21. Sono il primo

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In un istante la prese in braccio, anche se aveva tutti i vestiti bagnati, e la sdraiò sul letto, baciandola subito dopo.

Sapere che non avesse fatto niente con quel troglodita lo tranquillizzava; le tolse la sua giacca e si alzò, guardandola con attenzione. Ora che non c'era nessuno intorno poteva bearsi di quella visione.

La stoffa fungeva da seconda pelle, facendo vedere le curve perfette che aveva, e il seno era fasciato da quel reggiseno sensuale quanto delicato... non l'aveva mai vista nuda, teneva sempre il pezzo sopra.

Si leccò le labbra.

Era fantastica, talmente bella da togliergli il fiato.

"Sei ancora incazzato?" gli chiese lei con voce sensuale.

"Solo un po'" disse lui per non fare la figura del coglione bipolare.

La rabbia era, in realtà, completamente defluita dal suo corpo appena l'aveva toccata.
Aveva uno strano effetto su di lui.
Lo calmava ma era anche capace di portarlo su di giri come non lo era mai stato.

"Di solito quando sei incazzato ed eccitato viene fuori un bel mix" azzardò lei, incosciente.

Franz sentì il suo membro ingrossarsi per quell'impertinenza.
Non era così sfacciata una volta.
Ma gli piaceva da matti.

"Ti piace quando ti punisco?" sussurrò con voce roca.

"Tanto, papi" miagolò lei.

Lui le lasciò uno schiaffetto sulla coscia e lei mugolò di piacere.

"Voglio farlo con te, papino" disse Diana dando adito ai suoi pensieri più reconditi.

"Che cosa, piccoletta?" chiese lui, sperando di aver capito male.

"Voglio perdere la verginità con te, adesso, Franz" asserì lei.

Lo voleva davvero, voleva che la sua prima volta fosse perfetta, e con lui lo sarebbe stata...

Al diavolo Jan, non era capace nemmeno a usare le dita.
Al diavolo persino la morale.
Voleva quell'uomo come niente al mondo.
Voleva stare tra le sue braccia.
Voleva che fosse il primo.

Franz deglutì vistosamente, sentendo una scossa paurosa all'inguine.

Aveva ansia per la prima volta in vita sua.

"Non si torna indietro, principessa, lo sai? Sei sicura di quello che dici?" si accertò lui.

"Sì, sono sicurissima" disse lei, guardandolo negli occhi.

Quegli occhi scuri e voluttuosi la incatenarono in un vortice di passione.

Si era smarrita nel sentiero di perdizione di cui gli occhi scuri di Franz erano solo la porta d'ingresso.
Si era addentrata nella sua anima, imparando a conoscerlo più a fondo, e capendo che quel sentiero non era così scuro e pericoloso come sembrava.
E non ne sarebbe uscita più.

"Anche se fossi un bastardo figlio di puttana?" deglutì Franz; si stava prendendo una bella responsabilità.

L'aveva fatto altre volte con delle ragazze vergini, ma all'epoca lui aveva sedici o diciassette anni e quelle ragazzine erano sue coetanee.

Appena era cresciuto aveva capito che non si sarebbe mai più preso la responsabilità di essere il primo per qualcuna, perché a lui interessava solo il divertimento e quelle ragazze, poi, volevano altro.

Ma con Diana era diverso.
Non era solo divertimento, probabilmente.

"Con me non lo sei" sussurrò lei, sincera.

Mi hai incatenato il cuore (In revisione)Where stories live. Discover now