Risolvi le cose

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Ero chiusa in un loop in cui la gente non faceva altro che chiedermi cosa fosse successo e io ogni volta non sapevo da dove cominciare.

Vedevano che esitavo ma non sapevano il motivo così Thomas cominciò a parlare prima che lo facessi io.

"- Hailey ti ricordi quando eravamo qui? Quando sono fuggito nel bosco dopo aver cercato di guardare nel telefono di Hannah e così facendo l'ho bloccato, sono stato beccato e sono scappato? Ti ricordi quanto fossi disperato e quanto i miei stessi pensieri mi stessero uccidendo? Tu mi hai tirato fuori dal buio che avevo dentro. Mi hai fatto parlare. Non potevi fare materialmente niente, non eri nemmeno qui, ma hai fatto la cosa più importante di tutte. Mi hai ascoltato. Sono qui per ricambiare ma se non parli con me non posso farlo -"


Così cominciai a raccontare anche a loro la verità...
Mentre parlavo vedevo le loro facce trasformarsi e passare attraverso vari stati d'animo. C'era incredulità, stupore, rabbia e anche tristezza. Thomas continuava a camminare avanti e indietro. Lo sentivo ripetere sottovoce  "non è possibile" come una specie di mantra e Jessy si attorcigliava in silenzio le mani seduta nella poltroncina.

Lo stavo raccontando per la seconda volta ma a differenza della prima non faceva male. Perché non provavo le stesse sensazioni? Avevo davvero tirato un muro? O dipendeva dal fatto che loro non erano Phil?

Fu lei a rompere il silenzio che si creò appena ebbi finito. Non era la solita Jessy travolgente. Era una Jessy seria e matura.  Quando era diventata così? Con me ultimamente era sempre allegra e apparentemente spensierata.

"- Credo che dovresti ascoltarlo. - mi stava davvero dicendo questo? - Credo che comunque ti debba una spiegazione e per quanto dolorosa sia, tu hai il diritto di averla, anzi hai bisogno di averla anche se adesso ti sembra di no. Io non ho potuto confrontarmi con Richy e non potrò mai più farlo. Darei oro per poterlo fare Hailey, questo è il mio più grande dolore e lo sai - oh Jessy amica mia, quanto te lo eri tenuta dentro per non caricarmi anche il tuo dolore oltre al mio-  ma tu, tu ora ne hai la possibilità, non la sprecare. Era l'amore della tua vita. Magari lo è ancora - tentennò- ma non puoi saperlo se lo tagli fuori. E c'è un'altra cosa. Lilly. Anche Lilly dovrebbe saperlo. È suo fratello. Hanno diritto di essere felici almeno loro due. E anche Hannah. Dovresti convincerlo a dirglielo. Magari non subito. Prima risolvete le cose irrisolte tra voi. Ma non puoi continuare a vivere così sospesa Hailey. Ti distruggerai. Lo stai già facendo- " .

Mi colpirono le sue parole. Mi colpì il fatto che non nominò suo fratello e il suo rapporto con me. Sembrava averlo fatto deliberatamente. Per lei spingermi tra le braccia di Jake voleva dire andare contro Phil. E lei adorava suo fratello.

"- Hailey ha ragione lei e lo sai. Io e Hannah non ci siamo confrontati quando era il momento di farlo. Non abbiamo affrontato le cose quando era il momento, le abbiamo lasciate irrisolte e guarda come ci siamo annientati. Hai sofferto tantissimo la sua morte e hai affrontato tutto. Ora che invece è vivo e puoi conoscerlo lo allontani. Io capisco la rabbia Hailey ma non è solo quello. Di cosa hai paura esattamente? Di affrontare il passato? O ha a che fare col presente Hailey? Ha a che fare con Phil? - vidi Jessy tormentarsi le mani - Solo tu puoi saperlo questo -"

Già. Avevo paura? Ma di cosa? Di essere felice? E quale era la mia felicità? Volevo essere la persona perfetta che fa la scelta giusta senza fare torti a nessuno? Non esiste quella persona. Se non stai facendo un torto a qualcuno in una situazione simile, probabilmente lo stai facendo a te stessa. Non lo meritavano loro ma nemmeno io. Tanto li ho praticamente persi entrambi. Ma avevano ragione.

Loro, i miei amici, avevano ragione e io torto. Avevo pochi giorni ancora, prima che ripartisse. Non lo avrei visto più e sarei rimasta così. Sospesa. Li avevo persi entrambi. Niente sarebbe più stato come prima. Ma avevamo dei diritti. Jake aveva diritto di spiegarsi, di dire la sua verità. Io avevo diritto di sapere.

E Phil? Io non lo so. Ha detto di essere felice dove voglio. Forse si è stancato di badare a me. Non siamo nemmeno una coppia, non mi deve niente. Anzi, magari è pure un bene per lui sbarazzarsi di una come me. Magari ne è pure sollevato...

Presi il telefono, aprii il messaggio, quello con la faccina del cazzo che mi aveva destabilizzato qualche mattina fa. Tanto sapevo che era lui. Mi avrebbe dovuto spiegare anche quello.

"Dobbiamo parlare. Non hai bisogno che ti dica dove sono. Usa le tue capacità e porta il tuo culo qui. Non aspettarti un comitato di benvenuto."

Si, scrissi esattamente questo. Un freddo, rancoroso ma deciso messaggio. Aveva ragione Thomas, basta cose non dette. Basta segreti o mezze verità. Dovevo sapere, non era giusto nei confronti di nessuno fare finta che non fosse mai successo niente nelle nostre vite.

Decisero di andare via subito, rassicurati del fatto che perlomeno avessi mangiato. Non aveva senso che rimanessero dal momento che erano certi che lui avrebbe risposto al messaggio e si sarebbe precipitato lì. Erano preoccupati sì, ma ritenevano di doverci lasciare da soli.

"- Chiamaci se ti serve qualsiasi cosa Hailey dico davvero. A qualsiasi ora. E tu - Jessy puntò il dito verso Cerberus- vedi di proteggerla - ". Mi faceva sorridere quando puntava quel maledetto ditaccio  quando doveva dire qualcosa e sottolinearla.

Proteggermi. Chi avrebbe protetto gli altri da me?
Non sapevo nemmeno se sarebbe venuto. A questo punto, dopo avergli detto di morire non sapevo davvero cosa aspettarmi.

"Nessuno sa come ci si sente
Ad essere l'uomo cattivo
Ad essere l'uomo triste
Dietro gli occhi blu
E nessuno sa
Come ci si sente ad essere odiato
Ad essere accusato di dire solo bugie"
         
            Behind Blue Eyes - Limp Bizkit

I'm here (Italian Version)Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz