Capitolo 14

4.6K 178 3
                                    

Ormai non ho più niente. L'unica cosa che mi rimane è Lucy. È probabilmente la più importante che ho. Non posso rischiare di perdere anche lei. Perciò farò di tutto pur di non fare scoprire a papà che ho una ragazza. Per questo motivo decido di inviarle un messaggio dicendo che preferisco che da oggi studiamo da lei. La risposta è immediata.
LUCE : X me va bene. Quando vuoi io sono pronta ;)
IO: oh lo sapevo che mi desideravi così tanto. Sono da te in 5 minuti.
LUCE: non ti fare strane idee e porta i libri. Qui si viene solo per studiare :P
IO : si certo studiare... Io vengo per quello cosa credi...
LUCE: non fare l'innocente. So cosa hai in testa! E non è di certo studiare...
IO: uh, ritienimi insultato, so essere serio se voglio... Ma lasciami dire che mi conosci trpp bene, con te verrei in qualsiasi momento. LETTERALMENTE!

Quando vedo che non risponde aggiungo:
IO: so che sei arrossita... Mi piace quando arrossisci! :*
LUCE: sei incorreggibile! Ma mi piaci, forse di più di piacere...
IO: anch'io di più... Posso dire che non ho un modo per descrivere ciò che provo ma se potrei farlo con un bacio lo farei per sempre.. Con il tuo sorriso illumini la mia giornata
LUCE: awww... Sei dolce!
IO: eee... Ci risiamo.. Di nuovo con questo dolce.. Ci vediamo tra 10 minuti ,il tempo che arrivo!
LUCE: ok... Ti aspetto! Ah c'è mia madre... Ma nn preocc lei già sa di te e di me.
IO: Umm ... Okay? Cosa devo fare?
LUCE: niente sii te stesso... Sono sicura che le piacerai tanto quanto piaci a me!
IO: sai che non l'ho mai fatto vero?
LUCE: lo so, lo so. Non preocc. Le piacerai. A dopo

                      ***
Ci metto più di dieci minuti perché decido di andare a piedi. L'ho deciso per due motivi il primo è che sarei dovuto passare dalla cucina per prendere le chiavi del box dove si trova lo scooter e questo avrebbe comportato domande da mio padre a cui non voglio rispondere e il secondo è che sono nervoso. Si insomma devo incontrare sua madre, come faccio a sapere se gli piace il vero me? Voglio dire.. Mia madre mi diceva sempre che ero il bambino più dolce del mondo ma lei era mia madre, quindi non conta. Con le mamme non sono mai stato bravo, in più non ho rapporti con una di loro da quando è morta la mia. Forse dovrei essere quello che sono a scuola. Nono così mi farei odiare. Odio anche io quel Ryan. Lucy ha detto di essere me stesso. Okay posso farlo. Credo.
Mentre cammino per strada chiamo mia sorella, è l'unica che può darmi dei consigli, infondo è una ragazza.
"Fratellino ciao" appena la sua voce raggiante raggiunge le mie orecchie, mi sento sollevato. Grazie a Dio ha risposto, ho proprio bisogno di lei.
"Ciao sorella!" Le dico e la sento ridere, " senti... Ho bisogno di un consiglio..." Non mi lascia finire, figuriamoci.
"Ah... Riguardo una ragazza? Dimmi di si! Se no per quale altro motivo chiameresti me, e non uno di quegli scapestrati dei tuoi amici?!" Perché ho pensato fosse una buona idea chiamarla? Ah già, è l'unica oltre a Lucy che sa tutto su di me.
" si riguarda una ragazza..." Sento un urlo e poi sento sbattere a terra qualcosa... "Dimmi che non stai saltando dalla gioia..."
"RYYYYAN! Non ci credo! Come si chiama?" Mi aspettavo questa reazione. Sta pensando che per averla chiamata e averle parlato della mia ragazza allora dovrà essere una cosa seria. Il che è vero.
"Lucy."
"Bel nome. Dove l'hai incontrata? È bella?! Sicuro è bella per essere la tua ragazza che domanda è?! Oh... ah ecco perché Ti sentivo più felice ultimamente..." dice tutto questo come parlando con se stessa ma urlando nel mio orecchio e sembrando un po troppo eccitata. Ragazze, penso. Se ha reagito così sapendo che ho una ragazza figurati come reagirà quando scoprirà che fra poco dovrò conoscere sua madre!
"Voglio conoscerla! Devi farmela vedere! Tra 2 settimane torno!" Davvero torna?! e quando l'ha deciso?! Soprattutto perché non me l'ha detto?!
"Si la conoscerai non preoccuparti, ma perché torni?"
"Per le vacanze di natale, ovviamente. Ma ora dimmi perché mi hai chiamato."
"Okay... allora devo andare a studiare a casa sua e ci sarà anche sua madre... Mi ha chiesto di conoscerla e..."
"Sei nervoso..." Finisce lei. L'ho detto che mi conosce bene!
"Si"
"Perché? Insomma se piaci a lei, piacerai anche a sua madre. Ryan sei un bravo ragazzo nonostante le tue bravate, sei un ottimo ragazzo! Questo lo sai? Te la meriti tutta la felicità che provi e tutti i momenti belli che ti capitano!"
"Si questo lo so..." Continuo a voce più bassa " credo."
" e allora qual'è il problema?"
"Non so... Non ho mai dovuto impressionare qualcuno, cioè tutti sanno che gioco a calcio e... Basta quello per farmi apprezzare! Non ho mai dovuto... Farmi conoscere sul serio."
" e che c'è di male a conoscerti?! Oddio papà ha creato un casino nella tua testa vero?" Il punto non è cosa lui mi ha ripetuto assiduamente ma il fatto che io ci creda a tutto ciò che mi dice.
"Non lo fare! Non credere a ciò che ti dice! Non c'è niente di male a essere un ragazzo sensibile e vulnerabile. Non devi essere forte e creare una falsa identità! Non esiste la perfezione.Devi essere ciò che ti senti di essere, chi ti senti di essere!" Difficile farlo quando ciò che voglio essere non coincide con ciò che mio padre vuole.
"Non sei responsabile della sua morte. Non è colpa tua. Lui non lo capisce e ha un problema. Ma sono problemi suoi. Lui è bloccato ma tu devi andare avanti lei non c'è più e non è colpa di nessuno, è stato un tragico incidente! Capitano nella vita. Adesso vai a casa della tua ragazza e falle vedere chi è Ryan, mio fratello! Ti voglio bene lo sai vero?"
" da quando sei diventata così saggia?! Comunque si anche io ti voglio bene."
" spiritoso.. Sono la più grande e sono sempre stata la più saggia..ok ora vai e ti prego sii te stesso. Vedrai che le piacerai!"
" okay"
Ci salutiamo e intanto sono arrivato al portone. Citofono e risponde Lucy e mi dice di salire e che abita al terzo piano. Dopo due minuti sono alla sua porta e ho bussato il campanello.
"Ciao" mi abbraccia e mi fa entrare. Appena entro vedo una grande sala da pranzo con un divano e un tavolino di fronte a una televisione. Luce mi dice di seguirla in cucina dove vedo sua madre che prepara un dolce credo perché sul libro di ricette che ha davanti è mostrata una torta Nutella e cocco. Mmm buona. Sua madre mi sente entrare si pulisce le mani su uno strofinaccio e si gira. È una bellissima donna. È anche giovane, assomiglia molto a Lucy. Io invece sono maledettamente uguale a mio padre ma ho gli occhi di mia madre, mentre mia sorella assomiglia a mia madre. Menomale che uno di noi le assomiglia. Tornando alla madre di Lucy, lei ha lo stesso colore di capelli della mia ragazza solo che i suoi sono corti fino alle spalle e ha gli occhi castani invece di azzurri che a questo punto penso li abbia presi dal padre.
"Ciao tu devi essere Ryan." Mi porge la mano e io la stringo
"Si molto piacere di conoscerla signora."
"Nono dammi del tu e non chiamarmi signora ti prego. Mi fai sentire anziana. Puoi chiamarmi con il mio nome,MariaRosa " Dice con una risata. Le sorrido e annuisco.
"Lucy mi ha detto molto su di te..."
Porto Lucy più vicino e l'abbraccio con un braccio intorno alla sua vita e lei tira su la testa e mi sorride.
"Sono contenta che lei abbia trovato qualcuno che la faccia sorridere. La vedo molto felice, tutto merito tuo immagino, visto che quando ci siamo trasferiti era triste e litigiosa." Sottolineando con il tono la parola litigiosa facendomi ridere scocco un sguardo in direzione di Lucy e lei sta roteando gli occhi e scuotendo la testa ma ha un sorriso sulle sue labbra. "Mi ha detto che suoni..." Suonavo.
"Si." Mi fermo e sposto lo sguardo verso la finestra "Si suono la chitarra."
Lei riesce a capire che c'è del dolore nelle mie parole e mi guarda confusa ma non dice niente.
"Amo la chitarra. Mio padre la suonava, io non ci sono mai riuscita , sono una frana ma lo zio di Lucy la suona molto bene e da lezioni di chitarra ma con me ci ha rinunciato" ride , poco dopo si unisce anche Lucy.
"Mi ricordo quando zio è uscito dalla stanza dicendo che non eri 'portata'" aggiunge Lucy "intendeva proprio che non eri capace. Per arrendersi lui che è un maestro..." Maria Rosa le butta lo straccio addosso e ridono.
"Tu come hai imparato?"
"Mia madre la suonava e me l'ha insegnato all'età di 6 anni. Sapevo fare solo poche note e 'twikle twikle little star' all'epoca ma ci divertivamo tanto..." Lo sguardo della mamma di Lucy è comprensivo, materno. "Magari qualche volta puoi farmi sentire qualcosa? Adoro le versioni acustiche" annuisco perché mi sembra scortese rimarcare che purtroppo non ho più una chitarra visto che è stata brutalmente distrutta.
"Okay noi andiamo a studiare..." Lucy interviene e mi trascina verso il corridoio mentre sua mamma dice di fare i bravi con un sopracciglio alzato mentre Lucy le dice 'mammaaaa' in modo lamentoso e io rido. "Lo faremo" dico.
Prima di andare nella sua stanza chiedo a Lucy dov'è il bagno e lei me lo indica. Vado in bagno per tirare un respiro di sollievo. Mi guardo allo specchio e mi passo una mano nei capelli. È andata bene pensavo peggio. Sua madre è gentile, non mi ha visto come uno di quei ragazzi che vogliono solo le ragazze per un motivo fortunatamente perché non lo sono. Per niente. Almeno non con Lucy. Con le altre lo ero.
Quando apro la porta del bagno e inizio a dirigermi verso la stanza di Lucy ,  sento chiacchierare in cucina e mi fermo, non posso entrare nella sua stanza se non c'è lei, mi sembra irrispettoso, perciò decido di andarla a chiamare in cucina. Nel corridoio però riesco a sentire lo stesso cosa si dicono. 
"Devi vivertela così com'è. Non farti influenzare dal passato. Quello che è successo non puoi cambiarlo né cancellarlo." Sento la mamma dire a Lucy. Mi sporgo un po e sposto la testa per dare un occhiata in cucina. Lucy sta con la testa abbassata e non riesco a guardarla in faccia e la mamma è di lato ma ha lo sguardo serio. Lucy non mi ha mai detto niente riguardo a qualcosa successa nel suo passato. Abbiamo parlato di tutto in quest'ultimo mese ma lei non ha mai accennato a niente del suo passato.
"Lo so ma è difficile fidarsi. Dopotutto quello che mi ha fatto."
"Lo so. Ma tu mi hai detto che lui è diverso..."
" si ma è pur sempre un ragazzo. Lo sai come sono fatti, un giorno gli interessi tu il giorno dopo un altra..." È davvero questo quello che pensa?! Che a me potrebbe interessare qualcun'altra? Sono confuso mi sembra di averle detto che per me lei era diversa forse non glielo dico abbastanza... Devo assolutamente dirglielo. Lei non è una ragazza facile da dimenticare e da lasciare per me.
"Ho visto come ti guarda. È decisamente innamorato forse non lo sa ancora ma lo è!" Lo sono davvero? Non lo so. Potrei però.
Ma non glielo dirò finché non sarò sicuro. Non voglio mentirle. Quando dirò che la amo dovrà essere reale, vero. Dovrò esserne sicuro. Per adesso mi basta dimostrarle quanto ci tengo a lei. Perché ci tengo... Tanto.
"Ascolta... Lui mi piace perché fa uscire quella parte di te che non vedevo da tanto, ti fa sorridere, Lucy non ti vedevo così felice da quando eri piccola"
A questo punto mi faccio sentire, sbattendo i piedi un po forte sul pavimento mentre entro in cucina, la mamma mi vede e mi offre un sorriso gentile "allora ora vi lascio al vostro lavoro, vado a fare la spesa. Qualcuno deve pur farla se no non si mangia!" Dice preparandosi per uscire mentre io e Lucy torniamo nella sua stanza.
"Stai bene?" Le chiedo non appena sua madre scompare dalla nostra vista.
"Si perché?"
"Niente ti ho vista un po' triste quando sono entrato."
"Non è niente, sono un po stanca"
"Se vuoi possiamo studiare qualche altra volta e posso lasciarti in pace "
"No. Ti ho detto che ti avrei aiutato ed è quello che farò" mi piace che lei è sempre così determinata quando ha deciso una cosa. Quando entriamo nella sua stanza la prima cosa che vedo è la confusione, c'è roba dappertutto! Ci sono vestiti sparsi sui mobili, il letto è disfatto e ci sono libri aperti sulla scrivania. Vedo che uno dei libri è di Jane Austen, 'ragione e sentimento'. Prima che lei chiuda la porta mi avvicino e le accarezzo dolcemente il viso.
" come potevo resistere a una tale attrazione, a una tale dolcezza! Chi al mondo ci sarebbe riuscito? Si, a poco a poco mi sono innamorato di lei" cito una frase del libro. È quello che provo. Non lo dico apertamente però.
Il suo viso è sorpreso. La bacio perché non riesco a resistere. Troppo velocemente ci stacchiamo e lei chiude la porta.
"Conosci ragione e sentimento di Jane Austen?!"
"Si"
"Come?"
"Mia madre me lo leggeva come libro della buonanotte quando ero piccolo" diceva che voleva insegnarmi il rispetto per le donne e quale libro migliore di quello?! Aiutava anche il fatto che era il suo libro preferito. Non mi sono mai lamentato, però. Amavo che mia madre era così affezionata a quel libro. Le donava uno sguardo appassionato. E amavo vederla sorridere quindi sentivo volentieri tutto ciò che piaceva a lei.
"Impressionante. E ancora te lo ricordi?" Alzo e abbasso le spalle.
"Mi è rimasto impresso"
"Ryan, ogni volta che ti conosco di più mi sorprendi sempre" dice prendendomi il viso tra le mani e baciandomi. "Va bene, adesso basta dobbiamo studiare se no finisce che non combiniamo niente"
Continuo a baciarla mentre dico piano "sono sicuro che qualcosa la combiniamo lo stesso e anche più divertente" lei mi spinge via allontanandomi.
"Ti piacerebbe. Muoviti dai prendi il libro e iniziamo. Hai un compito da passare!" Mi sento come un bambino quando viene spedito in camera sua a fare i compiti e non può giocare con la playstation. Metto il broncio e dico "va bene, professoressa" e le faccio l'occhiolino lei ride e io mi unisco poco dopo.

Senza te non sono niente.Where stories live. Discover now