Capitolo 3

1K 52 76
                                    

Trattenere il rancore è come bere il veleno e sperare che l'altro muoia.

INES'S POV:

18 settembre 2019

Caro Gigio, oggi è il mio primo giorno in California.

La mia host family è adorabile, ho anche una host sister poco più piccola di me. Sembra molto simpatica e affettuosa, spero che possiamo diventare amiche...non ho mai avuto una sorella e questa sensazione inaspettatamente mi piace. Ho fatto colazione come una vera americana con pancake, bacon e uova! Il succo d'arancia qui è un gallone enorme, penso sia due volte la mia faccia.

Per quanto riguarda la mia camera, amo la carta parate tempestato di fiori e la moquette beige. Al centro c'è un lettone che ha un materasso sofficissimo e fuori dalla mia finestra sventola una bandiera americana, che figata.

Vado a dormire che domani mi aspetta una giornata piena, mi manchi e vorrei poterti rendere partecipe della mia esperienza. In fondo alla lettera dovresti trovare delle foto della casa e una della host family con me.

PS. Non far caso alla mia faccia stravolta, dopo 15 di volo sembro un mocio.

Un bacio grande, il tuo granchietto.

PRESENTE

Mamma dice spesso che sono nata testarda come papà, delle volte mi limito a sorridere, ma mai come oggi potrei darle ragione.

Papà ha insistito per accompagnarmi a scuola e io, come una stupida testarda quale sono, ho rifiutato il passaggio per approfittarne a prendere un po' d'aria e imparare la strada da me.

Eccomi qui a Villa Adriana con ancora non so quanti chilometri da fare e sono le 8 meno 10.

Potrei chiamare papà e accettare la mia sconfitta, ma lo disturberei a lavoro e dovrebbe farsi le corse per poter ritornare in tempo.

Colpa mia, errore mio...devo uscirmene da sola da questo casino.

Mi metto a una fermata e mentre studio sul tabellone le varie linee dell'autobus, sento un clacson alle mie spalle.

All'inizio non mi giro credendo di non essere la diretta interessata, ma poi sento una voce chiamare il mio nome.

"Clarissa?" chiedo corrugando la fronte.

"Vieni, ti do un passaggio" dice lei aprendo la portiera del passeggero della sua decappottabile

"No, grazie. Tranquilla" rifiuto il passaggio non sentendomi a mio agio.

"Forza, sono quasi le 8. Sai che abbiamo greco a prima ora, non vorrai fare incazzare la professoressa?"

Dannazione, è la prima volta che incontro la professoressa di greco. Non posso darle subito una brutta impressione di me.

"Sicura che non sia un disturbo?"

"Salta su" replica lei.

"Grazie, davvero" mi siedo sul sedile del passeggero e chiudo la portiera.

"Non pensavo distasse così tanto da casa la scuola" mormoro posando lo zaino sulle mie ginocchia.

"Tesoro, ti conviene prendere la patente e sfrecciare anche tu con una bella macchina"

"Preferirei andare in bicicletta, sarebbe più ecologico"

Clarissa scoppia a ridere e, onestamente, non ne capisco il motivo.

"Potresti chiedere un passaggio a Giorgio, non siete...insomma vivete vicino"

Scuoto subito la testa "Non mi sembra il caso"

Il brivido di amartiWhere stories live. Discover now