Capitolo 52

629 47 9
                                    

Avevamo calcolato tutto tranne i sentimenti. E sentimenti si sa, fanno sempre saltare il banco. -Downton Abbey

MONICA'S POV:

"Ma che bellini!" esclamo entusiasta posando i miei fagottini al cioccolato fumanti sul bancone.

Li sistemo ordinatamente su un cesto e ne approfitto per assaggiarne uno io, chiudo immediatamente gli occhi colpita dall'impasto burroso e il cioccolato fondente che si sposa alla perfezione.

Lo adoreranno tutti quanti.

Sento come un tuffo di sottofondo e affacciandomi di poco dalla cucina intravedo qualcuno che nuota in piscina, due braccia e spalle possenti si schiantano nell'acqua flettendo ogni muscolo possibile e rimango affascinata a godermi lo spettacolo per qualche secondo prima che mi accorga che si tratta di Lucifero.

Sbuffo girandomi di scatto, perchè un uomo così cattivo d'animo ha anche un viso così angelico? Non poteva essere un procione con la panza e tutto peloso? Avrebbe reso giustizia alla brutalità della sua anima.

Faccio per azionare il bollitore per accompagnare il pain au chocolat con una bella tazza di tè nero, quando un'idea malsana si fa spazio nella mia mente.

La presentazione del progetto è prevista per domani, siamo pronti per spaccare tutto ma non ho ancora potuto mettere mano al progetto di Rafael. Oltre alle informazioni che mi ha spifferato Dorian, il suo assistente, non so altro.

Mi assicuro che il demone stia ancora sguazzando nell'acqua e scappo fuori dalla cucina intenta a raggiungere camera sua che è poco distante dalla mia. Spero rimanga per qualche altro minuto in piscina, spero che ci affoghi in realtà.

Mi guardo attorno più volte prima di entrare nella stanza di Lucifero e rimango sorpresa dall'ordine maniacale delle cose disposte, sembra una camera d'hotel di lusso.

"Che psicopatico" borbotto intravedendo una scrivania e un Macbook immacolato sopra, ecco il mio bottino.

Lo apro di scatto e trovo una password da digitare che inserisco immediatamente. Vedendolo lavorare in giro per la casa, mi è capitato di far scappare l'occhio quando inseriva la password. Sono solo 4 numeri, ma fortuna che li sappia già.

Il sistema si sblocca e con gli occhi vado a esaminare velocemente tutte le cartelle sul desktop "Bingo!"sibilo trovandone una rinominata "Baglio del Mercadante"

L'apro subito trovando vari file, tra cui il power point pronto da esporre domani alla commissione.

Davanti ai miei occhi trovo una penna usb e ne approfitto per copiare tutta la cartella dentro.

"Forza, forza" mormoro seguendo la barra che avanza velocemente.

"Dai cazzo" impreco quando mancano pochissimi secondo e...fatto!

Stacco la penna e uscendo dalla cartella, chiudo piano il laptop. Rimetto la sedia al suo posto e apro la porta per uscire dalla stanza quando all'improvviso vado a sbattere contro un petto colossale umido.

Alzo di scatto gli occhi trovando il demone con un mio fagottino in bocca che mi osserva con un cipiglio infastidito tutto bagnato e un asciugamano poggiato sulla spalla. Emana un profumo così intenso e buono che per un attimo perdo la cognizione di ogni cosa e mi ritrovo a boccheggiare in cerca di aria.

"Sbaglio o stai uscendo da camera mia?" chiede con quella faccia da schiaffi riportandomi bruscamente alla realtà.

Tengo la penna nascosta nel pugno dietro la mia schiena e sbatto velocemente gli occhi cercando in fretta una spiegazione. Cazzo, se fosse venuto qualche secondo prima mi avrebbe beccata in flagrante.

Il brivido di amartiWhere stories live. Discover now