Oblivion/ Draco Malfoy

Ventitré 💠 Hogsmeade

Era Domenica, e nonostante Rose si fosse svegliata nel bel mezzo della notte per un altro strano sogno, decise che era meglio alzarsi dal letto.
Di solito era il loro 'giorno libero' in cui non avevano lezione, e potevano trascorrere la giornata come volevano, avevano anche un'autorizzazione per andare a Hogsmeade, un piccolo villaggio pieno di bar, negozi e librerie.

"Hermione, pensavo che potremo andare ai tre manici di scopa per festeggiare Harry." Disse sistemandosi allo specchio la maglia che aveva deciso di indossare.

Fortunatamente la Domenica era anche l'unico giorno in cui potevano evitare la divisa, a Rosaline non piacevano tanto le gonne, ma per quella della divisa faceva un'eccezione.
Aveva deciso di mettersi una maglietta azzurra, a maniche lunghe, con tre bottoncini chiusi all'altezza del petto, accompagnati sotto con un jeans marrone e largo comprato insieme a Hermione il natale precedente.

"Si certo, mi sembra un'idea grandiosa." Esclamò sistemando i suoi libri.
"Ginny, tu vieni con noi?" Chiese Hermione alla compagna di stanza, nonché sorella minore di Rosaline.
"Non lo so, Neville mi ha chiesto di fare un giro oggi, ma se vi fa piacere ci aggreghiamo a voi."

"Potresti andare a chiederlo anche a Fred e George?" Chiese Rose cercando di sistemare i suoi capelli in una treccia disordinata.
"Certo." E Ginny abbandonò la camera.

Senza farlo apposta Rose aveva l'occasione di raccontare ad Hermione i suoi due strani sogni su Draco.
Avrebbe potuto sognare Cedric, o i suoi amici, ma perchè invece sognava di avere una relazione con Draco?
Sarebbe successo prima o poi?
Erano un segno?
Rosaline sperò di sbagliarsi, non avrebbe mai più parlato con Draco Malfoy.

Decise che era meglio di no, al momento.

"Sei pensierosa." Affermò Hermione.
"Ho parlato con Cedric, non posso dirgli la verità sul ballo ma lui avrebbe potuto evitare di fare una cosa del genere."
Sbuffò, nonostante avesse mille pensieri per la testa a distrarla, il suo cuore era ancora spezzato da quel tassorosso, non se lo sarebbe mai immaginata da uno come Cedric.

"Hai ragione, prima o poi però dovrai dirglielo, o le cose non si aggiusteranno."
"Sto bene così." Finse, non stava per niente bene.
Appoggiò la testa sulla spalla dell'amica.
"E tu invece? So che Ron è uno stupido immaturo, ma fidati, ho capito cosa c'è tra di voi..."
Rosaline aveva assistito molte volte ai loro litigi, agli sguardi, anche se Ron non aveva nulla nel cervello se non delle coscette di pollo, tra di loro c'era qualcosa.
"No, ma che stai dicendo!" Esclamò Hermione tutta rossa.
"C'è gelosia reciproca, il ciò vuol dire che voi due vorreste essere più di due semplici amici." Hermione sbuffò rassegnata, perchè Rosaline aveva ragione ancora una volta.

"Non dirgli nulla per favore! Siamo migliori amici e non voglio rovinare il nostro rapporto."
Loro due erano così, si dicevano tutto ma nessuno oltre a loro poteva sapere di cosa si parlavano, neanche Harry e Ronald.
Erano complici.

💠

"Otto burrobirre, grazie." Ordinò Rose per tutti.
C'era molta tensione, Harry era silenzioso, non aveva alzato neanche una volta lo sguardo dal tavolo e cercava di evitare tutti,
Ron era mezzo addormentato, come al solito.
Ginny e Neville cercavano di rimanere in disparte e Rose non si aspettava un pomeriggio così silenzioso in compagnia dei gemelli più stupidi del mondo magico.

"Allora, Harry. Immagino tu sia felice di essere secondo in classifica! Sai con la terza prova potresti arrivare primo e vincere il torneo!" Esclamò Rose, cercando di sollevare il morale a tutti.
Harry si limitò ad annuire, molto d'aiuto, pensò la rossa.

" Brindiamo a Harry, il nostro campione!" Gridarono Fred e George quando arrivarono le burrobirre.

"Ehi Harry, potresti accompagnarmi da Olivander? Devo fare un controllo alla mia bacchetta."
In realtà era solo una scusa per chiedergli cosa c'era che non andava.

Hi guys,
Capitolo un po' corto, scusate.
Siamo quasi alla fine della prima parte!!
A presto, 💠.