sorride.
Inizio a cantare quella che per me è la canzone più importante perché parla della mia storia con lei. Ho anche un po paura a fargliela ascoltare. Ma cerco di concentrarmi e di perdermi in quegli occhi azzurri che mi conoscono come non mi conosce nessuno.
Non conoscevo l'amore
Ma poi sei arrivata tu
La luce fuori dal tunnel
Che mi ha aiutato
Un ragazzo come me sai che aveva mille tenebre
Mi Nascondevo sempre dietro le ombre

Senza te non sono niente.Where stories live. Discover now