-Quanto mi piacerebbe sapere quello che stanno pensando- sospiro.

-Non credo tu lo voglia davvero-

-Perché?-

-Io posso leggere nella loro mente, tu no perché ti trovi lì incosciente, qui è come se nemmeno ci fossi. È difficile da spiegare, ma è così. Accettalo e basta-

-Cosa alquanto ardua per me, dovresti saperlo-

-E appunto lo so, infatti non volevo dirtelo-

-Ma l'hai fatto-

-Perché non posso mentirti, mai-

-Bene-

-Un tubo, bene un tubo. Non posso nasconderti nulla, solo provare ad aggirare le domande-

-E l'hai fatto?-

-Sì, però per favore, non andare oltre, non mettermi in crisi, o ti rimando indietro, a soffrire-

-Che gentile che sei-

-Mi comporto di conseguenza, mia cara. Tu dipendi da me, ricordalo. Ora ti sto lasciando libertà, ma posso recuperarla in qualunque momento io voglia-

-Non ti credo tanto, altrimenti mi staresti impedendo di farti queste domande difficoltose e non saresti costretto a non mentirmi-

-Vuoi correre il rischio?-

-Sono disposta ad assecondare la mia curiosità. Tanto il mio momento non è ancora giunto, quindi, se mi rispedisci indietro, so che la mia sofferenza sarà limitata. Il tempo che rimane non è tanto, dobbiamo andare avanti. Perciò, sì, te lo chiedo: in cosa mi hai mentito?-

-Signorina, tu sei spericolata-

-Lo so benissimo-

-E purtroppo hai rischiato bene. Mannaggia a me che sono stato troppo buono con te. Avrei potuto lasciarti lì, a soffrire peggio di non so cosa, invece ho deciso di aiutarti, facendoti venire qui, assumendomi la responsabilità del fatto che non avrei più avuto controllo su di te e tu avresti potuto chiedermi quasi qualsiasi cosa. Ed ecco te che ne approfitti come una screanziata!-

-Scusa, ma sono fatta così- gli do un bacio sulla guancia.

-Se me ne dai un altro, potrei anche perdonarti. Mi devi anche promettere che non mi farai domande ambigue e contraddittorie-

-Va bene- gliene do un altro.

-Grazie piccoletta- mi accarezza i capelli.

-Quindi...-

-Oh, aiuto- alza gli occhi.

-No, niente di assurdo. Solo, anche se non hai tempo, hai un'età?-

-Ti pare una domanda da fare? Ti sei data la risposta da sola, genietta!-

-Oh, ok. So che ogni tanto faccio domande stupide-

-Almeno ne sei consapevole-

-Simpaticone-

-Sempre-

Mi gira per un attimo la testa.

-Ahi, Zachary- me la tengo tra le mani.

-Che c'è? Tutto bene?- mi avvolge nelle sue braccia possenti. -È la testa?-

-Sì. Ahi, ahi- vedo nero.

-Ringraziami che sei qui, altrimenti sarebbe ancora peggio laggiù-

-Grazie-

Si mette a dondolare, per calmarmi.

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