Corro verso la stanza dove sono Cayden e mio nonno.
Timothy è dietro che mi insegue.
-Kyla, no- urla. -Ferma-
Mentre tocco la maniglia, lui mi atterra.
-Mollami- gli ordino, lanciandogli un calcio.
-Non posso-
Invece mi libero dalla sua presa ed entro.
In quello vedo Cayden portarsi al cuore l'Ossidiana. È in un cerchio di sassolini, lo stesso in cui era inserito Enrico a Firenze.
-Cayden- urlo, mentre Timothy mi blocca nuovamente.
-Ti amo- mormora Cayden, mentre sparisce, avvolto in una nuvola di fumo. -Addio-
-No! No- rifilo dei pugni a Tim, fino a liberarmi.
Provo a entrare nel cerchio, ma questo mi respinge indietro, facendomi atterrare malamente in parte a Timothy, che mi blocca per la terza volta.
-Cayden, no- urlo piangendo. -Cayden-
-Kyla- mi abbraccia, cullandomi.
-No, Cayden! Cayden- faccio per afferrare i ciondoli. Lui mi prende le mani e me le avvicina alle gambe. Si mette in ginocchio, trascinandomi con sé.
-Kyla, ascoltami- si dondola, stringendomi al suo petto.
Piango disperatamente.
-Kyla- sussurra. -Cayden l'ha fatto per te, per noi-
-No, no, no. C'erano altre soluzioni! Ce n'erano altre!-
-Era questa la soluzione estrema e lui ha deciso. Lo abbiamo lasciato fare per il tuo bene. Eri la sua motivazione, anche in quest'ultima scelta-
-No, Cayden- mormoro sommessamente.
-Shh- continua a dondolare. -Calma-
-Perché? Perché?-
-Shh-
-No, cazzo! No, no, Cayden- chiudo gli occhi, immaginandomi la sua faccia. I suoi occhi azzurri, il ciuffo ribelle, il suo sorriso sfacciato.
Non era Jimmy quello che sarebbe dovuto morire.
Era lui.
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Se il destino vuole...
RomanceQuando scappare non è l'unica soluzione per lui, bensì la più pericolosa, perché ha deciso di seguirmi? Le pietre sono la mia maledizione, non la sua.