Capitolo cinquantadue.

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Quando Beatrice si svegliò, riuscì a vedere solo una potente luce bianca. Sbatté un po' le palpebre per abituare gli occhi alla nuova luce e presto riuscì a focalizzare tutto ciò che le stava intorno. Capì subito che quella non era la sua camera, che non si trovava a casa di Niall: quelle pareti erano così bianche da farle bruciare gli occhi e la puzza di ospedale era davvero troppo forte, niente a che vedere con l'odore di lavanda tipico di casa loro.

Si agitò immediatamente notando di essere completamente sola nell'intera stanza. Si dimenò tra le coperte e cercò di mettersi seduta, ma un dolore lancinante le colpì il basso ventre facendola gemere rumorosamente. Si lasciò cadere sul materasso e decise che almeno per il momento avrebbe fatto a meno di muoversi.

"Niall" chiamò, sperando che avesse fatto capolino dentro la camera tra qualche secondo. Ma ciò non avvenne, pertanto si ritrovò a chiamare numerose altre volte il suo nome. A differenza di come aveva pensato, non fu Niall ad irrompere nella stanza, ma fu un'infermiera dai capelli scuri: poteva avere si e no la sua età e aveva l'aria simpatica.

"Hey" accennò, sempre cordialmente. Beatrice non rispose, ancora troppo occupata a chiedersi dove il suo ragazzo fosse finito.

Ma l'infermiera non demorse, anzi "Come ti senti?" le chiese con un tono di voce interessato.

"Bene, ma dov'è Niall?" domandò Beatrice, mentre il suo livello di agitazione continuava a crescere a dismisura.

La ragazza, all'inizio, la guardò con un cipiglio di confusione dipinto sul volto, ma poi sembrò capire.

"Oh, intendi quel ragazzo dai capelli biondi che continua a mangiarsi le mani?" rise l'infermiera. Beatrice sorrise, immaginandosi la scena del suo ragazzo completamente in preda alla preoccupazione.

In effetti, Niall si stava letteralmente scavando una fossa a fare avanti e indietro per il corridoio, per non parlare delle dita completamente arrossate per quanto si era morso le unghie.

C'era Zayn che stava ancora cercando di farlo sedere, quando l'infermiera - la stessa che era precedentemente entrata nella stanza di Beatrice mettendolo ancora più in agitazione - uscì dalla porta sorridendo ampliamente.

"Sei tu Niall, giusto?" gli chiese puntandogli un dito contro. Deglutì e annuì contemporaneamente; non potendo più camminare, aveva cominciato a picchiettare il piede sinistro per terra.

"La ragazza si è svegliata e chiede di te" lo informò, facendogli un occhiolino per fargli intendere che poteva entrare nella camera. E Niall non se lo fece ripetere un'altra volta: non guardò in faccia nessuno, i suoi piedi si mossero quasi autonomamente e in pochi secondi si ritrovò a varcare la soglia. La prima cosa che notò fu Beatrice, sembrava così piccola in quel letto. Sorrise vedendo che teneva gli occhi chiusi, evidentemente non ancora accortasi della sua presenza. Perciò continuò ad avanzare in silenzio verso di lei. Quando le fu abbastanza vicino, prima che potesse fare ombra sul suo corpo, si chinò e le baciò le labbra. Beatrice capì subito che si trattava di Niall, quindi non si agitò nemmeno, ma anzi si ritrovò a ricambiare il bacio con più foga. Niall si staccò per primo, alternando altri bacetti e altre carezze.

"Come sta la mia principessina?"

Beatrice fece una smorfia: almeno con lui poteva essere sincera. Non rispose, mentre gli prese una mano grande e se la portò sul pancione. Le piaceva il calore che le infondeva anche solo con una mano. Niall sorrise, prima di chinarsi e baciarle la pancia da sopra le coperte e il camice da ospedale.

"Cosa mi è successo?"

Niall alzò le spalle, facendole intendere che non sapeva ancora nulla.

A rispondere alla sua domanda ci fu il dottore che in quel preciso momento fece capolino dentro la stanza. Sicuramente era stata l'infermiera ad avvisarlo del suo risveglio.

"Scusate se vi interrompo" mormorò, stringendo una cartella tra le mani "ma adesso mi sembra il momento giusto per parlarvi delle condizioni della paziente"

Entrambi annuirono, facendosi seri in un colpo solo.

"Bene, abbiamo analizzato le tue condizioni" riprese a parlare l'uomo, alzandosi con un dito gli occhiali sul naso e rivolgendosi del tutto a Beatrice.

Niall non aveva ascoltato più di tanto la loro conversazione, era troppo impegnato a guardare la sua ragazza e a fare mille ipotesi su cosa avesse potuto farle del male. Ma mai, e ripeto mai, si sarebbe aspettato una simile notizia. Il dottore aveva infatti cominciato a parlare delle perdite di sangue e poi aveva detto "Attraverso gli esami, abbiamo infatti notato un distacco della placenta, per cui..."

"Cosa?" sbottò Niall, sentendosi prendere nuovamente dal panico.

Il dottore lo fissò quasi con pietà "Significa che avete rischiato di perdere il bambino"

A Niall e Beatrice tremò il cuore, sul serio. Avevano sentito il cuore saltare, cadere e sbattere contro la gabbia toracica come la pallina di un flipper impazzito. Lei andò subito a stringergli la mano con le dita tremanti. Poi l'uomo aveva ripreso a parlare e Niall, scioccato com'era, non aveva capito molto, solo che Beatrice doveva rimanere a letto per i restanti mesi di gravidanza in modo che non potessero esserci altre complicazioni. Dio, aveva appena parlato di una minaccia d'aborto.

Quando il dottore fu finalmente fuori dalla camera, Niall cominciò a farsi prendere seriamente dall'ansia. Beatrice lo fissò a lungo, continuando a stringergli le dita, mentre Niall cominciava a vederci appannato e a respirare male. Lei gli accarezzò le guance, mormorandogli frasi dolci per farlo tranquillizzare.

"Sto bene, il bambino sta bene, è ancora qui" diceva, indicandosi il pancione. E allora Niall respirò a fondo, cercando di calmarsi. Ma la paura non sembrava cessare. Aveva passato così tanto tempo ad immaginare un fututo con quel bambino che al solo pensiero di non averlo, gli scoppiava il cuore.

Spazio Autrice:

Sono in lutto. Si, avete capito bene, sono in lutto e la causa è l'inizio della scuola. No okay ahahah io inizio il 14, voi?

Tornando alla storia, molte di voi si aspettavano che nascesse il bambino (e ci tengo a precisare per alcune ragazze che si, è possibile partorire a sette mesi, le cose non me le invento di certo e prima di scrivere mi vado ad informare) ma non voglio farlo nascere prematuro, cuore mio. Quindi ho simulato una minaccia d'aborto lol

Inoltre, volevo dire un'altra cosa: non vorrei sembrare scortese, ma mi piacerebbe davvero davvero tanto che invece dei soliti "continuaaaa" o "aggiornaaaaaa" ci fossero dei commenti in cui magari mi dite se il capitolo vi è piaciuto o meno e in caso contrario spiegarmi cosa non vi è piaciuto. Intanto, però, apprezzo tutto quello che fate per me e ci tengo a ringraziarvi perché questa storia esiste solo grazie a voi ❤❤❤
Passate dalla mia nuova fan fiction? Sto mettendo tutta me stessa per scriverla e vorrei davvero che voi gli daste un'occhiatina.

Spazio pubblicità:

- Kechy02 con The Melody

- zaalee con Quel filo rosso del destino.

Ciao a tutte ❤❤

Responsibility || Niall HoranOnde histórias criam vida. Descubra agora