Ventidue 💠 Hagrid

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"Mi ricordo la prima volta che vi ho conosciuto!" Esclamò l'uomo gigante mentre camminavano nella foresta proibita.
"Mi facevate pensare a quando ero piccolo io, ed eccoci tutti qui! Quattro anni dopo."
Rose rise.
"Siamo ancora un branco di spostati" Esclamò Ron, facendo ridere tutti.

"Be' forse ma ci diamo la mano l'un l'altro, e c'è Harry naturalmente! Che tra poco sarà il più giovane campione tre maghi mai esistito."
Harry camminava in disparte, era strano il suo comportamento, avrebbe dovuto essere al settimo cielo scoprendo di essere il secondo nella classifica dei campioni.

Rose invece era felice di passare tempo con gli amici e con Hagrid, ma aveva ancora il cuore spezzato per Cedric, forse in fondo Draco aveva ragione quella sera in biblioteca.

Una volta tornata a Hogwarts, corse subito da Cedric a chiedergli spiegazioni, il suo comportamento non era stato dei migliori la sera del ballo, ma lui, lui l'aveva tradita.

"Il tuo tesoro! Cho Chang, la ragazza che piace a Harry!" Gridò, noncurante che fossero in mezzo a dei corridoi dove tutti potevano sentirli.
"Ascoltami Rose, non puoi parlare proprio tu, che al ballo mi hai lasciato solo!"

"Non era mia intenzione! E comunque ne avevamo già parlato."
Disse voltandosi di spalle.
"Dov'eri allora, mentre io ti aspettavo con due calici in mano!"

Non poteva dirglielo.
"Il mio vestito-"
"Che cosa il tuo vestito Rose! Era perfetto, e ti stava benissimo." Rose si girò verso di lui, non sapeva proprio mentire, ma non poteva e in fondo nemmeno voleva, la via più semplice era una sola.
"La verità è che io non voglio stare con te, Cedric! Mi stavo annoiando a morte!" Gli urlò in faccia con una cattiveria di cui neanche lei sapeva essere capace usare.

Ced abbassò lo sguardo, sentiva che il suo cuore si stava spezzando, perchè in fondo anche quello della ragazza lo era, ma era meglio così, a volte per fare del bene alle altre persone bisognava rinunciare a qualcosa.
"Bene, grazie per la tua sincerità. Se non sei innamorata di me è meglio se non cominci nulla, io sarò lo stesso innamorato di te, della tua intelligenza, del tuo modo di fare, di tutto, non ti dimenticherò."
Rosaline sentiva la sua voce tremare dalla delusione, ogni singola lettera detta con tristezza, la sua voce, aveva combinato un casino.

Cedric l'aveva lasciata lì.
Lei lo aveva perso, non pensando che sarebbe potuta essere una delle ultime volte che l'avrebbe visto.

💠

Quella sera nevicava, Rose amava la neve.
Anche se ogni volta si congelava le sue piccole e pallide mani.
Indossava un cappellino per non sentire troppo freddo sulla testa e la sciarpa grifondoro, aveva un giubbotto marroncino e dei jeans che la tenevano al caldo.
"Facciamo un pupazzo di neve!" Esclamò spostando i suo capelli arricciati dietro le spalle.

Insieme al ragazzo stavano giocando in giardino, le vacanze di natale erano vicine e tra poco Rose sarebbe partita per tornare a casa.
"Non ho la bacchetta" Disse il biondo alzando le braccia, e con il broncio.
"Aspetta!" Rose compose una grossa palla e gliela lanciò sulla sua testa, la neve andò in frantumi sui suoi capelli, presto si sciolse in acqua, e i capelli della serpe erano tutti disordinati.

"Non serve la bacchetta, Hermione mi ha insegnato come faceva il pupazzo insieme ai suoi genitori quando era piccola."
"Come i babbani? no, non lo faccio!" Disse preoccupato, Rose sapeva che lui non era portato per quelle cose, e a fidarsi di lei si correva un gran rischio!

Ma in fondo era perchè i suoi genitori gli avevano imposto di stare lontano da tutto ciò, in quel momento non sarebbe neanche dovuto essere con la ragazza dai capelli rossi, ma era più forte di lui, aveva tredici anni e una grande voglia di stare insieme a lei.
L'unica che lo faceva sorridere davvero.

"Fidati di me, Draco. Ci divertiremo." Gli sorrise, quella ragazza era magica.
Il suo sorriso lo lasciava senza parole ogni volta, Rosaline era decisamente l'unica ragazza che gli faceva perdere il controllo di ogni modo in cui poteva nascondersi dietro a un muro.
Sorpreso, ma felice, sorrise a sua volta e si fidò della rossa.

"Ehi Rossa!" La chiamò.
"Rossa?" Rose interruppe ciò che stava facendo, guardando perplessa il ragazzo.
"Non ti piace?"
"Se me lo dici tu si." E da quel momento l'avrebbe chiamata sempre così.

"Aiutami, Draco." Disse affaticata, formando una palla gigante, quella era la base del loro pupazzo di natale.
"Perfetto!"
Esclamò Rosaline.

Insieme fecero anche il secondo strato, ma ci volle molto per metterlo su.
"Prendilo da quella parte!" Esclamò Draco divertito.
"Non ci riesco! Pesa troppo!" Gridò Rose mettendoci tutte le due forze.
"Mettici tutta la forza che hai, non mollare." La rassicurò ridendo.
"Così si romperà!"
Ma alla fine riuscirono a metterlo sopra l'altro, senza fare alcun danno.
"Visto? Sei forte Rose, devi solo credere in quello che fai."

I due si guardarono, Rose non aveva mai sentito una frase più motivazionale di quella, e se la sarebbe ricordata in eterno.
"Grazie." Sussurrò.
Infine completarono il loro pupazzo, aggiungendo i sassi e dei piccoli rametti per le braccia.

"Lo abbiamo finito" Esclamò Rose soddisfatta.
"Avevi ragione, così è più bello farlo." Ammise il serpeverde.
"Ho sempre ragione!" Rosaline affondò una mano nei suoi capelli biondi e li scombinò tutti, prendendosi uno schiaffo sulla mano.

"Manca una cosa, però!" Draco tolse in velocità il capello dalla testa di Rose, lasciando scoperti i suoi lunghi capelli rossi, e lo appoggiò sul pupazzo.
"Ehi!"
"A lui sta meglio." Rise Draco, Rose non riusciva più a mantenere la parte della finta offesa, così scoppiò anche lei in una sonora e inarrestabile.

"C'è il tramonto." Sussurrò quando si sedettero affianco al pupazzo.
Improvvisamente sentì una presa calda sulla sua mano, era la mano di Draco.
"Rosaline, tu sei l'unica che riesce a farmi felice, sarà sempre così. Te lo prometto."

Rose sorrise, nessuno le aveva mai detto cose così sincere, appoggiò la testa sulla spalla di Draco, con la mano ancora agganciata alla sua.

"Manca ancora un'altra cosa." Disse Draco alzandosi in piedi.
"Oh basta! Ma quante cose mancano!"
Draco disegnò con la neve un cuore ai piedi del pupazzo, ci scrisse dentro:

Rossa e Draco.
Sempre insieme.

A Rose venne un colpo al cuore, erano ancora due ragazzini, piccoli per promettersi certe cose, ma Rosaline sentiva che il suo cuore sarebbe appartenuto a quel ragazzino dai capelli biondi, e il cuore di Draco sarebbe appartenuto a lei.

Fino alla fine.

Hi guys,
Capitolo sdolcinato ma mi piaceva troppo l'idea, a voi?
Non vi spiego cosa sono queste parti scritte in corsivo perchè è la nostra Rose a doverlo scoprire per prima, vi piacciono?
Anche la frase su Cedric è un po' sus 🙃.
Raga comunque sono in crisi, non so se far morire Cedric o lasciarlo in vita...
Nel caso, lo scoprirete nei prossimi capitoli.
A presto, 💠.

Oblivion/ Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora