11.

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-Allora?- mi chiede Giorgia rientrati in camera. -Mi sembra che hai fatto colpo su qualcuno. Che dici Cesare?-

-Mh?- borbotta. È disteso sul letto a fissare il soffitto.

-Niente, lascia stare! Con voi maschi è dura pretendere un po' di attenzione a lungo. Solo a cena sei riuscito ad ascoltarmi e adesso stop?-

-Gio', ma sei... insomma, non sei stata zitta un attimo, cribbio! E pretendi che qualcuno possa rimanerti vicino così? Tu parli e non ascolti. Uno si stufa dopo un po'. Lo sai che le galline starnazzanti hanno il loro posto e non è qui-

Lei gli lancia la sua ciabatta mentre lui alza il cuscino giusto in tempo prima che quella gli arrivi in faccia, rischiando di fargli male così, per rovinare subito la vacanza, quando non bastano solamente le lezioni educative, eh?

-Che è 'sto baccano?- esce Edoardo dalla doccia. Adesso tocca a me, era ora! Avevamo fatto il giochino di estrarre il bastoncino e in base alla grandezza uno andava prima o dopo. Ha vinto Cesare. Io ultima. Ciò significa solo una cosa.

Entro e apro l'acqua. Gelida! Argh!

In due nanosecondi ho finito, è impossibile starci sotto. Sebbene faccia caldo, quell'acqua è troppo fredda. Mi ammalerò!

Fuori dalla porta sento strani rumori. Mi vesto in fretta e lascio i capelli umidi raccolti col mollettone.

Cesare e Giorgia stanno litigando. Ancora. Edoardo borbotta disteso sul letto. Rido.

Sento una vibrazione. Com'è possibile se non ho niente addosso? Poi ricordo. Ho il telefono della Selnizzi. Oddio! Quello. Ignoro i due e vado a distendermi. Metto la mano sotto il cuscino e lo faccio apparire. Lo mostro ad Ed che va in cerca del suo.

«Buonasera cara» recita il messaggio. «Ho bisogno che mi fai un favore, dopo la giornata di oggi. Vorrei che ti distingui come persona fidata nel tuo gruppo e che ti fai coinvolgere. Ho sentito voci di corridoio che mi dicono che vorrebbero organizzare qualcosa verso fine mese. Lo stesso periodo in cui ci sarà un incontro in spiaggia con dei politici. Avvisami al più presto se saprai qualcosa. Non serve che rispondi.»

Ossia? Mi chiedo che intenzioni ha, oltre al fatto che c'è qualcuno che ha altre intenzioni. Insomma, anch'io ho intenzioni strane. Vabbè, lascio stare. Nel frattempo arriva un altro messaggio.

«Attenta che hai qualcuno che ti segue e non ti vuole bene. Che abbia capito che sei dalla mia parte? Fai qualcosa al più presto oppure sospenderemo i contatti. Non so chi sia, dalle foto mandatemi è troppo lontano. No risposta.»

Pure? Questa qua mi vuol rendere paranoica! Calma, Kyla. Respira. Mi alzo e vado da Ed. Mi butto nel suo letto.

-Che roba è questa?- mi anticipa. -Pussa via!- mi butta giù e ride. Mi alzo e lo guardo imbronciata. Gli allungo il prepagato con la chat della tizia.

Lui invece mi allunga il suo.

«Carissimo! Come va con Cristina? Comunque vorrei che la seguissi perché sai che lei è stata sempre particolare e tra poco c'è quel famoso incontro a fine mese. Due settimane prima delle elezioni. Non vorrei guai. Assolutamente. È tuo compito controllare i ragazzi. Con la tua Kyla ho già parlato. Lei la farò infiltrare. Ecco, a proposito della tua cocca vorrei parlarti. C'è un ragazzo che la segue ma non ho riconosciuto chi è. Prova tu e fammi sapere. No risposta. Buonanotte.»

Anche la Selnizzi sa di Cristina ed Edoardo. E ne vuole approfittare. È per questo che non vuole stare così vicino a lei?

-Togli quel sorriso stampato in faccia. Lascia stare- mi dice. Mi consegna il prepagato e si riprende il suo.

-Che incontro è?- chiedo.

-Quello del partito della Selnizzi. Sarà in spiaggia ed è visto come occasione per avvicinare i nuovi elettori. Non possono permettersi figuracce-

-Ok, ma io che c'entro? Sono ancora piccola, non posso votare-

-Ma nella squadra sì. Prendi Cesare-

-Eh?- domanda lui.

-Niente niente. Dormi!- lo saluta Ed. -Anche tu adesso che domani la sveglia è come stamattina, ti voglio pronta-

Mi addormento subito, nonostante ci siano ancora tutte le luci accese. Naturalmente dopo aver fatto di nuovo sparire il telefono.

Se il destino vuole...Where stories live. Discover now