27.

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Durante il viaggio dormiamo entrambi. Quando manca mezz'ora ci svegliamo e osserviamo un po' fuori. È buio pesto.

-Sai dove andare?-

-Sì. Ci sono venuto qualche volta col treno-

-Ah, ok-

La stazione brulica di gente.

Prendo Cayden per mano, non voglio perderlo.

-Stringi, che parto con lo slalom-

In quattro quattr'otto siamo fuori.

-Dove andiamo?-

-Seguendo questa strada arriviamo alla palestra dove si allena mio fratello, circa un chilometro, poi andiamo a casa mia-

-Alla faccia di dirigerci a Firenze-

-Dovremmo pur dormire-

-Sì, certamente- sorrido.

-Prendiamocela più leggera-

Attraversiamo la strada. Passiamo davanti la stazione dei treni.

Quando siamo fuori dal casino e dove nessuno può vederci, ci rendo invisibili.

-Di nuovo? Hai tanta energia dentro-

-Lo sfogo di prima è perché non riuscivo più a tenermela-

Mi prende per il coppino e mi avvicina a lui. Mi scompiglia i capelli affettuosamente.

Camminiamo una decina di minuti buoni in silenzio, a osservare le macchine passare.

-Siamo quasi arrivati- dice d'un tratto. -Torniamo normali qui, che siamo all'ombra-

Così faccio. Lancio l'Eliotropio in aria e quando lo afferro siamo normali.

Entriamo nella palestra e c'è un brutto tizio alla reception.

-'sera- borbotta. -Che è?-

Inarco il sopracciglio.

Ma come parla? Vorrei sapere da Cayden.

È così, tranquilla. La sua risposta.

-Matteo!- lo saluta lui. -Sono Cayden, ricordi? Il fratello di Timothy-

-Ah te, ragazzaccio!- cambia completamente. -Sei venuto a trovarlo? E questa bella tipetta?- mi indica.

-Sì, sì. Sono venuto a trovarlo. Questa è la mia ragazza, non ti avvicinare-

-Ok- alza le mani. -Tuo fratello è al tapis roulant oggi- indica in fondo una figura.

Ci avviciniamo. Il ragazzo smette di correre. Invece scende e recupera il suo borsone, insieme a un asciugamano, col quale si asciuga. I suoi capelli neri, contrastano coi suoi occhi chiari, grigio-azzurrini. Gli stessi che mi è parso di vedere a Cayden stamattina. Credo...

-Tim, fratellone mio- è contento Cayden quando lo abbraccia. Lui ricambia.

-Timothy- si presenta, appena si libera. -Tu?-

-Kyla- mi presento. Gli stringo la mano che mi ha porto.

Cayden è incredulo.

-Da quando ti presenti agli altri?-

-Da quando queste persone mi ispirano fiducia e sono amici, o in questo caso la ragazza immagino, dei miei fratelli-

-Sentito?- si rivolge a me. -Gli ispiri fiducia- mima le virgolette.

Suo fratello lo guarda in cagnesco.

-Ditemi, che fate qui?- torna normale. -Te son secoli che non ti vedo-

Se il destino vuole...Where stories live. Discover now