Sei 🌸 Ritorno a Hogwarts

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La stazione King's Cross era sempre stata caotica, con il rumore dei treni che partivano, il fumo, e la gente che si salutava.
Rosaline amava quei momenti, quando era in viaggio per tornare a Hogwarts si sentiva rinascere, l'estate era bellissima, ma soprattutto perchè c'era l'attesa di tornare al castello.
Ancora non ci credeva che l'anno scorso, prendendo quel treno, si era catapultata in un viaggio alquanto strano e triste, e che quell'anno era dispari, ciò significava che si stava avvicinando la fine del suo percorso.
Ma non voleva pensarci.

Harry si divise dal gruppo per andare a salutare Sirius, quando Rosaline, davanti al treno, capì che era il momento di lasciare ancora una volta i suoi genitori.
"Vi voglio bene." Disse abbracciandoli.
Non era mai riuscita a dirglielo da quando era tornata da loro, ma era riconoscente ai suoi genitori per come l'avevano trattata nonostante lei si fosse comportata da egoista.

"Anche noi ti vogliamo bene." Disse sua madre, Rose percepiva dalla voce spezzata che stava per piangere.
"Scrivici appena arrivate." Come ogni anno.
"Ero sicura che saresti tornata."
Sua madre le sistemò un'ultima volta la giacca, cercando di non scoppiare in un pianto infinito.

"Rose!" La richiamò Fred.
"Guarda che il treno partirà senza di te!" Aggiunse George.
"Era quello che credevamo mesi fa, ma ora sei qui per nostra fortuna!" Esclamò Arthur.
"Mi dispiace tanto, prometto che non farò mai più niente del genere."
Promise con sguardo pentito.
Era difficile per la sua famiglia accettare com'erano andate le cose, e anche se si era pentita, era sicura che prima o poi l'avrebbero perdonata.
Lei doveva solo impegnarsi a tornare la Rose di una volta.
Sempre se c'era ancora.

🌸

"Harry, tutto okay?" Gli chiese non appena quest'ultimo aprì gli occhi.
"S-si. Sto bene."
Non sembrava affatto.

Da quel giorno non avevano più parlato, e Harry sembrava turbato da qualcosa, ma come facevano a parlarsi se erano in collera l'uno con l'altra?

Il viaggio fu molto veloce per Rose, ma allo stesso tempo frustrante, dato che non fumava da ore.
E quando sarebbe arrivata al castello le possibilità sarebbero state scarse di poter riprendere una sigaretta in mano.
Inoltre, Hermione si era accorta di qualcosa, perchè ogni volta che si alzava con la scusa di andare in bagno, lei l'accompagnava.

Tutto questo le dava enormemente fastidio, ma i suoi amici lo stavano facendo per il suo bene, e lei doveva apprezzarlo.

"La signora del carrello è già passata?" Chiese Harry ancora frastornato.
"Si, ore fa. Ma se vuoi sono riuscita a prendere un pacchetto di gomme bolle bollenti." Disse Rosaline mettendosi due gomme in bocca.

"N-no grazie."

"Parleranno di te anche quest'anno, Harry." Commentò ironica Hermione.
L'anno scorso, per il torneo tre maghi, e quell'anno per lo scandalo accaduto con i dissennatori.
"Già." Annuì con la testa Rose.
Una cosa che sapeva certamente, era che si sarebbe parlato per sempre di lui per aver sconfitto Voldemort.

"Ron, ne vuoi una?" Ma con sua sorpresa, Ronald era nel mondo dei sogni, con la fronte appoggiata al finestrino.
Proprio dove si vedeva il castello in tutta la sua bellezza.
Come ogni anno, era sempre un'emozione tornare in quel posto dov'era cresciuta, e gli anni stavano passando troppo in fretta per i suoi gusti.
"Siamo quasi arrivati." Mormorò continuando a contemplare il panorama, con le prime stelle della sera.
"E chissà cosa succederà quest'anno." Hermione sospirò chiudendo il libro.

"Già." Sbuffò Harry.
Era strano quel giorno, e Rose voleva sapere il motivo, ma non in quel momento.
Voleva godersi la vista, pensando che se non fosse tornata a casa, quel posto non l'avrebbe più rivisto.

🌸

Non appena scesero dal treno Rose sentì la sua voce.
Aveva continuato a camminare eppure le due gambe non riuscivano a muoversi più di tanto, il cuore era come se si fosse fermato.
Si era dimenticata che a Hogwarts era tutto bello, tranne avere Draco Malfoy tra i piedi.
"Mi sorprende che il ministero ti lasci ancora girare, Potter."

Lo guardò con disgusto, seguito da Tiger e Goyle, sempre ad accompagnarlo.
Draco amava da impazzire mostrarsi, e lo aveva cominciato a fare dal primo istante, quando Rose vide i suoi capelli ordinati e il completo nero che fasciava divinamente il suo fisico, mettendo in risalto i suoi occhi.
Draco era cresciuto molto quell'estate, sembrava quasi un uomo, ma sempre con la stessa faccia perfetta dagli occhi argentei e le labbra piegate in una smorfia, non smetteva mai di diventare sempre più alto e anche la sua serietà cresceva con lui.

Lo sguardo di Malfoy saltò a Rose, che lo stava già fissando.
Era come se tra di loro non fosse mai successo niente, come se non si fossero mai parlati, né confrontati, erano due nemici e si guardavano con odio.
Come sempre.
A Rosaline infastidì quella cosa, e non ne sapeva neanche il motivo.
Forse era la speranza che uno come Draco Malfoy fosse diverso da come si mostrava?
Impossibile, lui era fatto così, e nessuno avrebbe trovato in lui la parte migliore.

"Ti conviene godertela finché puoi.
Immagino ci sia già una cella ad Azkaban con il tuo nome sopra!" Draco si avvicinò pericolosamente al suo amico.
Harry reagì male, cercò di aggredirlo, ma Rose fermò tutto.
"Smettila Harry, torna in te!" Lo strattonò, sorpresa dal suo comportamento.

Si erano promessi che nessuno avrebbe messo a loro i piedi in testa, e Harry non stava rispettando la promessa, però se c'era una cosa che Rosaline aveva imparato vivendo da sola, in un mondo che non le si addiceva affatto, era che bisognava farsi valere.
"Sai cosa sorprende a me, Malfoy? Che tu abbia ancora il diritto di parlare, perchè dalla tua bocca escono solo maledette idiozie."

Rose non poteva negare che in lei era nata una parte cattiva, meschina, furba.
Non c'era più solo la tenera e ingenua Rosaline di un tempo, che non sapeva difendersi, si era davvero svegliato un grifone in lei.
"Attenta a come parli con me, Rossa."
Ogni singola volta in cui il ragazzo pronunciava quel nome alla fine di una sua frase, nel suo stomaco si liberavano mille farfalle e il suo cuore non riusciva a smettere di battere.
E poi si allontanò con i suoi 'amici', perchè in realtà Draco non aveva mai avuto veri amici, e mai lì avrebbe avuti.
"Sta' alla larga da me!" Fortunatamente Ron lo teneva, oppure Harry sarebbe corso a spaccargli il naso.
"E tu Rose, devi smetterla di farti trattare così."


Hi guys,
Quanto è stupido il nostro Draco?!
Vuole tanto dimostrare di essere forte, ma in realtà è un pezzo di pane e ve lo dimostrerò nei prossimi capitoli.
A presto, 🌸.

Oblivion/ Draco MalfoyWhere stories live. Discover now