Capitolo 22

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"Mason, Mason, Mason" urlano mentre tiro la pallina cercando di centrare il bicchiere. Mi sono deciso finalmente ad uscire e sono ad una festa. Non credo che sia stata proprio una bella idea ma almeno posso dire di provare ad andare avanti. È passata un'altra settimana e ancora non ho parlato con Lucy. I miei amici pensano che sono testardo e che sono orgoglioso. Volete sapere una cosa non me ne frega niente di cosa pensano. In questo momento penso solo a bere! Stiamo facendo il gioco di Ping pong con la birra e sto perdendo perché non sono concentrato. Gioco solo per divertimento. Sto bevendo troppo. Sto ridendo troppo. Alcune risate le sto fingendo ma non mi importa. Sento uno sguardo su di me e trovo Valentina al mio fianco.
"Vieni con me." Non sono abbastanza ubriaco per seguirla quindi dico "no grazie, non sono interessato!" Lei mi guarda con uno sguardo assassino. Wow. Mi fa paura la ragazza.
"Sei proprio uno stronzo eh. Vieni con me, muoviti! Non ce la faccio più a vedervi così! Tutti e due. Ne ho abbastanza!" Di che sta parlando, inizio a ridere. Perché effettivamente potrei essere ubriaco.
"Che cazzo sta dicendo?!" Valentina rotea gli occhi ma i miei compagni di squadra ridono e dicono in coro "è proprio andato!" Divertente... Rido anch'io.
Valentina mi trascina verso il bar. Io sto per inciampare su qualcosa prima di riprendere l'equilibrio "ooops" dico ridendo "scalino".
Vedo Lucy al bar con le amiche e tre altri ragazzi.
"Bene, bene." Dico a voce alta. "Chi abbiamo qui?! Vi state divertendo?" Rido perché stavo cadendo di nuovo e vado a sbattere contro un ragazzo che dopo riconosco come Lorenzo, perfetto. Proprio lui ci mancava. "Fanculo Mason. Guarda dove metti i piedi!" E io nel mio stato lo guardo male e dico "che c'è? Oggi Sei in vena di litigare?! Perché mi trovi nell'umore giusto." Dico andando verso di lui però vengo subito interrotto da Roberto che stava al bar con Lucy e le amiche.
"Calmatevi. Lorenzo vai perfavore! Mason smettila di fare lo stronzo." Si avvicina e mi odora l'alito "merda sei ubriaco! Che cazzo ti succede?" Mi urla Roberto.
"Che vuoi? Vuoi controllarmi anche tu..." Rido di nuovo "c'è qualcun'altro che mi vuole dire qualcosa o vuole farmi male?! Fatevi avanti... Sono qui!" Guardo Lucy e vedo un sacco di tristezza nei suoi occhi e anche un po di pena questo basta e avanza per farmi rinsavire e farmi dire a bassa voce "beh è tardi!" Prendendo il cellulare dalla tasca e guardando l'ora. 1.30 "Ora di tornare a casa. Non so nemmeno perché sono venuto!" Tutti mi stanno guardando, che novità. Mi avvio verso la porta del bar, sento qualcuno dietro di me ma non mi giro. Non mi interessa. Non mi interessa più niente.
"Ryan, fermati." Lucy. Perché non capisce che la sua presenza mi fa male. Non vuole stare con me ma mi segue ovunque. Io continuo a camminare.
"Ryan." Dice più forte. Una volta fuori dal pub mi fermo mi giro e alzo le braccia esasperato.
"Che c'è? Che vuoi da me? Non vuoi stare con me ma mi perseguiti...."
"Voglio stare con te. Perché non mi ascolti?!" Urla frustrata "non ho mai detto di volerti lasciare. Non ti ho mai lasciato in realtà! Hai tratto delle conclusioni affrettate. Ho detto solo di voler risolvere con lui così poteva andare avanti e lasciarmi vivere la mia vita in pace!" Continua urlando.
"Hai capito!! Voglio stare con te. Voglio che tu sia il mio ragazzo. Ah e comunque quella dell'altra volta è stata una meravigliosa dichiarazione, mi è piaciuta!" Dice sorridendo.
Io invece sono rimasto stranito. Sono immobilizzato. Vuole stare con me!
"Aspetta... Cosa intendi? E mi hai mentito... Perché non mi hai detto che ti eri lasciata da una settimana?!..." Mi interrompe
"Mi tormentava di messaggi e di chiamate... Mi controllava su facebook.." Si interrompe per prendere fiato "e poi cosa cambia che non te l'ho detto?! Non amo più lui..." Non lo ama. Se non lo ama allora è tutto diverso da come pensavo. Non vuole lui. Forse...
Mi avvicino e lei si avvicina siamo ad un passo l'uno dall'altro.
"Che significa?" Le chiedo.
"Significa che non amo più lui ma che amo te, scemo! Non ho mai smesso..." Mi sorride e io mi ritrovo a sorriderle, e prima che mi possa fermare la bacio. Dio, mi è mancata tantissimo. La bacio come se senza le sue labbra non avessi più aria nei polmoni, la bacio per farle capire quanto mi è mancata, quanto senza di lei sono perso.
"Mi sei mancato." Dice vicino alle mie labbra
"Mi sei mancata anche tu... Non sai quanto!"
Mentre le nostre lingue danzano insieme penso a quanto sono stato cretino, a quanto questa ragazza significa per me e penso che non voglio più farmela scappare. Con lei sono me stesso. Con lei sono vivo.

Senza te non sono niente.Where stories live. Discover now