Capitolo 18

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Sono in campo da trenta minuti dall'inizio. Sono pronto e carico, giocherò come posso. Sento la tensione nelle mie ossa ma non mi faccio fermare da niente. Sono in campo per giocare a calcio, tutto il resto può aspettare!
Alzo la mano per chiamare la palla, sono a pochi passi dalla porta, il centrocampista crossa, la palla sopra la mia testa, la prendo con un colpo di testa e la palla entra. Goal. Il pubblico esulta. Ce l'ho fatta. Corro verso i tifosi e mi faccio abbracciare dai miei compagni.
" bravo Mason"sento da sinistra
" ottimo gol" un altro compagno mi dice prima di battermi la spalla
"Grandioso" Pietro dice.
Una volta vivevo per questo. Ora sento solo rumore, e nessuna soddisfazione.
Il resto della partita scorre velocemente fino al fischio finale dell'arbitro. Abbiamo vinto 1-0 per noi. L'unico gol il mio.
                         ***
Dopo la partita, dopo l'incontro con i fan e l'incontro con i reclutatori che hanno detto che ci faranno sapere, siamo di nuovo nel pullman. Sono stanchissimo. Gli occhi mi si chiudono ma riesco ancora a vedere lo schermo con il messaggio di Lucy. Lo leggo e appare un sorriso sulle mie labbra.
LUCE: allora, ho visto la partita con le ragazze in tv. Lo sapevi che è stata trasmessa su una rete locale??
Sei stato bravissimo comunque. Quando torni? Ho voglia di vederti.. :)
Rispondo appena finisco di leggerlo.
IO: anch'io voglio vederti. Sto tornando, sarò in città alle 18 circa.
LUCE: ti aspetto in stazione.
IO: mi piacerebbe tanto ma penso che venga mio padre a prendermi. Meglio se vengo io da te dopo ok?
Sono sicuro che ci sia, visto che mi ha detto che mi sarebbe venuto a prendere al mio arrivo. Perciò non voglio che la veda.
LUCE: ah, ok va bene.
Sto evitando di farli incontrare perché non voglio rischiare di perderla. Se lui lo scopre è finita.
IO: passo appena mi sistemo un po'.
Subito dopo questo messaggio mi addormento e mi risveglio quando siamo arrivati.
Mio padre è lì ad aspettarmi quando scendo, e vado a prendere il borsone nel bagagliaio me lo metto in spalla e aspetto che papà finisce di parlare con il coach. Quando ha finito saliamo in macchina. Mi aspettavo che dicesse qualcosa. Ma invece non dice niente fino a quando non ci allontaniamo dalla stazione.
"Ho saputo che sei stato visto molte volte con la ragazza di stamattina..." Oh no. Chi gliel'ha detto? Non sono pronto...
Lo guardo e lui distoglie lo sguardo dalla strada per un momento per guardarmi prima di ritornare a guardare davanti a se.
"Ah, si perché...lei è... La mia tutor... Visto la ragazza che ti dicevo"
"Ah." Non dice niente per un po. Io spero che sia abbastanza non voglio avere questa conversazione con lui. Ma il silenzio non dura a lungo. "Beh comunque scarica subito dopo che hai finito....Avevi detto che non era bella... A me è sembrata una bellissima ragazza" Sfortunatamente per me lui non è cieco. Cosa devo dirgli, che non è successo niente?!
"Già, ma io non sono attratto da lei." Sono attratto tantissimo invece. Mi scruta con attenzione.
"Sei gay?"
Cosa?! "Cosa? No!" Non sono... Gay. Come se la situazione non fosse già abbastanza complicata. Se fossi gay, mi avrebbe già cacciato di casa e detto che non ero più suo figlio. Ne sono sicuro. Pensandoci però sarebbe stato molto meglio, così potevo vivere come volevo.
"Beh, non ti ho visto con nessuno recentemente" non mi vedeva prima cosa gliene importa adesso?!
"Non ho problemi di questo genere non preoccuparti!"
"Bene allora. Ma non voglio che tu abbia niente a che fare con quella tutor... Sono preoccupato che possa essere già successo qualcosa da come la guardi..." Non può essersene accorto. Ci sono stato attento.
"Non è successo niente a parte qualche bacio. Ma niente di serio..." questo cattura la sua attenzione.
"Stalle lontano... A te piace non è vero?"
"No papà. Lei è molto seria, non il mio tipo..." Mento ma in realtà nella mia testa dico Si, mi piace tanto. La conversazione finisce fortunatamente e rimaniamo in silenzio. Il silenzio è molto meglio di parlare. Sono molto più a mio agio così con lui. Visto che ogni volta che parliamo devo mentire. Arrivati a casa, corro in camera mia ma lui mi ferma prima che riesca a chiudere la porta. "Ryan, cosa ti hanno detto i reclutatori?"
"Niente che ci faranno sapere" rispondo anche se in realtà penso sia molto difficile che siano interessati, insomma stiamo giocando per squadre giovanili, siamo troppo giovani.
"Staremo molto attenti al telefono allora, ho ricevuto diverse e-mail da squadre interessate a te, ma molte nella stessa categorie in cui giochi tu! Non vale la pena cambiare. Tu continua a giocare così e andrai lontano" lo vedo sorridermi. Wow è la prima volta. Io annuisco e mi chiudo in stanza. Mi siedo sul letto e mi metto le mani nei capelli. Come esco da questa situazione? Sono stressato, frustrato. È tutto così difficile, Lucy, papà, il calcio. Mi stanno facendo diventare pazzo... Se solo tutto fosse più semplice. Perché non può essere normale e semplice come tutti gli adolescenti. Guardando il lato positivo ho visto papà più sobrio in questa settimana. Forse sta mettendo a posto i suoi problemi, lo spero.
Chiamo Lucy perché in questo momento ho bisogno di vederla. Lei è l'unica che mi fa stare bene e che può aggiustare il mio umore.
Lei risponde quasi subito.
"Hey"
"Lucy, ti va di vederci?"
"Certo. Stavo aspettando che tornassi"
"Okay hai mangiato?" Le chiedo
"No non ancora"
"Va bene vengo a prenderti..." Dopo 10 minuti sono da lei con lo scooter, ho mentito a papà di nuovo, gli ho detto che sarei uscito con Rob e Pietro. Le invio un messaggio per farle sapere che sono arrivato.
"Sei stato veloce" mi dice appena mi vede, la saluto con un bacio abbracciandola. È bellissima come sempre, ha i capelli in una coda e gli occhi un po più truccati del solito. Mi è proprio mancata.
"Mi mancavi e volevo vederti" lei mi sorride e mi bacia di nuovo.
"Mi sei mancato anche tu"
"Andiamo" la faccio salire, menomale che ha messo i jeans, oggi fa più freddo. Ha addosso dei jeans aderenti e una maglia lunga beige e sopra un cappotto marrone, e indossa una sciarpa. Io invece ho un maglione grigio e pantaloni neri, e una giacca nera. La porto a un pub chiamato 'wanted' che a me piace molto. Sono ancora un po stanco però volevo vederla perciò non ci penso neanche. Una volta entrati il rumore è veramente forte ed è molto affollato. Questo posto mi piace perché il cibo è buono e il luogo è abbastanza carino. Ha i muri e i tavolini di legno e sembra proprio uno di quei bar nel far west. Appena vedo una cameriera la fermo e chiedo un tavolo per due e la cameriera mi riconosce, è una ragazza che viene a scuola con noi, non sapevo lavorasse qui.
"Mason, è un piacere vederti qui." Dice toccandomi il braccio e stando un po troppo vicina. Ricordo questa ragazza perché è venuta a qualche dopo partita e mi sembra che una volta abbiamo fatto sesso. Ma ciò non le da il permesso di toccarmi e parlarmi in questo modo.
"Ciao Fede" uso un tono casuale per non essere scortese. Mi sposto leggermente e le dico "possiamo avere un tavolo?" le sorrido un po.
"Si seguimi." Dice e ci accompagna a un tavolo esterno, in una zona isolata. Le sono grato, qui il rumore del pub è meno assordante.
"Grazie" le dico e mi siedo, Lucy è di fronte a me e mi sta guardando, non capisco cosa sta pensando però continua a guardarmi anche quando Federica se ne va dicendo "scegli cosa vuoi e chiamami, sono sempre disponibile per te" facendomi l'occhiolino. Lo so cosa sta facendo, ma non mi interessa, è per questo che prendo la mano di Lucy di fronte a me.
"La conosci!" Dice con un tono un po infastidito. Non è una domanda. Quindi non nego.
"Si." Le dico piano e in modo sincero.
"Un ex conquista immagino?" Se non la conoscessi bene, non riuscirei a percepire l'irritazione nella sua voce. Ma lo sento.
"Lo è..." Dico con sincerità perché non mi va di mentirle. Poi la guardo e ha lo sguardo sulla sua bibita che nel frattempo ci hanno portato, ma vedo lo stesso che le sue sopracciglia sono corrucciate quindi le dico per chiarezza "Luce guardami" una volta che lo fa, parlo, "non è stato importante. Non è neanche lontanamente paragonabile a quello che ho con te. Quello che sento per te è molto più forte di una semplice notte con una ragazza che neanche mi ricordo. Quindi non ti sentire minacciata da lei!" Questo sembra calmarla un po, ma non del tutto.
"E cosa sarebbe quello che senti per me? Perché a volte non riesco a capirti, non riesco a capire cosa tu veda in me di diverso rispetto alle altre." La guardo sorpreso. Non ho mai visto questo lato di lei. La sua insicurezza mi è nuova. Non riesco a capire da dove viene.
"Lucy che cosa..." Guardo intorno a me, poi mi passo una mano tra i capelli e infine la riguardo, cosa vedo mi fa allargare gli occhi, perché ci sono lacrime nei suoi occhi. Okay questa cosa è più seria di quanto pensassi! Non so cosa fare. Che si fa in questi casi?! Ho paura di dire qualsiasi cosa, perché potrei sbagliare a parlare e mandarla in tilt. Perciò decido di fare l'unica cosa che so. Faccio quello che ha fatto lei con me.
Mi avvicino con la sedia e mi metto a fianco a lei, e la prendo tra le braccia e le accarezzo i capelli, la sento piangere tra le mie braccia. Arriva la cameriera ma la mando via scuotendo la testa. Una volta che si è calmata si gira e mi guarda negli occhi.
"Sto bene adesso" la cullo ancora tra le mie braccia e le asciugo le lacrime con le mie dita mentre le dico dolcemente " Lucy tu per me sei speciale. Non dubitarlo mai. Dalla prima volta che ti ho vista sono stato attratto da te come una calamita fa con l'acciaio. Quando ti ho conosciuta non sono più riuscito a starti lontano. I miei occhi ti trovavano in mezzo a un miliardo di persone. Quindi si tu sei diversa dalle altre in modi che tu neanche riesci a vedere. Ed è bellissimo guardarti dai miei occhi. Se solo tu potessi vedere ciò che vedo io, capiresti cosa intendo. Cazzo se solo riuscissi a vedere quanto sei bella!" Dopo che le ho detto quello che penso, altre lacrime scendono sulle sue guance e io le asciugo subito. "Perché stai piangendo?" Le sussurro "non sopporto vederti piangere. Mi sta uccidendo..." Chiudo gli occhi e sento la sua mano accarezzarmi la guancia e le sue labbra baciare le mie. Vengo trasportato da questo bacio in un altro mondo dove siamo solo io e lei, e il rumore di dove siamo si è dissolto. "Grazie" sussurra.
"Perché mi ringrazi?"
"Perché sei perfetto. Perché sei tu. E mi fai sempre sentire speciale e bellissima" la bacio di nuovo, perché non ne ho mai abbastanza.
"Che cosa è successo?" Le chiedo confuso. Non capisco il suo umore. Prima era irritata per quella ragazza, poi tutto ad un tratto si incazza con me, poi piange e dopo ritorna la Lucy di sempre.
"Mangiamo prima. È una storia lunga." Torno al mio posto di fronte a lei ma le tengo la mano tutto il tempo. Decidiamo cosa prendere e chiamo per ordinare. Ritorna la cameriera di nome Federica che puntualmente flirta con me, ma io la ignoro guardando Lucy.
"Okay, Ryan come posso aiutarti?" Vedo che Lucy si è voltata verso la cameriera e la sta guardando irritata.
"Prendiamo un American West e un Wrap Meat, grazie" risponde Lucy e io le sorrido. La cameriera sposta lo sguardo da me alla mia ragazza prima di scrivere. Poi si rivolge di nuovo a me "gradite delle patatine come contorno?!"
"Non so Lucy?
"Si grazie. Ho proprio fame stasera!"
Le sorrido e lei ricambia il sorriso. Questa è la mia ragazza!
"Okay due porzioni o una va bene?"
"Amore, le condividiamo che dici?" Trattengo una risata per come ha sottolineato che io sono suo. E faccio spallucce "come vuoi tu..."
"Va bene una allora, a noi piace condividere tutto! E poi il panino sarà grande se no non riesco a mangiarlo tutto."
"Puoi condividere anche il tuo ragazzo con le altre ragazze se ti piace così tanto condividere.." Risponde la cameriera guardandola con aria di sfida. Rimango stranito dalla caparbietà di questa ragazza. Sono impegnato e questo non la ferma, devo essere stato memorabile a letto per farla essere così fissata con me! Il pensiero mi fa sorridere.
"No grazie stiamo bene così!" Dice acida Luce. Wow questa Lucy gelosa mi sta eccitando. Sono veramente impressionato, vorrei vedere come va a finire ma abbiamo cose più importanti di cui parlare perciò intervengo.
"Bene noi abbiamo finito di ordinare." sorrido cordiale lasciando intendere che non c'è niente da discutere e che noi vorremmo rimanere da soli, e lei torna al banco per posare l'ordine. Mi rivolgo a Luce e dico " wow, mi hai eccitato. Vedi di fare questa cosa più spesso. Mi piace la versione di te gelosa!" Lei ride e mi da uno schiaffo sul braccio
"Scemo!" Ride.
"Sono serio!"
"Smettila..." Dice.
Poi torno serio "allora... Dicevamo... Cosa è successo prima?"
"Ti ho già detto che ho avuto una storia seria in passato..." Io annuisco e lei continua "beh... Ci siamo lasciati perché io ho scoperto che..." Deglutisce "che mi tradiva con la sua migliore amica." Ah. Continua " da quel momento,non so, ho dei problemi con me stessa. Mi sono sempre chiesta perché l'avesse fatto, forse io non sono stata abbastanza per lui o semplicemente non abbastanza bella da soddisfarlo così lui ha pensato di tradirmi con qualcuno che io reputo molto più bella di me. Non lo so" lei mi guarda e si morde un labbro. "Quindi la prima volta che ti ho visto e sapendo dopo il tuo stile di vita, ho cercato di starti lontano perché non mi considero così bella come tutte le ragazze che hai avuto e..." Le stringo più forte la mano per attirare la sua attenzione
"Fermati qui. Non mi interessa cosa ha fatto quella testa di cazzo del tuo ex. Perché ti dico una cosa gli idioti non sanno cos'hanno finché non la perdono... Io so di certo che tu sei la più bella ragazza che io abbia mai incontrato e lo so dalla prima volta che i miei occhi hanno incontrato i tuoi bellissimi occhi azzurri e mi reputo responsabile se tu ancora adesso pensi il contrario perché vuol dire che non te l'ho detto abbastanza, scusami mi sembrava ovvio, pensavo tu lo sapessi già. Mi sbagliavo, ma non sottovaluterò più questa cosa." Mi prendo un minuto per scrutare il suo viso e per guardarla tutta dai suoi occhi al suo corpo fragile seduto sulla sedia. "Tu per me sei quello che ho sempre voluto, che ho sempre cercato. Mi stai vicino e mi capisci come nessun'altro ha mai fatto nella mia intera vita. E mi sento fortunato di averti incontrato. E non ti devi sentire inferiore alle altre ragazze perché per me sei la ragazza che ha rubato il mio cuore e senza di te io non sono niente! Okay?" Ora le ho praticamente aperto il mio cuore. Le ho detto tutto quello che c'è dentro. Adesso le ho dato la capacità di spezzarlo, di romperlo. Adesso tocca a lei decidere cosa farne. Sono vulnerabile ai suoi piedi. Mi sento come se avessi svuotato una parte di me e avergliela donata insieme a una parte del mio cuore. Non l'ho mai fatto. Non mi sono mai fidato abbastanza per farlo.
Lei mi guarda con le labbra semiaperte mentre la cameriera posa i panini sul tavolo ma non dice niente. Anche dopo che la cameriera se n'è andata resta in silenzio. Poi mi dice "okay."
"Okay ora che abbiamo chiarito questa cosa," le sorrido " dimmi cosa ne pensi di questo posto? È il mio posto preferito e dopo di oggi credo che diventerà un posto da noi molto frequentato ,che ne dici?" Le faccio l'occhiolino. È il posto in cui in pratica mi sono dichiarato perso per lei. Non so se l'ha capito. Non ho detto di amarla, ma le parole si avvicinano molto alle tre paroline. Ho paura di dirle. Insomma non sono sicuro ancora di sapere cosa significano esattamente. Non sono stato amato molto nella mia vita, come posso sapere cosa c'è dietro quelle parole?! Immagino ci sia affetto, bisogno dell'altro, gelosia, passione, attrazione cose che provo quindi per questo sono innamorato? Boh. Spero imparerò ad amare.
"Si lo penso anch'io."
"Ah ho una novità."
"Sentiamo, sono tutta orecchie!"
"Ho parlato con Roberto un mio amico non so se te lo ricordi, te l'ho presentato l'altra volta quando siamo usciti con i miei compagni di squadra?" Lei ci pensa su un attimo.
"Si me l'ho ricordo. È il ragazzo che era un po sulle sue per tutta la serata."
"Si esatto. Lui. Ha una cotta per la tua amica... Come si chiama?! Ah si. Francesca" lei ride e subito dopo dice "impazzirà quando lo saprà. Non è un tipo che va molto dietro ai ragazzi. È un intellettuale, lei." Sorride.
"Penso che sia proprio il suo tipo." Sorrido prima di dire "dovremmo farli incontrare!"
"Ci sto." Ci sorridiamo e dopo di questo la serata scorre normalmente e come al solito la mia ragazza mi fa sentire meglio, e dimenticare dei problemi che ho nella mia vita.

Senza te non sono niente.Where stories live. Discover now