Apri!

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I'm trapped in yesterday
(Sono intrappolato nel passato)
Where the pain is all I know
(dove il dolore è tutto ciò che conosco)

                                 Lost - Linkin Park

Avevo decisamente bisogno di una doccia quella sera. Mi sentivo ancora addosso l'odore fastidioso e pungente della miniera. Ed ero stanca, molto stanca. Non tanto fisicamente quanto mentalmente.

Quel posto maledetto mi aveva tolto completamente le energie quella sera. Avevo ancora lo spirito a terra. Tutte quelle emozioni negative mi erano rimaste incollate addosso. Erano quelle che cercavo di lavare in realtà, non tanto lo sporco. Aprii l'acqua calda e ci entrai sotto senza troppe cerimonie.

Volevo solo rilassarmi, magari mangiare qualcosa e se non crollavo prima avrei chiamato Thomas. Non ero riuscita a dedicargli un minuto quella sera, mi sentivo in colpa, lo avevo invitato io a Duskwood per vederci e l'aveva finita anche lui a cercare una bambina in un bosco.

Chissà come stava, magari gli era tornato anche a lui in mente il passato  e aveva bisogno di parlare con qualcuno. Io ne avevo ma non volevo sempre tormentare Phil. Oltretutto era al lavoro perciò non volevo davvero dargli fastidio. Thomas aveva intenzione di dormire in una delle stanze della signora Walters ma Jessy non aveva voluto sentire ragioni. Sarebbe andato a dormire a casa sua. Aveva fatto il diavolo a quattro ed era davvero impossibile contraddirla quando si metteva in testa una cosa.  Durante la cena si era persino fatta passare al telefono la sua nuova ragazza e l'aveva rassicurata sul fatto che fossero solo amici. Sì dai, non era solo, sarebbe stato bene.

L'acqua calda unita al profumo del docciaschiuma vanigliato stava lavando via odore e tensione della giornata. Ero davvero orgogliosa di Cerberus! Aveva trovato la bambina e nessuno ci avrebbe scommesso un centesimo su di lui. Sarei dovuta andare a raccontarlo alla signora Töpfer. E sarei anche dovuta andare a prenderlo dal canile della centrale, era rimasto lì ma mi mancava. Mi sarebbe piaciuto tenerlo con me, chissà, magari un giorno ne avrei preso uno. Uno mio perché lui non era mio.

Ero così sollevata e contenta del lavoro fatto, poteva andare a finire malissimo tutta quella storia. Pensai a Jay, lo avevo giudicato davvero male. Cioè sì, era stato uno stronzo all'Aurora ma anche io non avevo certo fatto la parte della vittima. Ero un'attaccabrighe, lo sapevo, ne ero cosciente. Non era la prima volta che cercavo di proposito lo scontro con qualcuno. Ma stavolta riconobbi che se non fosse stato per lui non sarei riuscita a spingermi così in fondo da trovare Alfie. Il panico avrebbe vinto e io sarei scappata. L'agente patetico con gli attacchi di panico. Imbarazzante.

Mi fido di te.

Invece lui era stato coraggioso e si muoveva lì dentro come se ci fosse già stato. Non avesse ostentato questa sicurezza non voglio pensare a come sarebbe finita. Santo cielo, l'immagine di Alfie con i piedi ciondoloni in quel buco mi avrebbe tormentata per un po'. Uno che probabilmente in una città come quella da cui era arrivato non sapeva niente di posti simili.

Più di quanto pensi.

Mi ero accasciata a terra, sconfitta e impaurita e lui in un posto orribile con una persona in crisi di nervi era rimasto calmo.

Farei affidamento su di te se dovessi farlo su qualcuno.

Chiusi l'acqua e mi infilai l'accappatoio che nel frattempo si era scaldato sopra il termosifone.
Aprii il frigo cercando qualcosa da mangiare.

I'm here (Italian Version)Where stories live. Discover now