Capitolo 45

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Quando la pelle del leone non basta, è il momento di cucirsi addosso quella della volpe. -Lisandrob

INES'S POV:

"Sto togliendo la mano, non fare il minimo rumore per favore" sussurra la sua voce, sono convinta che sia ancora sotto shock o non mi spiego.

Annuisco piano mentre la mano piano piano si allontana, alzo immediatamente gli occhi e li spalanco accertandomi del fatto che si tratti proprio di lui.

"Ma...com'è possibile?" mugolo in un filo di voce mentre Giorgio corre dall'altra parte della stanza e scosta di poco la tenda per osservare la situazione di sotto.

Lo raggiungo piano e resto a osservarlo incredula "Da quanto?" chiedo riferendomi alla sua ripresa.

Lui scosta lo sguardo dalla strada a me e risponde "Da una settimana circa"

Sbatto piano le palpebre, mi sta prendendo in giro?

I miei occhi si riempiono di lacrime e inizio a tremare, non posso credere che mi abbia tenuto nascosto una cosa così grave.

Lui si accorge subito del mio stato e fa per avvicinarsi, ma io indietreggio rimettendo distanza tra noi "Ines ti prego" mormora come se fosse infastidito dal mio atteggiamento.

"Ti prego cosa? Quando pensavi di dirmelo che stavi fingendo e ti eri ripreso?"

Avanza di nuovo e allungando una mano a scostarmi dei capelli dal viso sussurra "Te lo sto dicendo adesso tesoro"

La rabbia monta sempre di più e mi ritrovo a scacciare la sua mano, anche se aspettavo una sua carezza da 8 anni "Hai idea di quanto abbia sofferto? Mi svegliavo ogni giorno in agonia pensandoti appeso a un filo tra la vita e morte!"

"Shh fa' piano!" sibila lui e io stringendo i pugni faccio per uscire dalla stanza, sono così in collera che potrei prenderlo a sberle.

Giorgio riesce però ad acciuffarmi dal braccio e attirandomi a sè mormora "Ehi, guardami" mi prende il viso sussurrando "sono qui, sono con te...non ti basta?"

Sento delle lacrime scivolare lungo le mie guance e cedendo lo abbraccio scoppiando a piangere.

Le mani di Giorgio corrono ad accarezzarmi la schiena dandomi subito sollievo "Mi sei mancato da morire" singhiozzo sul suo petto.

"Anche a me, non hai idea" mi stringe forte e rimaniamo abbracciati così per un tempo infinito, quanto mi è mancato il suo calore.

"Fatti vedere" si scosta di poco per analizzarmi a fondo "Com'è possibile essere più bella di quanto eri già?"

Sorrido in imbarazzo e accarezzo le sue mani "Anche tu"

"Mi sono specchiato e ho visto che sono asciutto come un'acciuga, devo rimettere massa"

Non resisto e lo abbraccio di nuovo inspirando a fondo il suo profumo "Non riesco ancora a crederci, quando lo dirai agli zii?"

"Devo stare cauto, soprattutto ora che è tornato Rafael"

M'irrigidisco di scatto "Lo sai?" alzo lo sguardo per vederlo in viso.

"Che mi vuole morto? Si. È stato lui a gettarmi in acqua"

Spalanco gli occhi incredula "Cosa stai dicendo?"

Gigio annuisce piano e io mi pento immediatamente di non aver detto nulla di Rafael agli zii. Ho anche cercato le riprese dove Rafael cercava di staccare la spina a Giorgio, ma sono sparite dopo poco e io non ho indagato più di tanto.

Non volevo negare a zio Adil la possibilità di legare con suo figlio, dirgli che Rafael voleva morto Giorgio avrebbe rovinato ogni cosa e non mi sarei mai permessa di mettermi tra padre e figlio, soprattutto dopo tutto il tempo che ci è voluto per farli incontrare.

Il brivido di amartiWhere stories live. Discover now