26.

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Mollo lo zaino nell'angolo all'ingresso. Chiudo a chiave la porta, assicurandomene. Successivamente mi spoglio in canottiera. Cayden invece è in bagno a farsi la doccia. Mi accomodo sotto le coperte. Fisso il soffitto per qualche minuto finché lui non esce dalla doccia. Ho scoperto che nello zaino che gli ha fatto apparire mia nonna c'è un cambio anche per lui. È a petto nudo, che indossa solo i boxer. Fosse in una situazione normale, allora mi sarei scandalizzata, ma ora non me ne frega niente. Sto bene qui, con lui. Voglio godermi il momento, adesso. Adesso che posso.

Si infila anche lui sotto le coperte, avvicinandosi a me.

-Ognuno sta nella sua parte Cayden-

-Non volevi goderti il momento?-

-Sì, però preferirei dormire. Non so cosa potrebbe aspettarci domani-

Mi da un bacetto sulla guancia, poi mi stringe a sé come se io fossi un peluche. Lo lascio fare, sto bene tra le sue braccia. Infatti ci addormentiamo subito, entrambi. Prima lui, lo so da come si è regolarizzato il suo respiro, al quale mi sincronizzo velocemente e vengo cullata.

Mi sveglio presto la mattina con lui che mi sbava sui capelli.

-Uh, oh- sta mormorando cose senza senso. -Ky, Kyla o forse Rose. Vie...vieni qui da me. Uh, uh. Sapessi, sapessi uh quanto ti amo. Oh, guarda eh guarda eh come stiamo. Eh, eh uh uh uh. Forse, boh, beh-

Lo ascolto per un'oretta borbottare l'alfabeto e baciarmi tra le ciocche. Ogni tanto stringe più forte. Ogni tanto si rilassa e sembra quasi dovermi mollare, ma non lo fa. Le sue braccia sono salde attorno alla mia vita.

-Cayden ehi- lo sveglio con un tono leggero. -Cayden, sveglia-

Non succede niente.

-Cayden, ehi. Cayden-

Non apre gli occhi, ma sento che il suo respiro non è più regolare e ha smesso di sparare parole senza senso.

-Ehi- alzo il tono. -So che sei sveglio-

Mi libero dal suo abbraccio e mi giro verso di lui. Allora apre gli occhi.

-Buongiorno. Era ora eh-

-Che vuoi?- è scorbutico.

-Forse andare a fare colazione e poi partire? Non siamo in vacanza-

-Ah sì- si alza di scatto dal letto.

Il ciuffo scompigliato gli copre gli occhi. Prima, quando li aveva aperti, mi è parso che li avesse grigi-azzurri, non neri come il solito. Scappa in bagno. Io mi vesto con calma.

-Posso chiederti una cosa?- domando appena esce.

Annuisce.

-I tuoi occhi. Che colore sono veramente?- li osservo. Ora sono neri, profondi, ma prima no. Erano chiari, ne sono sicura, più brillanti.

Non mi risponde.

-Ok, fingi non te l'abbia chiesto- mi avvicino alla porta. Lui mi blocca e mi fa voltare, costringendomi a guardarlo negli occhi, alzandomi il mento.

-Non me l'ha mai chiesto nessuno, a dimostrazione del fatto che non mi hanno mai dato le giuste attenzioni. Sì, ho gli occhi chiari appena mi sveglio. Subito però diventano neri, non so il perché. È così-

-Sono belli-

-Quali? Chiari o scuri?-

-Entrambi-

-Lo dici solo per farmi sentire meglio-

-No, è la verità-

-Non ti credo. Sei l'unica che se ne è accorta di questo cambiamento. L'unica-

In questo momento vorrei tanto sapere cosa gli passa per la testa, ma non riesco a percepire niente.

Se il destino vuole...Where stories live. Discover now