Quello che provo per te non è un frutto d'estate dalla buccia liscia...ha a che fare con il tronco, con la scorza dura come una noce di cocco o guarnita di spine come i fichi d'India.
Fa male alle dita, ma contiene del latte. - Gustavo Flaubert.GABRIELE'S POV:
"Gabri! Ehi, aspettami!" sento gridare dietro di me Ines che cerca di raggiungermi.
Esco dalla scuola a passi felpati e levando le catene alla bici, la porto fino al portone.
"Gabri! Gabri!" continua a gridare lei, vorrei che mi mollasse un attimo.
"Scusami Ines, non è il momento" borbotto salendo sulla bici e sfrecciando via.
Sono una furia mentre pedalo più veloce che posso senza meta e ripenso a tutto quello che è successo, a tutto quello che ho perso per colpa di quel farabutto.
"Fanculo!" sbotto in mezzo alla strada stringendo forte i manubri, vorrei poterli spezzare.
Sento il cellulare vibrare in tasca, ma continuo a pedalare finchè all'improvviso la mia mente mi riporta in camera di Clarissa, mentre sprofondavo dentro di lei facendola godere e gridare il mio nome al vento.
Freno di scatto e cambiando corsia torno indietro con una meta chiara adesso.
Ho bisogno di staccare un attimo o rischio d'impazzire veramente.
"Chi è?" sento la sua voce al citofono.
"Apri, sono io" mi limito a dire appoggiando un braccio al cancello per coprire il viso, non vorrei che qualcuno mi vedesse in queste parti.
"Lele?" chiede Clarissa perplessa.
Non rispondo e lei sbloccando il cancello dice "Ultimo piano"
Ricordo che era l'ultimo piano.
Prendo le scale per scaricare un po' di tensione e trovo Clarissa già alla porta ad aspettarmi "Che sorpresa Esposito"
"C'è tuo padre in casa?" la raggiungo ignorando le sue parole.
"No, sono sola"
"Ottimo." sbotto prendendole il viso e divorandola.
La sento subito gemere fra le mie braccia e alzandola in aria, la porto dentro.
"Aspetta aspetta" mugola sulla mia bocca sporgendosi per chiudere la porta.
Vado di sopra senza perdere tempo e buttandola al centro del letto, levo la camicia e sbottono i pantaloni. Sono molto chiare le mie intenzioni.
Clarissa sembra essere già pronta per me e levandosi la canottiera, rimane in pantaloncini che durano poco perchè li strappo in uno strattone agguantandole il culo.
"Il preservativo" mi ricordo e lasciandola andare per un attimo, mi chino nel mio zaino.
"Ce li ho" m'informa lei frugando nel cassetto del comodino.
Mi avvicino a lei che strappa la bustina e prima di mettermelo, lo massaggia facendomelo diventare più duro di quanto fosse già.
L'afferro dai capelli e accostando il mio cazzo alla sua bocca aspetto che me lo prenda in bocca, non devo aspettare molto.
"Cristo, sì." mugolo scostandole i capelli che m'impediscono di godermi lo spettacolo.
Clarissa ci sa fare con la lingua e provocandomi con la mano e con quella boccaccia, mi fa venire.
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Il brivido di amarti
RomanceInes è la sua migliore amica, la persona per cui morirebbe se fosse necessario. Ogni azione, pensiero è in funzione di lei, è tutto il suo mondo o almeno credeva che lo fosse, prima che lei gli comunicasse l'intenzione di voler studiare all'estero e...