Le cose imbarazzanti

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Lo trovai già sveglio, seduto sul letto con la schiena poggiata alla spalliera mentre portavo il vassoio della colazione. O meglio quello che avevo messo insieme con quello che avevo in casa quella mattina.

Si era legato nuovamente i capelli senza guardarsi allo specchio in quella maniera scomposta che a me piaceva tanto. Mi ero ricordata che dovevo chiedergli di andare da Jessy a controllare la caldaia e dovevo pur addolcirlo in qualche modo. Avevano recuperato molto il loro rapporto dopo tutto quello che era successo.

Lei si era battuta tanto per scagionarlo quando lo avevano arrestato accusandolo dell'omicidio di Amy e del rapimento di Hannah e lui lo aveva apprezzato davvero tanto. Battibeccavano ancora spesso ma avevano superato quel muro che sembrava insormontabile. Ma se c'era una cosa che lui odiava fare era proprio questo genere di cose.

"- Pane tostato, caffè, Nutella... Stavolta hai superato il tuo standard di solo caffè. E tutto questo portato a letto, senza dovermi alzare. Cosa vuoi in cambio, demonio tentatore, la mia anima?- " 
"-Mmm forse.- "

Lo baciai prima di salire sul letto, sistemai il vassoio accanto a noi sul comodino e mi sedetti faccia a faccia, a cavalcioni sulle sue gambe. Vuotai il sacco mentre mangiava e tra un boccone e l'altro gli leccavo via la Nutella dagli angoli della bocca alternato da dei
"- Ti prego - "...
" - fallo per me - "...
"- lo so che ti costa -"...
Inutile dire che il discorso fu rimandato di un po' anche se ovviamente poi accettò di andare a dare un'occhiata. Non senza fingere di protestare almeno un pochino.

" - Ma solo perché me lo chiedi tu sappilo. Mia sorella e le sue ossessioni per il risparmio. Fosse per me butterei quella vecchia caldaia e gliene comprerei una nuova, fine della storia -" . Aveva ragione ma questo non potevo certo dirglielo. Non sarei mai andata contro Jessy.

Lo sguardo di lei quando aprì e ci vide sulla porta fu impagabile.
" - Come fai a fargli fare le cose quasi immediatamente? -"  esclamò facendosi da parte per farci entrare.
" - Mi ha arrestato stanotte, ecco come fa, con la violenza e poi mi ha torturato con la Nutella!- "  
oh no andiamo, non puoi averlo detto davvero. 

La rossa si mise a ridere vedendo la mia faccia mentre sentivo scaldarsi le guance ma fingevo palesemente di non aver sentito. 
" -No no no, non voglio sapere le vostre cose imbarazzanti, lasciatemi in pace. Preparo il caffè, la caldaia sai dove sta. Tu  - disse puntandomi l'indice addosso - vieni con me, mi hai mandato un messaggio vocale di cui non ho capito niente ieri sera, chi aspetta cosa o qualcosa del genere -" .

Ah già le avevo mandato una nota vocale su WhatsApp a proposito di papà Dan ma tra la musica e il Whisky devo ammettere che forse non era proprio comprensibile. Allora andammo in cucina come due vecchie comari e la aggiornai sulla novità.

Passò dal battere le mani come una bambina al saltellare per la cucina ad abbracciarmi continuando a ripetere "- Non ci posso credere è bellissimo. Devo chiamarli. Anzi no devo andare a trovarli. Devo comprargli un regalo? O è troppo presto? No aspetto, non so cosa gli serve -".

Immaginavo già la sua reazione entusiasta ma stavolta si stava davvero superando. Il telefono mi vibrò in tasca, avevo ricevuto un messaggio. Non ero sicura di volerlo leggere, non dopo quello di ieri ma non potevo nemmeno ignorarlo, poteva essere importante.

Abbassai la tendina per vedere l'anteprima così non avrei avuto l'impegno di rispondere per forza.  Thomas. "Ci vediamo lunedì 😁".
Ripresi a respirare. Voltai lo schermo verso la faccia perplessa di lei che appena voltai lo schermo lesse il messaggio e riprese a parlare di incontri regali e cene con ancora più energia. Mi stava trascinando in un tornado.

Adoravo quel suo lato di lei ma dentro di me esultai quando Phil ricomparve dalle scale che portavano allo scantinato. " -Ok per qualche giorno dovrebbe andare, chiama un tecnico o lascia che te ne compri una nuova perché te lo giuro, è l'ultima volta che ci metto mano. Non ho intenzione di restarci secco. E nemmeno tu. Giusto? -"  disse abbassandosi a guardarla negli occhi con un tono che non ammetteva repliche.

"-Nemmeno io.-" ripeté lei come una bambina alzando e abbassando il viso.  Ci cacciò praticamente fuori di casa dopo aver bevuto il caffè, voleva assolutamente farsi una doccia finalmente calda perché a suo dire puzzava. Non era mica vero! La verità era che voleva telefonare subito a Dan per sapere la novità del secolo.
- auguri Dan, sarà la tua telefonata del secolo- pensai ridendo tra me e me.

"- Cinese? -" Gli occhi scuri e profondi di Phil seduto al posto di guida erano puntati su di me in attesa di una risposta. Un'altra cosa che avevo superato insieme a lui. La prima volta che ci andammo, durante tutto il tragitto pensai che era tutto sbagliato, sarei dovuta andarci con Jake. Sarebbe dovuto essere il nostro primo appuntamento.

Mi sembrava di averlo tradito pur sapendo che era una cosa assurda. In quel posto lui si sarebbe presentato con la sua felpa probabilmente nera, il cappuccio sulla testa per non farsi riconoscere, lo avrei guardato e mi sarei persa nei suoi occhi così familiari.

E ci saremmo baciati. Doveva essere cosi nei miei sogni. Nemmeno sapevo di che colore avesse gli occhi! Non ho mai parlato di lui con Hannah. Lei era probabilmente l'unica a sapere com'era e non le ho mai chiesto niente. Non ho mai parlato con Hannah di niente ora che ci penso. Mai.
" - Cinese!- " Sorrisi poggiandogli la mano sulla sua che teneva il cambio. 

I'm here (Italian Version)Where stories live. Discover now