Capitolo 13

4K 164 4
                                    

Siamo appena arrivati in palestra. Alcuni ragazzi sono già a lavoro a pittare nuovi cartoni che poi costituiranno i luoghi delle varie scene. La professoressa appena mi vede viene verso di me e mi chiede se avevo imparato la colonna sonora io le rispondo di si ma che non ho la chitarra con me.
"Non fa niente, non preoccuparti. C'è ne sono due nel magazzino puoi usare una di quelle. Ora vai a prenderla e accordala se è necessario." La professoressa si gira verso gli altri, " gli attori si preparino voglio averli sul palco tra 5 minuti e... Le luci... Accendete le luci!" Lucy si avvia verso il magazzino con me per prendere i telecomandi delle luci. Dopo aver aperto la porta del magazzino lei va a cercare i telicomandi e io apro la portiera del mobile per prendere la chitarra. È una chitarra acustica nera o una chitarra elettrica rossa e bianca. Prendo quella acustica e aspetto che Lucy abbia trovato quello che cercava. Una volta che abbiamo il necessario, usciamo, chiudiamo la porta a chiave e ci dirigiamo di nuovo in palestra.
"Mi fai sentire qualcosa che sai fare con la chitarra? "Chiede Lucy una volta seduti sul pavimento mentre aspettiamo che vengo chiamato dalla prof.
"Okay" inizio a suonare 'bleed' degli Hot Chelle Rae, e quando arrivo al ritornello inizio a cantare. Mentre canto la guardo negli occhi, voglio dire che quello che canto è per lei. Dopo un minuto cambio e inizio 'kiss me' di Ed Sheeran, quando sente questa canzone Lucy non riesce a trattenere il sorriso. La canto dall'inizio e dopo il primo ritornello cambio e inizio 'all of me' di John Legend, appena inizia vedo che inizia ad arrossire, perché?! La guardo confuso mentre canto ma probabilmente non se n'è nemmeno accorta quindi sorrido alla sua ingenuità. In seguito cambio completamente genere e canto 'kiss' di Prince e per farla ridere mi alzo in piedi e inizio a cantare come canta il cantante e muovendomi come lui. Luce ride forte poi mi blocco e rido anche io. Sento delle risate dietro di me e quando mi giro mi accorgo che tutti si sono fermati per ascoltarmi. Applaudono. Non mi ero accorto che c'era silenzio ero troppo preso nelle note e negli occhi di Lucy. Sento le mie guance accaldarsi e so che sto arrossendo.
"Impressionante. Davvero bravo" dice la prof.
"Ryan. Sei bravissimo. A parte l'ultima lì sei stato troppo divertente" ride. Poi mi vede bene. "Sei arrossito. Non ci credo!!! Ryan Mason è arrossito!" Rotolo gli occhi, ma rido.
"Ehi, non sfottere. Non sono abituato ai complimenti" dico facendo i labbrucci lei ride e mi abbraccia
"Sei bravissimo. Sei anche bravo a cantare, non sapevo avessi una voce così bella." E mi da un bacio sulla guancia. La professoressa si schiarisce la voce "mi fai sentire la colonna sonora adesso" ubbidisco e suono.
                        ***
Quella notte sono distrutto. Quando torno a casa, dopo aver accompagnato Lucy a casa crollo sul letto e mi addormento non appena mi metto nel letto.
Durante la notte, nel sonno sento voci lontane. Sto sognando, credo.
"Ryan è grande e può decidere da solo cosa fare! Non ha più bisogno di te! Dovrà decidere lui se vorrà continuare a calcio o accettare la mia offerta. Vedo la luce nei suoi occhi quando suona. E non ha la stessa luce quando gioca!" Sento qualcuno dire. La prof? No.. Non è possibile! Che ci fa qui?!
"Ryan è mio figlio. E io so cosa è giusto per lui. Ora fuori!!" Sento la porta d'ingresso sbattere e subito dopo una porta aprirsi e qualcuno entrare. Mio padre? "Tua mamma sapeva bene che campione eri e che potevi diventare! Io farò in modo che il suo volere sia fatto! Non importa quanti ostacoli mi metterai sulla strada! Diventerai un campione di calcio e giocherai da professionista che lo vorrai o no!" Chiusura di una porta. Rumore. Tanto rumore. Le mie orecchie fischiano. Che succede?! Scivolo dal mio subconscio alla realtà. Apro gli occhi e vedo che la chitarra è distrutta! Tanti pezzettini sparsi per terra. No!
No, no, no! Era l'ultimo ricordo di mia madre. Mi alzo dal letto e mi accascio a terra! Come può distruggere l'unica cosa che aveva così importanza per me? Come osa rovinarmi una così bella giornata come quella di oggi?! Tutta la felicità che sentivo oggi pomeriggio è svanita ed è ritornato quel senso di vuoto e di dolore che conosco molto bene. Mio padre adora distruggere. In particolare ama distruggere me. Rompere ogni piccola parte di me. Una ad una. Rovinare anche le cose belle, come il calcio. Le lacrime si formano nei miei occhi e lentamente cadono, e dico addio all'ultima cosa che mi era rimasta di lei, e che la faceva vivere tramite me, tramite il suono della sua chitarra. E così lentamente dico addio anche alla musica, che è una delle cose che amavo di più al mondo. L'unica cosa che mi faceva sentire ancora vicino a lei.

Senza te non sono niente.Where stories live. Discover now