Capitolo 41

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La cattiveria nasce sempre dalla debolezza. -Lucio Anneo Seneca

RAFAEL'S POV:

"E questa sarà la tua camera per i prossimi mesi" Adil spalanca la porta e mi mostra una stanza con pareti dipinte di nero conferendo un'atmosfera cupa e lugubre, l'arredamento è definito da linee pulite, molto essenziale e minimalista. Al centro padroneggia un letto a due piazze con testiera imbottita color bordeaux, di fronte una piccola scrivania di legno massiccio, sopra delle mensole sempre di legno che sorreggono libri di non so che genere e piantine finte.

Sul pavimento c'è il parquet chiaro che emana calore alla stanza e una poltrona di pelle marrone scuro predomina sull'angolo destro insieme a una tv montata a muro e una lampada da tavola con dettagli dorati.

Adil avanza nella stanza superandomi e scosta le tende grigie, per poi spalancare le porte finestre che danno al giardino e alla piscina sotto.

Lo seguo fuori sul balconcino e osservo in silenzio la vastità di verde che si estende di fronte a me, un sorriso maligno affiora sul mio viso...sarà tutto mio un giorno perché Giorgio sparirà dalle nostre vite.

"Come ti sembra?" chiede Adil guardandomi da sopra la spalla.

Infilo le mani in tasca e fingo di non essere impressionato ed eccitato da tutta questa opulenza "Non male" gracchio rientrando dentro.

Adil mi segue dentro e posando una mano sulla mia spalla dice "E' casa anche tua adesso, lo sai vero?"

"E' difficile da...realizzare" gli giro le spalle e raggiungendo la scrivania osservo i libri sulla mensola "Ti piace Svevo?"

"No, chi è?"

Gli indico la fila di libro dell'autore e lui fa una smorfia "Non ho mai aperto un libro in vita mia, sono messi a caso quei libri. Li faccio togliere?"

"Non serve, magari mi do alla lettura mentre sono in piscina a prendere il sole"

"Giorgio preferirebbe farsi decapitare piuttosto che leggere un libro" ridacchia poi scuote la testa e sospira...si vede che gli manca.

"Come stai...intendo dopo l'operazione di Giorgio"

Fa spallucce e si appoggia alla scrivania recuperando un libro che sfoglia distratto "Aspetto, spero che ogni giorno che si rialzi...so che sono un illuso"

"Non lo sei, speriamo tutti che possa rialzarsi quanto prima"

Adil mi sorride e alza una mano a darmi uno schiaffetto sul viso "Spero tu possa ambientarti qui, ormai fai parte della famiglia e voglio recuperare tutto il tempo perso" inclina il viso aggiungendo "Se me lo permetterai"

Annuisco piano e mi appoggio alla scrivania accanto a lui "Cercheremo di venirci incontro, piano piano"

Ci guardiamo per un attimo e Adil mi attira a lui posando un braccio sulle spalle "Apprezzo che tu abbia accettato l'invito, significa tanto per me il tuo supporto in questo momento...tragico"

"Figurati, ci tenevo a stare anche con Giorgio. In fondo se è messo così, è anche per colpa mia"

Adil scuote subito il capo "Non lo dire più, è andata così. Pensiamo al futuro adesso, ok?"

Acconsento con un cenno "Ti lascio sistemare le cose. Stasera ci sarà la festicciola a sorpresa per la maturità di Ines, vuoi venire?"

"Certo, sarò dei vostri"

"Ottimo, sarà a cena, ma dovremo scendere prima per aiutarli coi preparativi quindi muoviamoci o Viviana ci farà il culo" Adil apre la porta per uscire e io serro la mascella, dopo Giorgio sarà Viviana la prossima a sparire.

Il brivido di amartiKde žijí příběhy. Začni objevovat