Agente speciale

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Erano davanti ai miei occhi. Non stavo sognando. Mi ero anche data un pizzicotto nelle mani che avevo messo dietro la schiena per accertarmene mentre deglutivo rumorosamente. Erano lì realmente e quel che è peggio era che portavano la giacca scura con la scritta gialla FBI.

Fu in quel momento, guardando la faccia seria e impassibile di lui, con i capelli neri mossi, tenuti più lunghi sul davanti e sfumati corti dietro, la carnagione bianca come la porcellana, con quegli occhi puntati dritti nei miei, che realizzai di essere già nella merda o che ci sarei finita presto. Lui e quei maledetti occhi blu saranno la fine della mia carriera.

Tranquillo Alan ci vado io fuori dalle scuole elementari a controllare i bambini sulle strisce pedonali.

"-Agente Bishop sono felice di conoscerla, sono l'agente Garcia-" . Lei si avvicinò a me con passo sicuro porgendomi la mano. Da vicino dimostrava qualche anno in più di quelli che le avevo dato in precedenza. O forse erano la divisa e i capelli tirati che non le rendevano piena giustizia. Era davvero molto bella, con dei grandi occhi neri, la pelle ambrata e dei tratti sudamericani che le davano un che di esotico. Aveva anche un gran fisico e se lo dico io che sono donna è perché è vero.

Se non l'avessi vista in precedenza con quello lì, col suo stronzo collega, mi sarebbe piaciuta molto come persona, emanava autorevolezza ma senza incutere soggezione. Ma ora volevo solo che sparisse.

"- Agente Garcia, piacere mio- ". Sfoderai tutta la mia falsa sicurezza. A volte pensavo che se avessi fatto l'attrice avrei meritato l'Oscar. Ma poi mi ricordavo che papà mi derideva sempre "chi vuoi prendere in giro che sei una bomba ad orologeria, non sai mentire nemmeno sotto tortura e ti metti nei casini più spesso di quanto dovresti?".

Piacere un accidente, prendi quel dannato tablet e porta via il tuo socio.

"- Lui è l'agente speciale ed esperto informatico Dunham. Speriamo che insieme al resto del team riesca ad entrare nel sistema e a vedere cosa c'è davvero dentro. Mi congratulo con lei, se non fosse stato per il suo intuito quella bambina sarebbe senza dubbio morta in chissà quale orribile modo. Resteremo qui ancora qualche giorno, mi farebbe piacere parlarne davanti ad un caffè se ha tempo-" .
Annuii con la testa.

Avrei preso volentieri un caffè con te ma grazie no, sei accompagnata da mister stronzo dell'anno e mi dispiace declinare. Ma ovviamente non potevo dirlo a voce alta.

Capivo la sua curiosità, non capitava certo tutti i giorni di imbattersi in una cosa simile, figuriamoci poi in un posto piccolo come Duskwood. La gente era venuta a conoscenza di questa piccola cittadina sperduta tra i boschi solo perché la sparizione di Hannah e la morte di Amy avevano fatto notizia. Sicuramente anche il dottor Bücher non si aspettava di essere fermato da una stupida pattuglia in una stupida cittadina.

Guardò il suo collega mentre aspettava che si avvicinasse a stringermi la mano. Avrei preferito mettere la mano in una teca con un serpente a sonagli o una tarantola.

Adesso capivo la faccia di Alan quando quella mattina avevo fatto il gesto di passargli il guinzaglio. Visto? Lo hai deriso e sei stata punita. Maledetto karma! Ma mi piace il rischio e non avrei mai dato soddisfazione a quella faccia da schiaffi. Mai.

Allungai la mano nella sua direzione aspettando che si avvicinasse a stringere la mia. Si avvicinò eccome, spavaldo come qualche sera prima. Avanzò con decisione, uno stupido sorrisetto compiaciuto stampato in faccia. Lo sguardo divertito da quella situazione. 

Completamente distratta dallo stupore di averli davanti e dai miei pensieri bellicosi non notai che Alan guardava alternando tra me e la scrivania. Tossiva cercando di attirare la mia attenzione ma questo lo capii solo dopo.

Dentro di me pensavo che avrebbe dovuto fare qualcosa per quella strana tosse che continuava a soffocare. Jesus Alan, fatti dare qualcosa da tua moglie quando torni a casa.

Faccia da schiaffi prese la mia mano e me la lasciò quasi all'istante come se avesse preso una scarica elettrica. In realtà mi ero completamente dimenticata della presenza del figlio del demonio nascosto vicino ai miei piedi.  Ma lui se ne era accorto eccome.

Me lo ricordò il suono dei suoi denti che sbattevano tra loro mentre ad Alan moriva in gola un Noooooo Bishop. Agente speciale occhi blu con uno scatto saltò all'indietro e riuscì a salvarsi il piede che spuntava all'interno del mio spazio personale mentre io contemporaneamente spostavo il mio peso sopra il guinzaglio impedendo così a Cerberus di aggirare l'unica cosa che lo separava dal nostro nemico comune. La scrivania.

Devo ammettere che era di un'agilità invidiabile, non lo avrei creduto possibile da uno che stava ore ad un PC.
Indecisa se dare un biscotto subito al mio socio come premio o rimproverarlo, incrociai lo sguardo di Alan, - sei rientrata dalla finestra dopo il coprifuoco, verrai messa in punizione- richiamai all'ordine la bestia e mi scusai.

Si. Mi scusai col nemico. Non potevo fare altro in quella situazione.
"-Stesso carattere del conduttore a quanto vedo.-" disse lui sorridendo. Non sorridere faccia da schiaffi, lo so che hai avuto paura. Si, gli avrei dato doppi biscotti quella sera.
Stavolta non abboccai alla provocazione. Non potevo. Perciò finsi di non averlo sentito.
"- Vado subito a prenderlo-"
"-Lo porti nel mio ufficio appena ha fatto.-"

In tutta quella situazione caotica, la bella Garcia ridacchiava. Si, ridacchiava soddisfatta. Non ti sopporta nemmeno la tua partner, pensa se posso farlo io.

" -Prego da questa parte-" disse Alan indicando la porta ai due ed evitandomi così di dover passare tra loro lasciando incustodito il cane.
Lasciai il computer in consegna e uscendo dalla stanza dove si trovavano pregai affinché fosse l'ultima volta in vita mia che incrociavo quei due.

" -Doppi biscotti? Guarda credo che gliene comprerò una confezione famiglia. Anzi no gli farò l'abbonamento mensile. Comincia a starmi simpatico Belzebù- " .
Questa fu la frase di Phil al mio racconto appena riuscii a chiamarlo in pausa pranzo. Mangiai un panino nella mia stanza, evitando di uscire per tutto il turno e ridemmo tantissimo ma mi raccomandò anche di non mettermi nei casini. Non con l'FBI.

"-Poi finisce che ti arrestano e tocca a me scagionarti" . Ah ah molto divertente.
No, non ne avevo nessuna intenzione. Oltretutto sarei stata impegnata con Thomas e gli altri perciò non avevo proprio tempo da dedicare a simpatici siparietti col nemico.
Ma siccome Duskwood è davvero piccola mi ero rilassata troppo presto.

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