Due 🌸 Si torna sempre

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I battiti accellerati, le gambe molli, il sudore per l'ansia, l'imbarazzo, il nervoso, le mani che tremavano, il respiro affannato, era quello che provava mentre era immobile, davanti alla porta della sua tana.

Quella era la prova che avrebbe potuto girare ogni angolo del mondo, ma lei non sarebbe cambiata, e non avrebbe dimenticato il suo passato.

Sospirò un ultima volta, non aveva la forza di allungare la mano e bussare, sapeva che la sua famiglia l'avrebbe accolta a braccia aperte, ma aveva tanta paura per la loro reazione.
Sistemò il suo cappellino nero sulla testa, si passò le dita tra i capelli corti per sistemarli e appoggiò il baule per terra, era pronta.

Dalla porta chiusa si udiva già la voce di Fred.
"Ti do cinque galeoni se lo fai." Disse George.
Quanto le erano mancati i gemelli, ma soprattutto le mancava Ron, strano, ma vero.
Sentiva anche la voce acuta di sua mamma, e suo papà che provava a dare fine a quella confusione, chissà cos'era successo.
Comunque sia, lei bussò, e improvvisamente ci fu il silenzio in quella casetta.

Successe tutto molto velocemente per Rose, la porta si aprì con uno scatto, tutti erano attorno al tavolo in silenzio, quando videro la Weasley immobile davanti alla porta di casa sbarrarono gli occhi uno ad uno.
Molly, da dietro la porta, sembrava che stesse per svenire, aveva il volto pallido e la bocca aperta.

Rosaline non sapeva cosa fare, non sapeva se la sua famiglia l'avrebbe accolta bene o se tutti avrebbero voltato le spalle per un bel po' di tempo.
"Fred, George. È vero, siete proprio irriconoscibili con questi capelli!" Disse con un sorriso.
Era felice di essere di nuovo a casa.

"Rose..." Ronald era sconvolto, effettivamente non era da tutti i giorni vedere una Rosaline con i capelli più corti del solito, più alta dell'anno scorso e con una macchina fotografica appesa al collo.
"Ron..."
I primi ad alzarsi furono Fred e George, accogliendola in un forte abbraccio, poi si aggiunsero tutti gli altri.

"Che cos'è questa?" Ginny indicò la macchina fotografica, ma Rose era impegnata ad osservare quanto fosse cambiata in tre mesi.
Ormai non era più una bambina.
"Sei bellissima Ginny!" Esclamò.

"Nuovo taglio di capelli?" Chiese Arthur osservando per bene la testa mossa della ragazza.
"Già" Disse sfoggiandoli il più possibile.
"Ragazzi! Aiutatemi con la cena! Oggi è un giorno speciale." Annunciò Molly.

Nonostante fosse come tutte le altre mamme, noiose e sempre imbronciate, lei era l'unica che riusciva ad amarla con tutta sé stessa, perdonandola.
Rose andò ad abbracciarla, era da anni che non abbracciava sua mamma, pensava di non averne bisogno invece, una volta tra le sue braccia, capì di essere al sicuro.
E Molly si commosse.
"Ti voglio bene mamma"
"Ogni volta che qualcuno bussava, speravamo che fossi tu, -disse tra le lacrime- e ora quel giorno è arrivato!"

Quella frase la colpì molto, non pensava che la sua famiglia potesse avere così tanto bisogno di lei.
Di solito erano così tanti che a volte non sembrava di essere davvero tutti, alcuni stavano in silenzio tutto il giorno, altri uscivano sempre.

"Rose, è strano dirlo, ma mi sei mancata."
"Anche tu Ron, non sai quanto."
A prescindere da tutto, loro erano legati da qualcosa di speciale, anche se erano gemelli diversi, erano nati insieme, e avrebbero superato tutto insieme.

"Ora va' a riposarti." Esclamò Molly.

"Va bene, mamma."

🌸

Ora che era tornata a casa, una sola cosa le mancava.
Harry e Hermione.
Avrebbe potuto mandare loro una lettera, ma sarebbe stato tutto molto più divertente se avesse fatto una sorpresa davanti al binario 9¾, l'uno settembre.

"È pronto ragazzi!" Urlò sua madre.
Rose aveva appena finito di sistemare tutto, era tornata nel suo accogliente letto, e aveva tolto quei vestiti scomodi con cui aveva viaggiato.

Scese le scale in fretta e furia e si sedette a tavola, al suo posto.
"Immagino che tu abbia molte cose da raccontare." Chiese suo padre.
Ed effettivamente, Rosaline aveva tre mesi di viaggi da raccontare.
"Sono stata nel mondo babbano, ho visitato un sacco di posti, ho scoperto cose nuove e mi sono tagliata i capelli con un aggeggio chiamato forbici." Disse tra un boccone e l'altro, tralasciando la parte dove aveva scoperto le sigarette, da qualche parte aveva sentito che non facevano bene alla salute.
"Forbici?" Esclamarono Fred e George in coro.

"E perchè sei tornata?"
"Mi è arrivata la lettera di ammissione a Hogwarts."
Ammise, la magia sapeva sempre come trovarla, in fondo, ce l'aveva nel sangue.
Ma non era stata una semplice lettera a farle cambiare idea, era la frase sul retro che l'aveva incuriosita e sapeva che la risposta a tutto era solamente ad Hogwarts.

"E anche perchè sapevo che se non sarei tornata me ne sarebbero arrivate altre mille copie!" Esclamò.

"Harry come sta?" A quella domanda tutti impallidirono.
"Harry è stato espulso da Hogwarts, ha usato la magia davanti a un babbano." Spiegò a testa bassa Ron.
"Come? Sicuramente lo ha fatto perchè era in pericolo! Harry non farebbe mai una cosa del genere!" La rabbia si stava impossessando di quella tranquilla atmosfera che si era creata.
"Ha evocato l'Incanto Patronus ." Spiegò Arthur.

Rose non sapeva cosa fare, aveva perso troppe persone a Hogwarts, a partire da Cedric.
"E ora?"

Hi guys,
Nel prossimo capitolo Rosaline rivedrà i suoi migliori amici!
A presto, 🌸.

Oblivion/ Draco MalfoyМесто, где живут истории. Откройте их для себя