Quindici 💠 Cavaliere

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Scusatemi se questo capitolo vi sembrererà un po' noioso, ci ho messo molto a revisionarlo e non convince molto neanche a me.
Detto questo spero che vi piaccia e buona lettura! 💠


"Perchè si muovono sempre in branco? Come si becca una sola per invitarla?" Chiese Harry mentre Rosaline sistemava la sua sciarpa al collo.
Il freddo stava tornando, il natale era vicino, e anche il ballo del ceppo.

"Devi cogliere l'attimo, Harry.
Sai, a me lo ha già chiesto Cedric, proprio il giorno in cui abbiamo fatto le prove per il ballo."
Disse guardando nella direzione del gruppo delle ragazze corvonero, che non appena Harry passò, si girarono tutte e la diretta interessata, Cho Chang, aveva un sorriso stampato sul viso.

Rose in quel momento avrebbe voluto sparire dalla faccia della terra, Ronald e Harry si erano fermati davanti a quel gruppo dove le numerose ragazze li guardavano male dalla testa ai piedi, ridendo.
"Accidenti Harry, tu uccidi draghi, se non la trovi tu una ragazza allora-"
"In questo momento uscirei con un drago" Disse con un falso sorriso stampato in faccia.

Tutta Hogwarts parlava di lui alle sue spalle, non c'era individuo che non era rimasto colpito dalla sua prova al torneo.
"Forse è meglio che me ne vada, se ti vedranno con una ragazza penseranno che sei già occupato." Rose gli fece l'occhiolino, e sistemando per bene la sua borsa sulla spalla, salutò i due ragazzi.

"No, no! Rose, stavamo andando al lago da Hermione!"

Poco dopo, seduti su una pietra, videro passare di lì Viktor Krum solo in canotta, Rose si strinse nella sua divisa e si chiese come lui potesse non avere freddo.
Dietro di lui c'era una scia di ragazzine che svenivano solo a vederlo.
"Hermione, mi devi dire qualcosa?"
Chiese l'amica mentre si dirigevano alla camera per recuperare i libri di pozioni e la piuma.

"I-in che senso?"
"Ho visto come ti guarda Krum." Disse rivolta di spalle, intenta a cercare nel suo baule il materiale adatto per scrivere il compito.
"Mi ha invitata al ballo del ceppo."
Lo disse con semplicità, come se nessuna delle ragazze al castello volesse essere al posto suo.
"Ma scherzi?! Dovresti essere al settimo cielo! Tutti muoiono dietro a Viktor Krum!"

"Si lo so, però, non dirlo a nessuno." Disse, sembrava preoccupata, ma Rosaline era la sua migliore amica e da tale avrebbe rispettato le sue scelte, così fece il segno di chiudere la bocca e buttare la chiave.

💠

"È pazzesco, finirà che siamo i soli nel nostro anno senza una ragazza."
Sussurrò Ronald, distraendosi dal compito.
Le ragazze disponibili, e di cui ci si poteva
interessare, erano quasi tutte state invitate, Harry e Ronald non avevano fatto neanche il minimo passo avanti verso una di loro.

Ma purtroppo Ron si prese uno schiaffo sulla testa da Piton, il professore di pozioni.
Rose e Hermione cercarono di trattenersi dalle risate affondando nei loro fogli in bianco e nero per le numerose frasi.
Rose scriveva e scriveva di continuo, le piaceva scrivere, e non doveva mancare neanche il minimo dettaglio quando si trattava dei compiti.

"Be', noi e Neville!" Rise sottovoce Ron, fregandosene del fatto che fosse già stato sgridato una volta dal professore.
"Vi interesserà sapere che Neville ha già una ragazza!" Perfino quel ragazzo, timido e impacciato, era riuscito a fare una semplicissima proposta.

Era strano per lei, essere nella casa grifondoro, a volte se lo chiedeva e pensava che fosse perchè tutti nella sua famiglia erano destinati a quella casa, lei non era coraggiosa come Fred e George, come suo fratello Bill, o come Charlie, che addirittura era un prefetto, non aveva mai fatto un gesto eroico per qualcuno, non era come Harry, Hermione, che nonostante tutto riuscivano sempre a mantenere la calma.
Ma c'erano anche delle volte in cui si ripeteva che in lei c'era coraggio, doveva solo trovare il modo di farlo uscire dal suo lato chiuso e introverso, infondo la sua casa era rappresentata da un grifone, lei dentro di sé aveva un grifone, che ancora dormiva.

"Ora si che sono depresso."
E invece di concentrarsi nei suoi compiti, decise di deprimersi e pensare a come avrebbe passato la sera del ballo.

Presto le arrivò davanti agli occhi un foglio indirizzato a Ron, da parte dei suoi fratelli gemelli Fred e George, dove lo prendevano in giro, perchè era ormai l'unico cavaliere senza una dama.
"Ehi Hermione, tu sei una ragazza." Esclamò Ronald.

Hermione era stupita, e arrabbiata.
Rose si ricordò che lei era già impegnata, e capì perchè le preoccupava tanto andare con Viktor Krum.
Avrebbe voluto tanto che glielo chiedesse il fratello di Rose, ormai era da mesi che le sue intenzioni erano diverse verso quel ragazzo sciocco e ingenuo.
Hermione sperava da giorni che Ron glielo chiedesse, e alla fine glielo aveva chiesto il campione.

"Però, che occhio!" Esclamò la riccia.
Quando Piton passò di nuovo, quella volta fu un libro ad arrivare in testa a Ron, Rosaline non riusciva a trattenersi dalle risate mentre il gemello, non accorgendosi del professore, copiava le mosse del fratello maggiore per convincere Hermione ad andare al ballo con lui.
"Vieni con uno di noi?"

Rose si sotterrò tra i libri e i fogli per non mostrare la sua faccia rossa e le lacrime agli occhi per quanto stava ridendo.
A volte pensava di non essere una vera e propria Weasley, senza quel lato stupido e insulso nel carattere.
Ma infondo, le donne di casa erano le uniche salvate, compresa Ginny.

"Oh dai, già per un ragazzo è brutto andarci da solo, per una ragazza è triste." Ammise Ron convinto che Hermione fosse ancora da sola.
"Io non ci vado da sola! Che tu ci creda o no qualcuno mi ha invitata, e io ho detto di si!" Esclamò prendendo tutte le sue cose e andandosene via su tutte le furie.

"T-tu lo sapevi?" Chiese Ron alla gemella.
Rose fece il segno di stare zitta e ritornò al suo compito.

Era quasi alla fine del testo, quando dovette fermarsi per la fitta al polso, era da minuti che scriveva ininterrottamente e così veloce da provocarle il dolore.
Appoggiò la piuma sul suo quaderno e girando il polso si accorse che del graffio era rimasta una cicatrice ben evidente.
In qualche modo avrebbe dovuto nasconderla, ma per il momento il suo unico pensiero era fisso a quella sera, grazie a Cedric riuscì a farne un pensiero lontano, ma ogni volta che ci pensava quel ricordo le faceva sempre più male, le parole di quella serpe rimbombavano nella sua mente come lame taglienti.

Senza nemmeno pensarci due si girò indietro, e i suoi occhi incontrarono la figura di Malfoy, che la stava già fissando.
E chissà da quanto tempo.

Oblivion/ Draco MalfoyWhere stories live. Discover now