La damigella sbagliata

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Andai a prendere due Whisky al banco e un analcolico per Lilly, come da richiesta.  Sicuramente preferiva guidare lei ed evitare l'associazione Dan, Whisky, auto. Brava ragazza. Sono pur sempre un poliziotto e non voglio farvi tornare a casa a piedi.

Tornai verso di loro e per poco non mi rovesciai addosso l'intero contenuto dei bicchieri andando a sbattere contro qualcosa. Colpa mia eh, ero distratta dal ripreso parlottare della mia coppia e non stavo guardando dove andavo ma loro.


"E stai attenta" mi disse in tono seccato il qualcosa, o meglio qualcuno. Lo disse fissandomi con due ipnotici occhi blu e alzando la voce per farsi sentire oltre la musica. Si girò di spalle senza aspettare nemmeno risposta e continuò a parlare con la donna che stava con lui.

E pensare che stavo persino per chiedergli scusa prima che aprisse bocca. - Oh Fanculo - ringhiai a denti stretti convinta che tanto non avrebbe potuto sentirmi. Invece mi sentì. Lo vidi dalla sua espressione di sfida quando si girò nuovamente.

Essendo più alto di me si abbassò avvicinando in maniera provocatoria il suo volto al mio, talmente vicino che sentivo il suo respiro sul mio viso. Fissava i suoi enormi occhi nei miei, nemmeno volesse leggermi il pensiero. Madonna che faccia irritante che aveva. Una vecchia cicatrice appena sotto l'occhio sinistro.

Che spreco due bellissimi occhi così in un simile stronzo.
Mi sibilò in tono provocatorio  "Come hai detto, scusa?" . Era palese che stesse cercando lo scontro di proposito, probabilmente per fare colpo sulla sua compagna. Gli risposi con un ghigno dipinto sul viso, non mi tiravo certo indietro. Tesoro a questo ballo hai sbagliato damigella, pensai.

  Già mi vidi mentalmente torcergli il braccio dietro la schiena. Magari anche arrestarlo dopo averlo strapazzato un po'. Immaginai di sentire il suono del suo ego che si rompeva davanti a lei che sarebbe venuta a recuperarlo il giorno dopo in centrale. Sempre che lo volesse recuperare.

L' ho detto che siamo cambiati. Io sicuramente in peggio. Sentii lo sguardo di Phil fisso su di me. Immobile come un serpente pronto a scattare. Con la coda dell'occhio vidi Dan fare cenno di alzarsi. Non mi aveva persa di vista, iperprotettivo Dan. Spiderman aveva i sensi di ragno, lui i sensi di chioccia.

Tranquilli ragazzi, oggi non ho voglia di attaccare briga e rovinarvi la serata. Non sarebbe stata comunque la prima volta. Ma oggi no, sono stanca e voglio godermi la serata, non compilare verbali. Nemmeno a te voglio rovinarla bella donna sconosciuta.

"Ho detto fanculo, hai sentito bene" sussurrai portandomi vicino al suo orecchio ma senza indietreggiare di un millimetro. A quel punto alzando notevolmente la voce e allontanandomi da lui continuai  "colpa mia non guardavo dove andavo, ti prego perdonami". 

Gli sorrisi con gli occhioni più dolci che potessi fingere così che tutti potessero vedere che ero dispiaciuta. Lo vidi incassare il colpo e accennare un sorrisetto mentre mi incamminavo. L'unica cosa che lo tradiva era il pugno che stringeva basso. Prendi e porta a casa occhi blu. E ringrazia che non sono in forma.

" - Tutto bene piccola? Devo rompergli la testa?  -" mi chiese Dan mentre prendeva i bicchieri che avevo poggiato sul tavolo e li distribuiva.
La cosa che mi faceva venire da ridere era che in un'altra occasione Lilly avrebbe chiamato subito la polizia. Lo aveva fatto anche in passato.

Voleva sempre rivolgersi alla polizia perché nessuno dei suoi amici si facesse male. Ma in questo caso la polizia ero io ed ero sempre io che attaccavo briga. Trovavo questo piccolo cortocircuito mentale un pochino divertente.

Presi il mio Whisky, feci un gesto con la mano libera come a dire lascia perdere e alzando il braccio col bicchiere verso di loro e con sguardo indagatore gli chiesi:
" Allora, a cosa brindiamo stasera?". Si guardarono e lei fece sì con la testa.

"Brindiamo a me che di..ahswuenfjr..pà" e fece il sorriso più ebete che potessi mai vedergli stampato in volto. Oh andiamo stupida band dal vivo, non era il momento di alzare ulteriormente il volume!

Mi indicai l'orecchio con l'indice e lo ruotai col pollice ad indicare che non avevo sentito. Provò nuovamente a ripetere la frase. La musica era decisamente troppo alta. Ebbe un colpo di genio, un colpo di genio alla Dan per intenderci.
Afferrò al volo letteralmente rubandoglielo dalle mani un blocchetto per le ordinazioni da uno dei dipendenti di Phil. Lo guardai a mani giunte per chiedergli perdono. Sorrise, gli porse anche una penna, ne tirò fuori un'altro dalla tasca del grembiule sollevando il pollice e sparì tra la clientela. Ah santi collaboratori. 

Dan iniziò a disegnare. Oh santo cielo, non vorrai giocare a Doodle Friends adesso! Guardai Lilly che rideva e capii che faceva sul serio. E va bene! Mimai il gesto di sollevarmi le maniche, pronta alla sfida. Un bruco! Un salame! Una coperta arrotolata! Oh Lilly non potevi disegnare tu? Una faccia col turbante! Una persona! Una persona piccola! Un neonato! La faccia di Dan a ottocento denti andò su e giù indicando che avevo indovinato!

Ci misi circa trenta secondi a realizzare che no, non mi stavano prendendo in giro! Li guardai a turno prima di esplodere!

" Oh merda, Daniel Anderson diventa papà" mi alzai di scatto dalla sedia e mi lanciai ad abbracciarli entrambi rischiando di far capovolgere tutto. Per fortuna Jessy non era lì o saremmo finiti tutti a terra.

"Ommioddio ragazzi, è bellissimo, sono troppo felice per voi. Devo dirlo a tutti, posso dirlo a tutti vero?"  urlai tenendo la mano di Lilly . Aveva gli occhi felici ed era bellissima. Continuavo a emettere una miriade di suoni di gioia.

Oddio mi stavo trasformando in Jessy. Ma questa era davvero la notizia più bella di sempre. Un raggio di sole nelle nostre vite incasinate. Restammo lì per almeno due ore, con la testa completamente leggera e felici come se fossimo sempre stati persone normali con una vita normale. Una bellissima serata per una giornata iniziata malissimo.

I'm here (Italian Version)Where stories live. Discover now