20.

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Mi risveglio nella panchina. Ci impiego un attimo a orientarmi e poi capisco. Devo tornare dentro, all'ostello.

Lì c'è la polizia e la vecchia strega.

-Kyla Rosemary Connard- urla. Sta diventando un brutto vizio chiamarmi così.

-Sì?- fingo di niente.

-Dove sei stata?-

Ecco che inizia con l'interrogatorio.

-A fare una passeggiata. Poi, sfortunatamente, mi sono addormentata sulla panchina qui vicino e non so per quanto ho dormito. Sono desolata di aver fatto preoccupare qualcuno- alludo alla polizia.

-Non sono per questo-

-Oh, per cosa allora?- provo ad essere sorpresa.

-Avrebbe dovuto esserci una festa clandestina al molo questa sera. Qualcuno giura di averti vista andare verso il molo. Anche se è impossibile che tu sia già tornata, a meno che tu non sappia volare-

Rido.

-Impossibile purtroppo- concludo.

-Lo so. Ti credo-

-Posso indovinare chi ha detto ciò?-

-Dì-

-Simone. Lui mi odia perché vinco sempre. Non è un mio problema se lui non sa altro che perdere. È lui che non sa accettarmi, perciò sta cercando di infangarmi. Se ci fosse lui a capo di tutto ciò? In fondo, come fa a sapere queste cose? Io non ho sentito niente, mentre lui è in mezzo a tutto. Se stesse facendo il doppiogiochista, eh?-

-Sai ragazzina, sei proprio intelligente. Hai ragione. Ora le sentirà-

-Direi, se mi permette, di dargli una punizione esemplare. Così facendo magari gli altri potrebbero sospendere i loro sotterfugi-

-Sì-

Se ne va. Io faccio un respiro di sollievo.

-Sai dove sono gli altri?- mi chiede infine, voltandosi.

-Saranno venuti a cercarmi. Loro si preoccupano troppo per me- mento.

-Vero. Li fai penare tanto signorina-

-Sono desolata-

-Non lo fare, mai. I maschi se lo meritano ogni tanto- sorride e se ne va davvero.

Ha funzionato alla grande l'alibi. Peccato per aver buttato via questa occasione.

Mi arriva un messaggio.

"Il tuo zaino ce l'ho io" è Cayden. "Scusa per le pietre, mai lo avrei pensato. È la prima volta che le portavo con me. Di solito non le tocco, se non per motivi eccezionali come oggi. Magari ne parliamo eh?"

"Dobbiamo" invio.

"Comunque grazie per lo zaino" aggiungo.

Lo spengo ed entro.

All'ingresso c'è un divanetto e mi ci butto. Mi metto a giocherellare coi ciondoli, fino a quando ho una visione. Edoardo e Cayden vengono arrestati mentre gli altri riescono a fuggire. Sono sulla strada che porta alla spiaggia dal molo.

Appena riapro gli occhi non esito a chiamare Cayden.

-Ehi- mi risponde.

-Non passate assolutamente per la strada principale che facciamo per andare alla spiaggia. Vi prego. Fidatevi. Qui all'ostello c'è anche la polizia-

-Perché?-

-Devo buttare giù. Fidatevi-

Chiudo la chiamata.

Se il destino vuole...Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu