Capitolo 21

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È passata una settimana dal giorno che mi ha distrutto. Una lunga settimana da quando ho visto Lucy per l'ultima volta, da quando ho passato del tempo con lei, l'ho baciata e l'ho toccata. Mi manca. Tutti i giorni a scuola lei cerca di parlarmi ma io la ignoro, e se sta venendo da me, io vado dall'altra parte. Mi uccide voltarle le spalle, ma d'altronde l'ha voluto lei.
Un giorno sono fuori nel parcheggio a fumare mentre sono tutti a lezione, non mi interessa se i professori dicono qualcosa. Ho bisogno d'aria.
"Ryan" conosco questa voce, mi irrigidisco e mi blocco. Cazzo, Lucy. Cosa vuole?! Quando non mi giro e non rispondo, lei ripete il mio nome.
"Ryan". Prendo coraggio e la guardo. Il mio cuore quasi esce dal mio petto quando finalmente la rivedo, quando guardo di nuovo nei suoi occhi azzurri che sono un po spenti dall'ultima volta che l'ho vista, quando vedo le sue labbra lucide che aspettano di essere baciate, quando rivedo il suo corpo che ancora mi attrae da impazzire e per questo motivo stacco i miei occhi da lei e guardo altrove, prima di cadere ai suoi piedi. Mi controllo e mi obbligo a calmarmi. Posso farcela. Chiudo gli occhi per un secondo. Poi li riapro. Metto la maschera. "Cosa vuoi?" Dico distratto, continuando a fumare.
"Voglio parlare" la guardo per capire cosa intende, "ho bisogno... di parlare con te!" Prende un lungo sospiro. Decido di farla parlare. In questo momento anche se volessi non saprei che dirle. "Preferirei di no" dico a testa bassa. "Se parlo potrei dire cose che non penso"
"Ryan."solo sentire la sua voce mi fa male al cuore. Mi strofino il petto con la mano e faccio una smorfia, lei se ne accorge e i suoi occhi si allargano "mi dispiace." Si avvicina ma io faccio un passo indietro. So che questa mossa le provoca dolore perché lo vedo nei suoi occhi. Ma non mi interessa. Sono ferito. Aspetta una mia risposta. Vuole che le rispondo?! Okay.
"Di cosa sei dispiaciuta? Di aver detto che siamo amici o di essere tornata con il tuo ex? O forse per avermi spezzato il cuore? O aspetta.... Sei dispiaciuta di essere stata la sola persona di cui mi fidavo e di avermi lasciato solo come hanno fatto tutti quelli che sono entrati nella mia vita? Di cosa sei dispiaciuta, Lucy eh?" Le chiedo con tono ferito. La fisso inespressivo "Cazzo... E Io che pensavo..." Mi fermo, chiudo gli occhi e riprovo. Non deve vedere che effetto ha su di me. Anche se so che è visibile sul mio viso. Non riesco a nasconderlo. Rilascio una risata amara " io... E pensare che io mi sono  innamorato di te" urlo mentre alzo le mani e poi le rilascio cadere "Io ti amo. Che stupido eh! E tu mi hai fottutamente distrutto..." Le urlo contro. Chiudo e riapro gli occhi velocemente, non volevo dirglielo. Noto che ha fatto un passo indietro come se colpita da un pugno e ha la bocca spalancata. Non se l'aspettava. Rido amaramente di nuovo " ho sentito più dolore quando mi hai detto di andarmene di quanto ne abbia sentito con mille pugni di mio padre. Perché almeno sapevo cosa pensava di me, cosa ero per lui mentre mi picchiava. Lo sapevo! Con te mi è stato sbattuto in faccia tutto d'un colpo, è stato come ricevere un proiettile dritto al cuore. Inaspettato. Ti ho dato il mio cuore l'altra notte e tu l'hai preso e l'hai stritolato finché non è rimasto niente. Ecco come mi sento Lucy!" La sento sussurrare il mio nome e avvicinarsi, ma io la blocco mettendo una mano davanti a me prima che si avvicini troppo.
"Ryan... Perché stai facendo così? Io non ti ho mai lasciato andare via." Dice con voce tremante, quello che sto dicendo le sta facendo male. Perché? Non capisco.
"No?! Mi hai praticamente detto che saresti tornata con lui."
"No..." Non la lascio finire, butto la sigaretta e vado per tornare dentro la porta è dietro di lei quindi le passo davanti e prima di entrare le accarezzo una guancia " va tutto bene. Andrò avanti! Non dovevo urlare. Lo so. Sono solo arrabbiato.Scusa." Le sorrido pochissimo. E me ne vado. Lo so che non dovevo toccarla, ma è pur sempre Lucy. È la ragazza che amo. È difficilissimo allontanarmi da lei. Ma devo, perché è quello che vuole. Vuole lui. O almeno credo. Devo continuare a ripetermelo per poter continuare a muovere le gambe lontano da lei. Subito dopo il nostro confronto sono corso a casa e mi sono chiuso in stanza e ho preso a calci il muro fino a quando non si è rotto, e io sono scivolato a terra e mi sono preso la testa tra le mani.

I giorni seguenti la guardo da lontano. Lei non si è più avvicinata. Forse sta aspettando che mi calmi. Ma lo faró? Riuscirò ad esserle amico? No. Comunque quando la osservo a scuola ho visto che non è molto felice come pensavo invece che fosse, sta sempre nel corridoio con le amiche e una volta l'ho vista piangere. Non capisco come sia possibile che nonostante non stiamo più insieme è bastato vederla piangere per farmi perdere la testa e pensare di andare a prendere a pugni quell'idiota fortunato del suo ragazzo per averle fatto del male, invece che baciare la terra dove cammina la fa soffrire, idiota. Anche se sono ancora incazzato con lei il cuore mi faceva male lo stesso, solo al pensiero che stesse soffrendo. Ci tengo ancora a lei ovviamente. Sono uscito correndo ,sono andato a casa e ho accesso lo stereo con il volume al massimo ascoltando 'perfect' dei My Darkest Days e 'what have you done' dei Within Temptation e 'sad song' di We are The Kings a ripetizione sperando di sentirmi meglio. Cosa che non funzionó. Negli ultimi giorni non me ne sono neanche fregato di sapere che papà potesse vedermi stare male o sentire la musica alta. Non mi interessa più di niente. Neanche di vivere. Senza di lei non sono niente. Continuo a ripetermi.
In ogni caso io sono stato a casa tutte le sere, sono uscito solo per andare a scuola e a calcio. A proposito c'è stata una partita di calcio e ho giocato malissimo, mio padre se l'è presa dandomi un pugno chiamandomi ingrato e subito dopo mi ha proibito di uscire. Ho accolto volentieri questa sua volontà. Comunque non sarei uscito ed è stato molto meglio così, ho evitato di incontrare Lucy in giro. Ho evitato anche di radermi in questa settimana e mi sono accorto solo adesso di avere la barba, non mi sono guardato spesso allo specchio ultimamente. Non che penso di radermi, presto. Beh la cosa brutta però è che così assomiglio a mio padre, ma in questo momento non credo che sia molto diverso da lui. Triste e sofferente. Unica nota positiva della settimana è che il compito di matematica è andato bene. Ho preso 7, non basta per alzarmi la media ma cercherò di studiare.
È difficile andare avanti, o meglio tornare quello che ero. Mi sono accorto anche che non riesco a comportarmi come prima. Ora so che significa essere vivo, raggiante e non voglio ritornare l'indifferente e isolato 'Mason'. So che voglio essere quello che ero con Lucy, ma senza di lei non posso esserlo.
Adesso sono al campetto per l'allenamento. Stiamo correndo, ordini del coach. Voglio stancarmi al massimo così che stasera crollerò sul letto e riuscirò a dormire senza pensieri.
"Mason" Roberto corre per stare al mio passo.
"Roberto" dico non accennando a rallentare. Se deve parlare con me, lo faccia.
"Puoi Rallentare , per favore?" mi chiede
"No... Se devi dirmi qualcosa..."
"Mason, smettila di fare lo stronzo e rallenta! Ti devo parlare!" Diamine, non ho proprio voglia di parlare. Ma non mi lascerà in pace finché non avrò ascoltato. Rallento.
"Grazie!" Respira affannosamente. Adesso stiamo andando quasi a passo d'uomo "Ho parlato con Francesca..." Rotolo gli occhi. Fantastico. E a me cosa interessa?! "Congratulazioni!" Li faccio un applauso "grazie per l'informazione..." Vado per ricominciare a correre ma lui mi interrompe "no.. Non è questo! Lei mi ha detto che Lucy non sta con quello stronzo dell'ex. Hanno parlato ma è finita lì" dice frettolosamente, come se avesse paura che io scappi,"pensavo volessi saperlo!" Dice.
"Bene... Riferiscile che a me non interessa!" Ma lui rotola gli occhi e mi lascia andare per continuare il mio giro di corsa. Forse non è del tutto vero, riesco ancora ad essere quello di prima.
Penso a quello che ha detto durante tutto l'allenamento. Come può essere? Avevo capito... Wow. Non so se essere sollevato o offeso. Beh insomma se non ci si è rimessa insieme perché non mi ha fermato e non mi ha detto di non preoccuparmi quando mi ha chiesto di lasciarle del tempo per parlare con l'ex? Perché gli ha detto che ero un amico? Perché quando abbiamo parlato non ha detto niente? Uhm, ora che ci penso non è che le ho dato proprio la possibilità di spiegare l'altra volta. Comunque... Resta il fatto che mi ha mentito, insomma non mi ha detto che si era lasciata da una settimana quando abbiamo iniziato a vederci. Mi sento usato. Come se stare con me era un passatempo, un gioco. Come se si fosse messa con me per tentare di dimenticare lui. Se me l'avesse detto allora sarebbe stato diverso.... Non so che pensare. Sono confuso! Non è vero che non mi interessa. Non posso dire di non essere un po felice di aver saputo questa cosa. Almeno adesso ogni volta che la guardo non vedrò loro due insieme. L'unica cosa che so per certo è che ogni volta che la vedo ho un dolore atroce al petto perché resta il fatto che non è mia, non posso abbracciarla e baciarla come invece vorrei fare.

Senza te non sono niente.Where stories live. Discover now