Capitolo 9

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"Se, come il viso, si mostrasse il core" -Ariosto

GIORGIO'S POV:

PASSATO.

"Tesoro? Tesoro mi senti?" sento una voce delicata sopra di me.

Apro gli occhi dolorante e metto a fuoco il viso di mia madre con gli occhi gonfi e lucidi, penso abbiamo appena smesso di piangere.

"Campione, ci senti?" sento dire dall'altro lato, sussulto quando faccio per alzare la testa ma mi sento un mattone in testa.

"Piano piano, non fare movimenti bruschi" si raccomanda mamma facendomi posare la testa sul cuscino.

"Dove...cos'è successo?" chiedo osservando con orrore la mia gamba destra e tutto il busto fasciato, credo lo sia anche la mia testa.

"Sei schizzato via dalla moto, è un miracolo che tu sia vivo" borbotta papà cupo in viso.

Cerco di ricordami com'è successo, ma ho ricordi vaghi e confusi. Ricordo soltanto Ines che mi volta le spalle e la rabbia che ha iniziato a divampare in me.

"Ines" sussurro spalancando gli occhi.

Mamma e papà mi guardano subito titubanti e io mi guardo attorno stranito "Non è qui?"

Papà alza lo sguardo a mamma che si fa forza e mi risponde "Ines è già in America, tesoro sei stato in coma per tutto il giorno"

Ho bisogno di qualche minuto per realizzare.

"Lei...se n'è andata davvero?" sussurro in un filo di voce sentendo un magone al cuore.

"Continuerete a sentirvi, magari qualche volta potremo andare a farle visita"

Quest'ultima affermazione mi fa mancare il fiato. Io non voglio farle visita, voglio averla con me sempre.

"Per me è morta." ribatto stringendo le mani, ma sento subito dolore al fianco e rilascio la presa.

"Non dire così. Voi siete molto legati"

"Dov'è adesso? Tu la vedi?" chiedo a mamma con rabbia.

"La chiamerai appena sarà atterrata. Vedrai che..."

"Non voglio più sentirla, non voglio più niente a che farci. Io e lei abbiamo chiuso, l'avevo avvertita."

"E' la rabbia che parla al posto tuo"

"Non deve sapere di me all'ospedale, penserà che sia in queste condizioni per lei"

"Non è così? Sei scappato via dopo che Ines è rincasata"

"Mamma."

"Ho capito. Pensa a riposare adesso, ok?"

"Lei non deve sapere, nessuno deve." ribadisco duro.

"Sì, va bene. Diremo che sei fuori con i tuoi amici, ma adesso riposa"

"Ha ragione mamma, poi penseremo al resto. Devi recuperare le forze adesso"

Annuisco piano e alzo lo sguardo al soffitto pensando che nessun dolore al corpo è intenso come quello che sto provando adesso per la sua perdita.

PRESENTE

"Sveglia" mormora una vocina al mio orecchio.

Mugolo contrariato finchè sento come delle labbra posarsi sul mio collo e un profumo dolce inebria i miei sensi, la mia Ines.

Il brivido di amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora