64. Colazione con il signor Meyer

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Franz aveva seguito alla lettera il consiglio dell'amico.

Dopotutto non aveva mai provato l'ebrezza di organizzare un appuntamento o conquistare una donna.

Con Diana uscivano spesso ma quando avevano potuto farlo in pubblico erano già ampiamente fidanzati, quindi non era proprio la stessa cosa.

Forse la cosa più vicina a un appuntamento che avevano avuto era quando lui l'aveva portata al luna park, ma lei era minorenne e lui si era dovuto trattenere per non baciarla sulle giostre.

Sorrise a quel ricordo.

Diana tutte le mattine si svegliava con il buongiorno di Franz e poi continuavano a mandarsi messagini tutto il giorno.

"Hai tempo per fare colazione con me, domattina?" digitò lui, mentre stava cenando da solo.

"Domattina devo correre in laboratorio prestissimo, non credo di fare in tempo" si giustificò lei, con l'asciugamano avvolto intorno al corpo e seduta sul bordo della vasca da bagno.

"A che ora?"

"Alle sette e mezza devo uscire di casa" digitò.

Franz storse il naso.

"E dopodomani?" rilanciò lui.

"Non demordi, tu" scherzò lei, con la faccina che aveva gli occhi rivolti verso l'alto.

"Mai. Se non fossi tenace non potrei dirigere un'azienda" scherzò lui, inserendo la faccina che rideva, anche se Diana aveva detto che fosse da boomer.

"Ti dico di sì se togli quella faccina orribile" scherzò lei.

"Ti passo a prendere alle otto" si limitò a rispondere lui, con un sorriso sornione.

La mattina dopo, alle sette Diana sentì il citofono.
Tremò pensando che fosse Franz che non aveva rispettato i suoi confini, stava finendo di truccarsi e doveva uscire.

Rispose.

Tornò in casa con un sacchetto di carta, contenente la sua colazione che Franz si era premurato di mandare a casa.

Aprì il cellulare e trovò scritto un suo messaggio: "trovo sempre un modo per fare di testa mia... e poi per concentrarsi sul lavoro serve un po' di energia. Buon lavoro, e buono studio".

Ricacciò indietro due lacrime di commozione e addentò il muffin al cioccolato, pensando che essere corteggiata da Franz Meyer non fosse così male.
Forse Annette le aveva fatto un favore, aveva smesso di avere quelle accortezze con lei e ora era ritornato a viziarla.

"Sei impossibile, Franz! Buon lavoro anche te".

Poi corredò il messagiò con una foto delle sue labbra che erano appoggiate sulla cannuccia del bicchiere da asporto.
Solo per stuzzicarlo un po'.

Franz aprì la foto e rimase incollato allo schermo per qualche secondo.
Quella bocca gli mancava come l'aria e lei lo sapeva che lo facesse impazzire.

Era tentato di scriverle che se fosse passata in ufficio avrebbe avuto qualcosa di più sostanzioso di una semplice cannuccia da succhiare, e probabilmente l'avrebbe fatto se non avesse avuto la voce di Markus in testa che gli diceva di non correre.

Ma a lui piaceva correre, in ogni senso possibile.

Si limitò a scrivere: "spero di vederti con lo stesso rossetto domani, ma nel dubbio portalo anche in borsetta... non vedo l'ora di fare colazione con te".

Diana sorrise. Si era trattenuto dal fare doppi sensi, più o meno. La stava proprio corteggiando come se non fossero mai stati insieme.

La mattina seguente si preparò con non poca ansia.

Mi hai incatenato il cuore (In revisione)Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang