Dodici 🌸 Dolores Umbridge

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"Che cos'hai alla mano?" Rosaline si spaventò non appena vide la ferita sulla mano sinistra di Harry.
"Niente" Sospirò alzando la mano sbagliata.
"L'altra mano." Hermione gliela prese, passandoci il pollice sopra.

"Devi dirlo a Silente." Disse preoccupata la riccia.
"No!" Il ragazzo rispose bruscamente, interrompendo il contatto fisico tra lei e la sua amica.
"Silente ha già abbastanza grane a cui pensare, e poi non voglio dare soddisfazioni alla Umbridge." Tornò a sfogliare il suo libro.

"Miseriaccia Harry, quella donna ti sta torturando!" Esclamò Ronald.
"Se i genitori lo sapessero-"
"Si ma io non li ho."
Rispose bruscamente.

Il fato che Harry non avesse nessuno, gli sarebbe pesato per tutta la vita.
"Quella strega, mi ha messa in punizione con Malfoy." Disse senza pensarci due volte.
"Malfoy?!" Chiesero in coro tutti e tre, spalancando gli occhi.

Non voleva neanche pensare a quel giorno.
"C'è un motivo se lei è qua, e c'entra il ministero. Ne sono sicura." Disse a braccia conserte.
"Anch'io l'ho pensato, e-" Ma Rose fu bloccata.

"No! Non lo è, qualunque cosa sia non è semplice. Voi non capite." Harry fece per andarsene, la rossa non aveva mai visto il suo amico così sotto pressione.
Lei lo capiva eccome, capiva quando era reduce di una notte in bianco perchè i ricordi bui e sfumati del viso di Cedric mettevano angoscia.

"Aiutaci a capire." Chiese Hermione, sperando che l'amico non se ne andasse, ma li lasciò soli.
Rose decise di seguirlo.

"Ehi Harry!" Cercò di mantenere un passo svelto, correndo dietro all'amico, ma lui non si preoccupò neanche di fermarsi.
Rose con una piccola corsetta riuscì a raggiungerlo, già sentiva il fiato corto.
"In punizione con Draco Malfoy?"
"Non è stata una mia scelta, Silente ha deciso..." Disse a testa bassa.

Non voleva scendere nei particolari, non solo perchè tra di loro c'era una certa tensione, ma anche perchè il pensiero di quello che era successo la tormentava, e voleva smettere di pensarci al più presto.

"Cos'è successo." Chiese arrabbiato.
"Assolutamente niente." E anche se l'amico avesse provato a insistere, lei avrebbe negato.
Non era giusto, ma doveva essere così.

"È per lui che quest'estate te ne sei andata?" Le chiese, i suoi occhi speravano di no.
"No, non c'entra niente! Io non ho nulla a che fare con Malfoy!" Neanche lei credeva alle sue stesse parole, e quello le faceva male.
Come poteva ammettere che infondo Draco era una buona compagnia, mentre guardava negli occhi il suo migliore amico?
Lo stava tradendo senza che Harry nemmeno lo sapesse.

"Lo sai benissimo che sono ancora giù per Cedric. Per questo io posso capirti."
"Il problema è Voldemort! Perchè nessuno mi crede? Mi guardano tutti male!"
Da quando avevano messo piede al castello tutti bisbigliavano contro Harry, tanto che una volta gli stessi grifondoro ce l'avevano con lui, e Ron dovette difenderlo, o sarebbe stato sotterrato dagli insulti.

"Io ti credo Harry." Questo sembrò calmarlo, e Rosaline, involontariamente, mise una mano sulla sua spalla.
"Solo perchè sono io." Sbuffò, interrompendo il contatto visivo.
"Si Harry, perchè sei tu. Una delle persone più importanti della mia vita." Disse con sguardo sincero.
Quelle cose le provava veramente, e se voleva che le cose andassero per il verso giusto allora doveva imparare a esternarle e non pensare sempre al fatto che potesse essere giudicata.

"Anche tu sei cambiato molto." Sorrise, scompigliandoli i capelli.
"Ma smettila!" Esclamò ridacchiando.

Quell'anno sarebbe stato difficile per tutti e due, ma infondo si sapeva che sarebbero riusciti a superare ogni ostacolo, se sarebbero rimasti insieme.

🌸

A cena, Harry arrivò in ritardo.
Rose stava tranquillamente mangiando, senza distrarsi troppo dal vociferare e dai suoi amici, aveva stranamente fame.
"Posso sedermi qui con voi?"
Era felice di aver chiarito con il suo amico, anche se Ron e Hermione non l'avevano ancora fatto.

Hermione fece un sorriso compassionevole, mentre il gemello di Rose era troppo impegnato a mangiare l'intera tavolata, con un foglio in mano.
Rose non si ricordava nemmeno l'ultima volta che aveva visto Ronald leggere.

Nella sala grande i mormorii vennero coperti da due voci femminili, che rimbombavano per la stanza.
"Sta mettendo in discussione nella mia autorità, nella mia aula."
Controbattè la Umbridge, mentre la Mcgrannit la rimproverava del comportamento che aveva avuto in classe.

"Mi dispiace cara, ma discutere le mie pratiche significa discutere del ministero." E altre scuse che si stava inventando al momento.
Quella situazione stava incuriosendo tutti, tanto che quella non era più una cena, ma uno spettacolino messo in scena per intrattenere gli studenti.

"Le cose a Hogwarts sono ben peggiori di quanto temessi," Annunciò a tutta la sala grande.
Rosaline non tollerava affatto il senso di superiorità che aveva quella donna, solo perchè veniva dal ministero.
E insegnava a Hogwarts, per portare via qualcosa di prezioso, e forse quello era il momento di scoprire che cosa.
"Cornelius effettuerà un immediato intervento."

E lo avrebbe fatto, sotto stupide falsità raccontate da quella donna.

Oblivion/ Draco MalfoyHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin